Probabilmente arriverete di sera, con il buio. Le luci dei bungalow e del ristorante parzialmente coperte dagli alberi che crescono sulla spiaggia e soprattutto le luci tremolanti delle decine di candele posizionate lungo tutto il pontile di approdo (vengono sostituite tutte le sere) danno una sensazione strana e magica. Vi domanderete: siamo arrivati in un resort o nell’Isola dei pirati?
Walea è una delle isole più grandi del Golfo dei Tomini, nella zona centrale della regione del Sulawesi. E’ l’isola più ad est delle Togian un immenso arcipelago di oltre tredicimila isole con spiagge bianchissime e i i reef più belli e complessi del pianeta. La zona dove sorge il resort è un appendice di terra contornata da spiagge bianchissime e da una foresta integra e lussuriosa. Il resort è stato realizzato con un impresa che ha dell’incredibile. Isolato e lontano da ogni comodità la sua costruzione è avvenuta lenta nel tempo, dapprima in modo spartano fino ad oggi dove è possibile usufruire di tutti i confort.
Il tutto nasce nel 1994 grazie alla temeraria impresa di alcuni amici italiani che a bordo di una piroga e dormendo in tenda per oltre un anno hanno girovagato per le isole del posto fino a quando si sono imbattuti in Walea, un posto paradisiaco ideale per far nascere il loro resort.
Da Febbraio 2003 Walea e’ diventata a tutti gli effetti un area protetta sotto il controllo esclusivo del Walea Dive Resort. Infatti i nove anni di successi nell’intenso lavoro di protezione dell’area marina che circonda il resort hanno salvato dalla pesca illegale con bombe e veleni l’incredibile ricchezza di questa piccola parte di mare, rendendo il Parco Marino di Walea incomparabilmente intatto e ricco di pesce rispetto al resto dell’arcipelago e in generale al resto delle isole del Sulawesi. In un raggio di 500 metri dalla costa è vietato ancorare e pescare, sulla terraferma è stato imposto l’assoluto divieto di taglio delle essenze e sta anche dando i suoi primi frutti un programma di tutela dei siti di deposizione delle tartarughe marine. Tutto questo fa di Walea uno dei pochi luoghi rimasti dove avrete la possibilità di osservare una barriera ancora perfettamente e splendidamente integra.
L’isolaL’isola è abbastanza grande, circa come l’isola d’Elba, ma difficilmente avrete modo di visitarla agilmente. Sulla costa vi sono lunghi tratti di spiaggia bianchissima interrotti da zone di mangrovie e tratti di scogliera. Alle spalle del resort, e su gran parte della superficie dell’isola cresce una vera ed integra foresta tropicale. Il caldo e l’umidità creano le condizioni ideali per lo sviluppo della vegetazione che cresce con un ritmo rapidissimo e raggiunge dimensioni notevoli. Lo strato più basso è formato da un fitto sottobosco, fatto di arbusti intricatissimi, tra cui i raggi del sole penetrano a stento: tutte queste specie fanno a gara per uscire dalla penombra e conquistarsi un po’ di luce preziosa. Intorno alle radici contorte degli alberi e intorno ai tronchi pendono e si avvolgono liane, piante rampicanti e un numero infinito di piante parassite che si appoggiano ad altre piante per vivere, formando un groviglio inestricabile. Nello strato superiore si trovano gli esemplari di media grandezza sopra cui svettano le chiome larghe dei grandi alberi che raggiungono i 30-40 metri di altezza. Tra le piante più comuni, insieme ad una infinita varietà non riconosciuta, troviamo i Ficus, gli Eucaliptus, le Palme, il Pandano, la Casuarina, l’Ixora con i suoi bellissimi fiori rossi. Frequenti anche le stupende Orchidee selvatiche.
