Norimberga, 6-7 Luglio 2002
Come ogni anno si è svolto l’ormai famoso evento dedicato a tutti gli appassionati di Guppy Show: il World Guppy Contest.
Quest’anno l’evento si è svolto in Germania, a Norimberga precisamente, e questo ha fatto si che il tutto fosse stato organizzato dal DGF, la più famosa associazione dedicata ai Guppy presente in Germania che non ha lasciato niente al caso, proponendo una manifestazione di altissimo livello, sia qualitativo che organizzativo.
La locandina della manifestazione.
Anche quest’anno gli italiani erano presenti, non solo come visitatori, ma anche come partecipanti. Sempre i soliti, voi direte… ebbene no. Quest’anno oltre al sottoscritto, erano presenti Alessandro Cellerino, Andrea Sassi e Maurizio Viani. Tutti noi abbiamo spedito dei pesci per partecipare e anche Piergiorgio Di Filippo, non presente, ha spedito dei pesci per il concorso.
Ma prima di dirvi come è andata a noi italiani, parliamo un po’ di cosa s’è visto in questi due giorni di “maratona-guppy”.
Oltre ai pesci esposti per il WGC, c’erano anche i pesci del campionato europeo e questo ha permesso di vedere guppy altamente selezionati e veramente belli.
Le coppie iscritte al WGC erano 272, appartenenti a 99 allevatori provenienti da tutto il mondo.
Come dicevo, la qualità dei guppy quest’anno è stata sensazionale, un po’ per la presenza di molti tedeschi, un po’ per il fatto che questo concorso sta diventando sempre più importante, tanto da convincere gli allevatori più tradizionalisti ad esporre i loro guppy migliori per parteciparvi.
Quest’anno la fatta da padrone il guppy red o full red (di cui tanti albini!). Molte erano le coppie in esposizione e molto alti sono stati i punteggi.
Oltre ai colori classici, si sono viste molte novità al riguardo. Guppy con colorazioni veramente particolari e soprattutto nuove colorazioni dominanti, tipo il rosa o il viola.
Alcuni guppy, con colorazioni interessanti presenti al concorso. Foto archivio AP. |
Anche il campionato europeo ha espresso all’incirca le stesse tendenze. Per la prima volta abbiamo visto guppy con code a “tripla spada”, non ancora perfetti nelle simmetrie, ma sicuramente interessanti e sicuramente migliori di quelli già selezionati a Taiwan. Questi guppy non hanno però ottenuto nessun punteggio, perché non rientravano negli standard. Sempre nel campionato europeo si sono visti molti trio di guppy con coda rotonda.
Una parte del salone che ospitava le oltre 500 vaschette. Foto archivio AP.
Prima di parlare di numeri, piazzamenti e prezzi, volevo segnalare due cose che mi hanno colpito particolarmente. La prima sono i bambini… tanti, veramente tanti e pieni di entusiasmo, pronti a comprare ogni coppia di guppy all’asta che non voleva nessuno. Sto parlando di bambini di 8, 10 anni al massimo. Poi i libri… tanti, anzi tantissimi! All’esterno del locale dell’esposizione c’era un bel chiosco che esponeva probabilmente tutto lo scibile umano che l’editoria mondiale poteva fornire sul mondo dell’acquariofilia! Ho contato come mino 20 pubblicazioni di libri attinenti ai guppy, potete immaginare il resto. Io ho comprato un libro che cercavo da molto tempo e cioè: The Proper Care of Guppies di Stan Shubel. Il libro è in inglese ed è ricchissimo di informazioni attinenti l’allevamento del Guppy show e consiglio a tutti di leggerlo. E’ possibile acquistarlo in internet tramite Amazon o Bol o altri venditori stranieri di libri.
Ed ecco i numeri!
La coppia prima classificata ha ottenuto un punteggio elevatissimo di ben 87,33 punti! Era una coppia di guppy red, veramente notevole, non solo per le forme, ma anche per le dimensioni… mai visto un maschio di guppy così mastodontico. Il corpo poteva misurare tranquillamente 3,5 cm di lunghezza, immaginatevi la femmina! L’allevatore di questa coppia è sempre lui, il famosissimo Bergner Jens.
Il maschio della coppia vincitrice di quest’anno. Sullo sfondo possiamo intravedere la femmina. Foto archivio AP.
La seconda coppia classificata, come anche la terza e la quarta, sono molto distanti e intorno agli 84 punti.
Noi italiani ci siamo comportati veramente bene. Io mi sono classificato 22° con un punteggio di 79,33 ottenuto dalla mia coppia di White pastel, dove la femmina, oltretutto, non era arrivata in buone condizioni e ha partorito proprio durante il viaggio e quindi aveva il ventre particolarmente sgonfio, il che ha inciso molto sulla valutazione finale.
