Sin da quando ero un bambino ero affascinato dalla vita nella barriera corallina. Osservavo sempre la vita acquatica ogni voltane avevo l’opportunità. Per accrescere la mia abilità nell’osservarla ho iniziato ad avere acquari d’acqua dolce. Più tardi imparai a fare immersioni e a conoscere la bellezza degli oceani da vicino. Dato che la Svizzera non è proprio vicino al mare, ho provato a portarlo in Svizzera con il mio acquario di barriera. Questo è stato il mio primo passo verso un acquario marino. Il 99% dei coralli nella mia vasca sono SPS e LPS, 54 in tutto. La maggior parte dei quali è cresciuta da talee, molte delle quali prese da acquariofili locali. Quando iniziai a mantenere coralli duri ero un po’ scettico; dubitavo di essere capace di mantenere le sclerattinie con successo. La mia passione presto divenne chiara: coralli duri in tutte le forme ed i colori . Io amo la loro forma e la varietà di colori.
Racconterò della mia vecchia vasca nella prima parte di questo articolo.
Da quasi 2 mesi ho finalmente una vasca completamente nuova. Sono orgoglioso e contento di poterla presentare nella seconda parte di questo resoconto . Coralli duri colorati: un desiderio di chiunque ami le sclerattinie.
Il mantenimento dei coralli duri è possibile da alcuni anni.
Questo successo è stato reso possibile dalla studio dei bisogni di questi coralli e dello sviluppo di tecnologie in grado di soddisfare tali necessità.
Ogni acquariofilo che mantenga questi bellissimi coralli sa che esistono basi imprescindibili per il loro mantenimento: luce sufficiente, nutrienti bassi e mantenimento di calcio, carbonati ed altri elementi. Questi sono fatti ben noti.
Tutto ciò è stato ampiamente e sufficientemente discusso.
Ma cosa esattamente influenza i colori? Perchè i coralli duri sono colorati? I coralli duri hanno l’abilità di costruire cromoproteine (Pocilloporine).
Questi pigmenti determinano i colori. Le alghe simbionti (zooxanthelle) non determinano il colore.
Maggiore è la densità delle alghe simbionti, più scura e marrone la colorazione sarà. Cosa influenza I colori? La qualità della luce ricevuta:
Quantità della luce e spettro della stessa. I coralli necessitano della luce ! La quantità di nutrienti disponibili nell’acqua:
Troppi nutrienti causano un incremento delle zooxanthelle . Questo porta a nascondere i colori. L’alimentazione dei coralli:
Coralli con limitazioni di cibo non usano l’energia disponibile per costruire i pigmenti. La parte genetica delle colorazioni:
Alcuni coralli non hanno proprio la condizione genetica per certe colorazioni.
Questi coralli non possono “colorarsi” nemmeno nelle condizioni ottimali. Convinzioni errate
In questa parte spiegherò delle false convinzioni che spesso si sentono. Sono le zooxanthelle che danno al corallo il colore: Falso! Le zooxanthelle (alghe simbionti) servono per altre funzioni. Sono responsabili della colorazione marrone dorato dei coralli. Questo significa che più alghe simbionti ci sono, maggiormente il vero colore del corallo sarà coperto ed il corallo sarà marrone. Una bassa densità delle zooxanthelle portano colori più brillanti e leggeri nei coralli, le tinte marroni diventano color crema. Gli elementi traccia stimolano i colori: Frase incompleta! L’osservazione che certi dosaggi di elementi traccia migliorino i colori non ha niente a che vedere con l’effetto primario della formazione del colore. Si deve sapere che la produzione di pigmenti (cromoproteine) ha a che fare con i processi metabolici del coralli. Gli elementi traccia sono componenti di enzimi senza i quali i processi di pigmentazione non possono essere portati a termine.
Quindi la colorazione aumenta con supplementi di elementi traccia ?
Se la colorazione aumenta dopo un supplemento di qualche elementi è solo sintomo del fatto che tale elemento era carente prima dell’aggiunta.
Questo spiega inoltre come mai in tantissime vasche dosaggi di certi elementi non portano ad un aumento della colorazione. Se una quantità abbondante di elementi traccia è presente non c’è un aumento della sintesi delle cromoproteine oltre a quella sufficiente al corallo. Pochi nutrienti = coralli colorati: La frase “Per avere coralli colorati si devono ridurre i nutrienti ! Se si riducono i nutrienti si avranno coralli colorati” è incompleta. La riduzione dei nutrienti disponibili porta ad una diminuzione della densità delle zooxanthelle nei coralli. La sintesi delle cromoproteine non è in alcun modo condizionata . La qualità della luce (l’intensità, lo spettro e la durata) è la vera responsabile della formazione delle cromoproteine.