Per visitare la foresta vi sono alcuni sentieri che attraversano la punta dove è situato il resort e portano da una spiaggia all’altra. E un escursione che sicuramente vi consiglio di fare. Oltre ad avere l’occasione di osservare la foresta, avrete la possibilità di attraversare un bosco di palme da cocco ed arrivare alla punta estrema dell’isola ed ammirare un panorama mozzafiato. Sulla punta estrema dell’isola arrivate nel vero paradiso, con la sua spiaggia bianchissima ed il mare azzurro, caldo e chiaro di fronte a voi. E l’immancabile apoteosi di coralli che affiorano a pochi metri dalla riva.
Il Reef e le immersioniLa barriera corallina è una delle più incredibili che abbia mai visto. Durante la bassa marea è possibile osservare dal pontile uno spettacolo mozzafiato. Grazie all’acqua trasparentissima ed ai coralli che affiorano di qualche centimetro i giardini di corallo compariranno in tutto il loro splendore e le loro infinite varietà e colori. Alla reef house accessibile dal pontile davanti al ristorante è possibile godersi dei piacevolissimi snorkeling, ma Walea più di ogni altra cosa è un luogo speciale per chi pratica la subacquea. Le correnti marine che girano intorno all’isola assicurano una quantità di nutrienti per mantenere la barriera ricca di vita. Le acque di Walea sono ricchissime di specie di pesci di barriera e numerosi invertebrati. Nel reef è presente una vastissima quantità di coralli duri di un grandissima varietà di forme colori e dimensioni, numerosissime le specie di Acropore con struttura a ramo sottile o tubolare enormi le strutture ad ombrello delle Acropore e delle Montipore che quelle a fungo o panettone delle Alveopore, inoltre coralli molli come Gorgonie, Dendronephthya, anemoni e bellissime tridacne e grandi composizioni di spugne. Le immersioni sono molto varie ed adatte per tutti i gusti, sia per i principianti nelle acque sempre calmissime e con poca corrente, sia per i fotografi macro grazie alla moltitudine piccoli organismi (granchi, gamberetti, gasteropodi, echinodermi), che vivono in simbiosi o commensali con antozoi, spugne, alghe e crinoidi, e la numerosa presenza di pesci particolari come Gobidi, Oxycirrhites Typus, Pesci foglia, Pesci fantasma, Pesci rana, ecc. sono piuttosto l’ideale per gli acquariofili e per gli appassionati di macrofotografia. Vista la grande quantità di invertebrati, nei pressi del reef sono presenti costantemente una gran varietà di coloratissimi e inusualmente socievoli pesci di barriera e pesci di dimensioni più grosse come cernie, murene e scorpenidi che risiedono nei numerosi anfratti che la struttura del reef offre loro. Interessantissima anche la grande varietà di fantastici Nudibranchi con i loro colori spettacolari. I fotografi sub sono soprattutto alla ricerca di questi in una sorta di collezionismo fotografico. Spesso i mari adatti a chi effettua foto macro sono un po’ snobbati dai subacquei che amano il pesce pelagico (e viceversa), a Walea anche chi gradisce incontri ravvicinati con pesci di grandi dimensioni può essere accontentato. Sono infatti frequenti anche incontri con tonni, branchi di carangidi, tartarughe, aquile di mare, squali di barriera, squali grigi e martello. La cosa comunque che maggiormente mi ha impressionato è osservare i meravigliosi ed intricatissimi giardini di corallo a pochi metri durante la pausa di decompressione. Forse neppure le Maldive di un tempo offrivano una simile varietà e densita di coralli duri. Un autentico spettacolo della natura. A Walea è possibile fare un incontro davvero speciale ed unico. Sui coralli molli di Nephtea (frequenti anche nel Reef House) vive un cavalluccio marino pigmeo scoperto solo qualche anno fa. E’ un animaletto timido e minuscolo che ha fatto molto parlare di se in quanto si pensa sia il più piccolo cavalluccio marino del mondo. Per effettuare le immersioni è disponibile un diving Padi a 5 stelle e tre imbarcazioni di nove metri in vetroresina con motori fuoribordo appositamente allestite, per raggiungere i luoghi di immersione. I punti sono parecchi e tutti abbastanza vicini al resort. Il mare è una tavola. Le immersioni più belleLabuwan