Il guppy presentato da Marco Rosetti al WGC 2002, fotografato da Hermann Magoschitz.
Poi troviamo la coppia Sassi/Viani che si è classificata 52° con un punteggio di 75,33, poi Piergiorgio Di Filippo che si è classificato 63° con un punteggio di 73,67 e infine troviamo Alessandro Celerino, classificatosi 86° con un punteggio di 67,67, dovuto al fatto che i suoi pesci hanno preso una batteriosi durante il trasporto che ha corroso quasi completamente la caudale del maschio… che sfortuna, soprattutto per il pesce.
Se volete consultare la classifica completa, potete scaricarla da questo indirizzo internet: http://www.dgf-guppy.de/wgc2002_official.pdf
L’asta
E’ questo il momento topico di queste manifestazioni, il più lungo e soprattutto snervante. Oltretutto, quest’anno all’asta c’erano anche i pesci del campionato europeo, quindi il tempo dell’asta è raddoppiato. Abbiamo iniziato alle 13:30, abbiamo finito alle 19!
I tedeschi, come già detto ad inizio articolo, non hanno lasciato niente al caso. Erano organizzatissimi, con tanto di proiettore su schermo gigante per illustrare la foto dei pesci che venivano battutti in quel preciso momento. La sala dell’asta era grande e soprattutto stracolma di gente.
In alto a sinistra lo schermo gigante che riportava i guppy battuti all’asta; in alto a destra e in basso a sinistra possiamo ammirare la sala stracoma. In basso a destra i momenti salienti della premiazione. Foto archivio AP. | |
I prezzi quest’anno non hanno raggiunto cifre esorbitanti come lo scorso anno a Praga, ma si sono battuti comunque ottimi prezzi. In particolare una coppia di Blue grass è stata battuta per 135 Euro. Indovinate di chi era? No, non di Bergner, ma dell’altro guru europeo del guppy show e cioè il ceco Kot Lubor che anche quest’anno, nonostante non abbia riportato a casa nessuna coppa, ha saputo far parlare di se. Il pesce in questione era un giovane esemplare della sua famosissima linea di Blue grass che vinse il campionato europeo 2 anni fa.
Il guppy che ha raggiunto la quotazione più alta all’asta, ben 135 Euro. Foto archivio AP.
La coppia campione del mondo è stata battuta intorno ai 50 euro, anche perché il maschio cominciava a dare segni di malessere, ma la femmina era bella gonfia di avannotti!
Noi italiani abbiamo fatto man bassa. In totale avremo comprato un centinaio tra coppie e trio, soprattutto perché questa, oltre ad essere un’occasione unica per comprare bei pesci, è l’ultima almeno fino al 2004. Perché? Perché il WGC il prossimo anno, al 90% sbarcherà in america e quindi, almeno di non fare un terno al lotto, in america non ci si va.
La mia speranza è di poter lavorare bene in questi due anni che ci dividono dal prossimo WGC in Europa, soprattutto con i pesci che abbiamo comprato. Spero anche di poter migliorare i White pastel che ho tuttora e soprattutto mi auguro che altri appassionati come me e che quest’anno mi hanno seguito in questa avventura, possano avere grandi soddisfazioni con i guppy show.
Il WGC in Italia!
Sarebbe splendido e soprattutto sono convinto che gli italiani organizzerebbero qualcosa di favoloso! Altro che i tedeschi!
Come si può fare? Non è difficile, o meglio non è impossibile. C’è la possibilità di organizzare la manifestazione anche nel 2004 o nel 2005. Io ho già parlato diverse volte con Ömer Gülmez che è l’inventore e l’organizzatore principe di questa manifestazione e mi ha detto che sarebbe grandioso organizzare il tutto a Milano o a Roma (meglio Milano per questioni logistiche), ma c’è bisogno di uno o più sponsor. Basti pensare che quest’anno per organizzare il tutto a Norimberga ci sono voluti all’incirca 20.000 Euro e lo sponsor principale è stata la JBL. Io sono convinto che si potrebbe spendere anche meno, soprattutto con l’aiuto delle associazioni più grandi presenti in Italia e di sponsor importanti.
Io la butto lì… perché non unire le forze di due grandi associazioni e due grandi marchi del settore per fare il tutto in grande stile?
Pensate che sarebbe un flop? Che sarebbero soldi male investiti? Che nessuno parteciperebbe all’evento? Non credo proprio, anzi sono sicuro del contrario, perché qui stiamo parlando di qualcosa che va al di fuori dei confini italiani, di una manifestazione che sarà pubblicizzata in tutto i mondo e vedrà presente appassionati di ogni angolo della terra.
Io ho buttato il sasso, spero che qualcuno lo raccolga… Da parte mia, resto a disposizione per ogni contatto o informazione.
Marco Rosetti