I coralli necessitano di energia per la formazione dei pigmenti . Risulta quindi ovvio che un corallo usa le proprie energie per la produzione dei pigmenti solo quando ha energia sufficiente per mantenersi sano.La formazione del colore è un “bonus”, un corallo affamato o debole non sprecherà le proprie energie per la formazione di “inutili” colori, ma le userà per mantenersi in vita. Dettagli della mia vecchia vasca
Sono lieto di mostrare la mia vecchia vasca.
Dettagli vasca:
Dimensione: 800 litri
Luce: Solo T5
2×54 Watt ATI Aqua blue Special
2×54 Watt ATI Blue Plus
4×80 Watt ATI Aqua blue Special
4×80 Watt ATI Blue Plus
Per un totale di 856 Watts. Cambio I neon ogni 6-8 mesi.
T5 per i coralli duri ?
Se compariamo la luce che forniamo in cattività con la luce che i coralli ricevono sulle barriere coralline ci rendiamo conto che forniamo ai coralli solo compromessi, sia come composizione dello spettro che come intensità.
Come ho scritto sopra quindi dobbiamo cercare di fornire luce artificiale il più simile possibile a quella che è presente nelle zone della barriera dove la fotosintesi è sostenuta ottimamente.
Paragonandola con l’illuminazione solo con lampade HQI ritengo che le T5 fornisca una luce più efficiente in termine di PUR (photo synthetically utilizable radiation radiazione luminosa utilizzabile della fotosintesi).
Inoltre le T5 hanno il vantaggio della distribuzione uniforme della luce dato che non è una sorgente puntiforme (quindi con enormi differenze di potenza in punti distanti anche solo pochi cm ).
Per cui data la non uniformità il corallo è in grado di assorbire meno radiazione PUR.
Con le T5 i miei coralli sono tutti migliorati come colore e crescita.
Per me attualmente le T5 rappresentano la miglior tipologia di luce fornibile in cattività.
Cambi d’acqua
10% a settimana con acqua d’osmosi Parte tecnica Schiumatoio: Skimmer Beast 1200
Pompe di movimento: Tunze Stream
Ozono: No
UV: No Mantenimento del calcio Metodo Balling
Il consumo di calcio è circa di 40 mg/l al giorno Filtraggio Con una specifica combinazione di microorganismi marini otteniano uno stabile e naturale ecosistema in miniatura . L’imitazione dell’ecosistema “mare” non si limita solo al mantenimento di coralli, pesci, crostacei ed altre forme di vita.
La biologia è un fattore importante .
La sola tecnologia non può sostituire o formare da solo un ambiente biologico stabile. Preferisco limitare al minimo la parte tecnica e basarmi su filtraggi biologici naturali:
Rocce vive
Fondo di sabbia alto (DSB), 100% sabbia viva.
Il DSB dovrebbe avere un’altezza minima di circa 10cm, deve essere ben ricco di vita e deve tenere conto di un altro fattore importantissimo: la dimensione dei granelli. La normale sabbia corallina non è adatta ad un DSB, abbiamo bisogno della sabbia più fine possibile.
Dobbiamo distinguere nell’acqua lo strato sopra la sabbia e gli strati d’acqua nella sabbia.
Con l’attività batterica e la diffusione dei gas l’acqua è divisa in strati ben visibili all’interno del DSB. Questi strati si differenziano l’uno dall’altro per la concentrazione di ossigeno presente. Distinguiamo settori aerobici, anaerobici e anossici. Gli strati aerobici hanno circa la stessa concentrazione di ossigeno dell’acqua sopra la sabbia.
Nello strato anaerobico l’ossigeno è comunque presente anche se in maniera considerevolmente inferiore agli strati superiori .
Lo strato anossico non contiene ossigeno libero.
Se non c’è vita nella sabbia non c’è alcuna formazione di questi strati.
Questi infatti sono creati e causati dai batteri, dai microrganismi e dagli animali che vivono nello strato sabbioso.
Nei vari strati avviene anche il processo di denitrificazione. Parametri dell’acqua Temperatura: 25°C
Salinità: 35ppt
pH: minimo 7.90 massimo 8.1
No3: non rilevabili
No2: non rilevabili
NH4: non rilevabili
Po4: non rilevabili
Si3: non rilevabili
Ca: 420mg/ml
Alk: 7-9 DKH
Mg: 1300mg/ml
Redox: 400-450 Integrazioni Giornaliere:
ZEOstart2 (Korallenzucht)
Coral Vitalizer (Korallenzucht) Settimanali:
Amminoacidi e vitamine “ReefBooster” (Prodibio) Ogni due settimane:
Batteri “Bio Digest” (Prodibio)
Cibo per batteri “Bioptim” (Prodibio)
Lo scopo di tutti I prodotti è di creare un ambiente povero di nutrienti nei nostri acquari.