A pochi minuti di barca ed ad una profondità di 25 metri. Ideale per gli inesperti dove potranno ammirare lo splendore del reef in tutta tranquillità. Pasir Puti
Si parte da una spianata di sabbia per arrivare alla parete rigogliosa di coralli duri, anemoni ed enormi spugne. Gecolan
Una delle immersioni più belle con una parete vastissima in un apoteosi di Acropore, coralli molli e spugne a varie profondità. Talawega
Dista solo 15 minuti di navigazione. Si tratta di stupendi reef di forma allungata. Gran quantità di pesce, spugne e Gorgonie ed altri grossi alcionari. Lampu
Situata vicino ad un piccolo faro è una bellissima immersione. La parete scende fino ad 800 metri e sono spesso frequenti pesci pelagici. Può esserci corrente e nel caso adatta solo a sub esperti. Keran Jane
Ad una profondità di circa 40 mtri, ideali per i fotografi macro vista la moltitudine di vari organismi e nudibranchi. Gli animaliGrazie alla foresta tropicale alle spalle del villaggio Walea è un posto ideale anche per chi oltre alla natura sommersa ama la natura in generale. Se vi piace la fotografia naturalistica in generale a Walea non troverete la solita isoletta brulla e povera di vita ma un vero e proprio pullulante micromondo tutto intorno a voi.
Come già accennato la foresta è intricata e ricca di floride piante tropicale e sono presenti numerose specie animali.
Nella foresta sono piuttosto comuni i Cuscus, dei marsupiali arboricoli, ho avuto occasione di osservarne uno ma non sono riuscito a fotografarlo in quanto era l’imbrunire ed era su una pianta altissima. Ne esistono di due tipi uno notturno che si nutre di frutta ed uno diurno che si nutre di foglie di eucalipto.
Altro animaletto corioso è il Tarsio (Tarsius spectrum), appartiene ai Tarsioidei, una famiglia dei Primati. I Lemuri ad esempio appartengono alla loro stessa famiglia specifica. I tarsi sono gli unici primati interamente “carnivori”. La loro dieta è costituita da insetti, ragni, scorpioni, piccoli uccelli, uova e minuscoli roditori. Più difficile da incontrare è invece il Babirussa che vive nel sottobosco all’interno della foresta ed è una specie di cinghiale. Il babirussa è noto per le sue due paia di zanne molto larghe e ricurve all’indietro verso la testa. Nel maschio, le due zanne superiori sono così lunghe che spuntano oltre il muso.
Incontrerete sicuramente i Varani dell’isola, lunghi circa un metro. Arrivano fino alle vicinanze di resort alla ricerca degli avanzi di pesce provenienti dalla cucina. Altri rettili facilmente incontrabili sono gli immancabili Gechi, delle piccole lucertole dalla coda blu intenso e dei sauri “volanti” dotati di una membrana che unisce le zampe posteriori a quelle anteriori e che gli permette di effettuare delle brevi planate tra un albero ed un altro.
Numerosi e colorati gli uccelli. Quelli che preferisco in assoluto sono i Colibrì. Sono famosi per la loro capacità di rimanere fermi in volo come degli elicotteri e per avere un lungo becco ed un ancor più lunga lingua tubolare per estrarre il nettare dai fiori.
Ciò che colpisce di questi piccoli e scatenati uccelli, incapaci di camminare o di arrampicarsi, è il battito delle ali, che molto si avvicina a delle vibrazioni. Il movimento è talmente veloce da consentire all’uccellino di rimanere sospeso a mezz’aria mentre succhia il nettare e di visitare in brevissimo tempo molti fiori. Nonostante le dimensioni ridotte, i colibrì sono molto combattivi e belligeranti e talvolta, sono in grado di allontanare anche uccelli molto più grandi di loro.
