Fondamentalmente, nella valutazione si deve distinguere tra Discus di allevamento e Discus selvatici. Per questi ultimi si devono adottare criteri un pò diversi da quelli applicati per gli esemplari riprodotti, allevati e selezionati in cattività. Nelle immagini si vedono due esemplari selvatici. Il Royal Blu in alto a destra è quello più valido. Il disegno è estremamente buono per un selvatico.
La striatura molto diritta ha un bel colore e si distribuisce uniformemente su tutta la superficie del corpo dell’esemplare. Il pinnaggio è ottimo. Non ci sono segni di ferite da morso, che spesso disturbano l’estetica delle pinne dei selvatici. Questo pesce si trova già da diverso tempo in acquario domestico, perchè non si notano più lesioni dovuto al trasporto.
Certamente non sarebbe una scelta felice sottoporre a giudizio un esemplare selvatico importato da poco, proprio perchè esemplari selvatici hanno bisogno di settimane prima che eventuali danni alle pinne si rimarginino e i pesci mostrino i loro colori più belli.
L’occhio rosso è un carattere particolarmente attraente. Nei discus selvatici, in verità, si notano soltanto occhi rossi o ambrat. Il Discus qui sotto a sinistra ha invece un occhio scuro, quasi nero.
Questo è un brutto segno, che indica una situazione di disagio del pesce, nonostante mostri i suoi magnifici colori. Sulla dorsale si nota un evidente lacerazione.
La pinna caudale presenta forti deformazioni dei raggi. Anche la testa è massiccia e ha una forma rotonda, sotto la bocca si vede un incavo poco bello da vedere che sembra conferire al pesce una sorta di doppio mento.
Ribadiamo che questo pesce ha una colorazione stupenda; probabilmente la fascia verticale al centro è particolarmente pronunciata a causa di un incrocio con un Heckel selvatico.
Ma in un concorso importante, un simile pesce non potrebbe piazzarsi ai primi posti. Criteri importanti di valutazione- Struttura della bocca ben evidente, niente “sella nasale”. L’impressione globale di un Discus è notevolmente influenzata dalla zona della bocca. Osservando la testa dal davanti, la regione cefalica non deve apparire incavata.
- Un occhio vivo è sempre indice di qualità, sebbene in natura esistano anche esemplari dagli occhi ambrati.
Gli occhi scuri, neri, spesso segnalano malessere o patologie. - Le branchie sane sono un argomento importante. In nessun caso gli opercoli devono essere spalancati e deformati. Difetti della crescita o malattie possono portare a opercoli sempre sollevati o corti. Niente pinne pettorali lacerate.
- La regione della testa è determinante per l’impressione generale dell’esemplare: il profilo non deve essere troppo rapido, ne troppo basso, non vanno bene gibbosità pronunciate e la testa non deve essere smunta.
- La pinna dorsale non deve essere lacerata. Questo vale in particolare per la zona anteriore, dove si trovano i primi raggi duri. La pinna deve avere una forma rotonda regolare e non presentare un estremità troppo allungata filiformemente.
- La pinna caudale deve terminare con una linea netta. Niente raggi piegati nella pinna. La parte terminale della pinna dorsale e l’attacco della pinna caudale si devono potere distinguere nettamente.
- Per la pinna anale valgono gli stessi criteri esposti per la dorsale. Anche in questo caso l’estremità della pinna non deve presentare prolungamenti filiformi o “a gagliardetto”, una caratteristica che si osserva sopratutto in certi esemplari riprodotti in Asia, dove addirittura per qualcuno costituisce un segno di qualità.
- Molto importanti le pinne ventrali. Alcuni esperti le chiamano “supporti” riferendosi ad un effetto ottico che a volte le fa apparire dei “sostegni” per il corpo del pesce. Non devono essere spezzate o avere una lunghezza diversa. Da valutare negativamente anche la biforcazione di una pinna.
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