Lo scopo di integrare batteri e cibo per batteri è sfruttarli sia come cibo sia per la riduzione dei nutrienti.
Le funzioni biologiche sono attivate dal Reef Booster che è utilizzato sia direttamente dai coralli che da tutti gli organismi presenti sulle rocce e nella sabbia.
Il dosaggio dei singoli elementi è molto semplice. Basta aprire la fiala e versare il contenuto in vasca, tutto finito !
Il metodo Vodka incrementa I batteri ? Certo !
La Vodka è una fonte di carbonio per i batteri. Con l’aggiunta di Vodka si ottiene un aumento di tutti i batteri presenti nel sistema. Con l’aggiunta integrata di batteri scelti e fonti di carbonio si mantiene elevata la popolazione batterica desiderata.
In questo modo le funzioni biologiche sono usate al meglio. Abitanti – Coralli:
Il 99% dei coralli nella vasca sono SPS o LPS, 54 in tutto. – Pesci:
Ho cercato di ricostruire un ambiente più naturale possibile nella mia vasca, quindi pesci ed invertebrati sono inclusi, ecco la mia lista dei pesci:
2 Zebrasoma flavescens
1 Zebrasoma desjardinii
20 Pseudanthias squamipinnis
11 Chromis virdis
3 Amphiprion ocellaris
2 Oxycirrhites typus
2 Synchiropus splendidus
2 Labroides dimidiatus
1 Salarias fasciatus
1 Gobiodon okinawae
2 Gobiodon histrio – Invertebrati:
30 Paguri vari
5 Tridacna squamosa
4 Mesipilia globulus
8 Lysmata amboinensis
2 Stenopus hispidus Detagli della mia nuova vasca Ho deciso di fare una nuova vasca da zero.
Il mio vecchio sistema era arrivato al limite.
Per ragioni estetiche ho eliminato il DSB. L’alto strato sabbioso e le alghe in esso contenute non mi piacevano.Oltretutto lo strato sabbioso occupava tanto volume.
La vecchia rocciata permetteva poco nuoto ai pesci, nella nuova vasca ho voluto evitare il classico muro di roccia, ma ho voluto creare una struttura con molte torri e molte tunnel. Questo tipo di rocciata garantisce spazio per il nuoto e molti nascondigli senza però perdere spazi per i coralli.
Ovviamente le luci sono T5 (ATI), utilizzo anche un nuovo filtro per la zeolite Zeovit.
Uso anche il nuovo schiumatoio Ati Bubble Master che reputo ottimo ed efficiente.
Una delle cose da guardare per valutare l’efficienza di un buon schiumatolo è l’abilità di produrre tantissime e finissime bolle d’aria. La Ati ha utilizzato un nuovo ed ottimo materiale per la produzione di bolle. Dopo una serie intensiva di test la girante è stata fabbricata con del nylon di spessore 0.5mm, in questo modo ha ottenuto un’ottima produzione di bolle d’aria. Alcune foto della mia nuova vasca:
Altre considerazioni
Secondo me la cosa più importante per mantenere con successo i sensibili animali marini sono:
Osservazione: cercate di trovare il tempo per osservare attentamente gli animali.
Pazienza: i cambi al sistema devono essere fatti lentamente, cambiamenti veloci hanno spesso impatto negativo.
Non sottovalutate il fatto che la maggior parte degli animali sono catturati e prelevati direttamente dal mare.
Dato che sono un sub amo immergermi nelle acque incontaminate delle barriere coralline, piene di vita, questa possibilità è importantissima per me.
Come molti sub sanno esiste una legge non scritta “non prendere niente, non toccare niente, porta con te solo foto e ricordi”. Il pensiero di prendere animali da questo spettacolare habitat e metterli in un biotopo artificiale sembra grottesco .
L’unicità delle barriere coralline è data da ogni singolo residente, ogni organismo è una piccola, importante parte del successo di questi meravigliosi habitat.
E’ necessario capirle ed essere coscienti al riguardo.
Cerco sempre di offrire ai miei animali un ambiente adeguato e naturale.
Se possibile cerco di preferire coralli e pesci di riproduzione a quelli di cattura.
Il mio scopo è di mantenere pesci e coralli e non cambiarli. Sfortunatamente, ci sono molti acquariofili che sostituiscono pesci e coralli di tanto in tanto. Semplicemente, acquari non adeguati e una mancanza di interesse ed esperienza sono le ragioni che portano a questo. Personalmente mi dissocio da chi si comporta così dato che ritengo sia solo mancanza di rispetto per questi ambienti naturali.
La conservazione delle barriere coralline non è una cosa che riguarda solo i governi ; tutti possiamo e dobbiamo provare a dare il nostro contributo. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.hausriff.ch Si ringrazia per la traduzione Andrea Casalboni (Pfft) |