Ogni specie di colibrì si è adattata a succhiare il nettare da specifici fiori e per questo il becco e la lingua si sono modellati a seconda delle esigenze. Fotografare i Colibrì non è semplice, prima di tutto sono piccolissimi (la metà circa di un nostro passerotto), ed inoltre hanno il diavolo in corpo… non stanno fermi un attimo. Sono presenti dei Merli molto particolari con la coda a V, rondini, pappagalli, aquile pescatrici ed uccelli di molte altre varietà. Bellissimi e frequenti i Martin pescatore di varie colorazioni. E’ dotato di un volo sempre rapido e uniforme, che gli permette di fendere l’aria in linea retta, mantenendosi in una direzione parallela a quella del livello del liquido e seguendo così le tortuosità del fiume senza mai allontanarsi dall’acqua. A causa dei piccoli piedi si limita a saltellare su qualche pietra o qualche palo, e non cammina mai sul terreno. Il martin pescatore si nutre principalmente di pesciolini e di granchi, a cui aggiunge molti insetti, destinati soprattutto ai piccoli. In quanto molto vorace necessita di una grande quantità di cibo ed ogni giorno, per saziarsi, deve mangiare dieci o dodici pesciolini lunghi un dito. Non di rado riesce ad impadronirsi anche di prede abbastanza grosse. Pesca solamente con il becco tuffandosi fulmineo da un ramo o da un masso. Gli bastano pochi colpi su di un sasso per uccidere la preda e per ingoiarla, certe volte deve lanciarla in aria e riafferrarla con il becco per disporla in una posizione migliore. Sono rimasto favorevolmente colpito anche dalla numerosa presenza di insetti e di farfalle. In particolare la Mantide religiosa e l’insetto stecco che sono tra gli insetti che maggiormente preferisco, ma anche delle bellissime libellule e molte farfalle sia sulla spiaggia alla ricerca di fiori che nel sottobosco mimetizzate tra le foglie.
Infine va menzionato sicuramente il granchio del cocco. È un enorme paguro terrestre in grado di arrampicarsi sulla pianta e famoso per la sua abilità nel rompere le noci di cocco con le sue forti chele per mangiarne il contenuto. Il ResortNon si può dire che il resort sia di lusso ma sicuramente non è spartano. L’ambiente è molto gradevole e le camere arredate con gusto e dotate di tutti i confort. Gran parte della vita comunitaria si svolge nella sala ristorante/bar dove sono disponibili anche ampi e comodi divani dove poter scambiare quattro chiacchiere con gli altri ospiti del resort. In questa sala vi è un ampissima biblioteca di biologia marina che funge da supporto all’argomento che va per la maggiore, e cioè le immersioni effettuate e gli animali incontrati che si cerca tutti insieme di identificare mediante i libri a disposizione. Molti colgono l’occasione per portare il loro personal computer per far ammirare le foto appena fatte in immersione o i video sul televisore lcd a disposizione degli ospiti. Si crea subito, grazie alla passione per il mare condivisa da tutti una bella atmosfera conviviale e familiare. Questo grazie anche ai simpaticissimi titolari del resort che faranno di tutto per farvi sentire a vostro agio e a soddisfare ogni vostra esigenza. Un punto davvero fondamentale è la eccellente cucina. Un mix fatto ad arte e con vera passione di piatti indonesiani ed italiani. Tutto viene preparato sul posto, dalla pasta, al pane ai dolci anche se il piatto forte è il pesce che viene servito abbondante e davvero squisito. Da qualche anno è disponibile anche la spa con una grossa vasca idromassaggio che da direttamente sul mare e delle sale per i massaggi. Il tutto è arredato con ottimo gusto in stile balinese, potrete godervi dei fantastici masaggi secondo vari stili (balinese, indonesiano, tailandese, ecc) lasciandovi cullare dalla vista del mare, dai profumi esotici e le dolcissime ed ipnotizzanti musiche locali. Informazioni utiliIl viaggio
Il viaggio è piuttosto faticoso e lungo. Se arrivate dall’Italia vi consiglio di spezzare il viaggio fermandovi una o più notti a Singapore, tra l’altro una cittò bellissima dove potrete visitare uno degli zoo più belli del mondo e fare shopping a prezzi competitivi. Al Walea Diving Resort si accede con un volo di un ora e mezza da Manado, raggiungibile a sua volta con voli Silk Air (una sussidiaria di Singapore Airlines) da Singapore in circa 3 ore e mezza. Una volta atterrati sulla pista di Luwuk ci si trasferisce via terra al porto di Pagimana (due ore circa di auto), dal quale si raggiunge Walea con una barca veloce (circa un’ora e mezzo). Visti e dogana
Prima di partire per l’Indonesia non c’è bisogno di farsi preparare alcun visto. occorre però che il passaporto sia valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Al momento dell’ingresso nel paese, la dogana locale rilascia un permesso turistico valido per 60 giorni, a patto che si sia già in possesso di un biglietto di uscita. Il permesso non è estendibile: ciò significa che per rimanere più a lungo, bisogna ottenere un altro permesso e quindi uscire dal paese per poi rientrarvi. Ogni viaggiatore può portare con sé fino a due litri di alcolici, 200 sigarette e profumi in quantità non esagerata. Non si possono introdurre narcotici, armi, munizioni, materiale pornografico, radio, televisioni, frutta fresca e pubblicazioni in lingua cinese. Clima
L’indonesia ha un clima prevalentemente equatoriale, con temperature comprese tutto l’anno tra i 25° e i 27°c. niente in comune, quindi, con le nostre quattro diverse stagioni né tanto meno con le forti oscillazioni di temperatura a cui noi siamo abituati. Gli indonesiani si limitano a distinguere una stagione umida e una secca. Awalea, la stagione umida cade tra dicembre e febbraio, quella secca tra marzo e novembre. Salute
Non è necessario sottoporsi a vaccinazioni per visitare l’indonesia. Per evitare noiose seccature…attenzione al sole! Sarà sufficiente usare il buon senso: non esponetevi ai raggi senza protezione, girate con la testa coperta e bevete molta acqua per garantire al vostro organismo una costante presenza di sali minerali.
Ora
Il territorio indonesiano copre tre diversi fusi orari. walea è sette ore avanti rispetto al meridiano di greenwich e, quindi, sei ore avanti rispetto all’ora italiana. Bisogna poi tenere presente che la differenza con l’italia aumenta di un’ ora quando scatta l’ora solare: in indonesia, come del resto in tutti i paesi situati all’equatore, non esiste infatti l’ora legale. la durata dei giorni e delle notti è più o meno la stessa per tutto il corso dell’anno. Le albe e i tramonti danno luogo a spettacoli tanto splendidi quanto rapidi.
Moneta e cambio
La moneta indonesiana si chiama rupia. in circolazione ci sono: monete da 25, 50, 100, 500 e 1.000 rupie banconote da 100, 500, 1.000, 5.000, 10.000, 20.000 e 50.000 rupie. Non esistono restrizioni circa l’importazione o l’esportazione di valuta straniera. Per non avere nessun tipo di problema, è meglio scegliere di partire per l’indonesia con dollari statunitensi (in taglio da 50 e 100, possibilmente non segnati) che sono di gran lunga più accettati e meglio valutati. anche i traveller’s cheque sono difficilmente accettati perfino in banca. questo per quanto riguarda l’indonesia. Per cambiare i dollari una volta entrati nel paese, non basta trovare una banca disposta a sobbarcarsi il cambio, ma occorre cercare quella che, tra tutte, offre il cambio migliore. E’ sempre consigliabile, poi, domandare rupie di piccolo taglio, perché le banconote di grosso taglio non sono “commerciali” soprattutto al di fuori delle città. Fotogallery |