Erano anni che volevo scrivere due righe su questa mia esperienza, perchè da un lato assurda e dall’altro utile per chi è pazzo come me, è stato così allora, che sfogliando nell’archivio delle mie foto ritrovo tutti i passaggi che hanno caratterizzato lo spostamento del mio acquario d’acqua dolce da casa di mia madre, alla casa in cui stava andando a convivere con colei che poi è diventata mia moglie. Si tratta, in questo caso, di un acquario di oltre 300 litri lordi che verrà spostato senza togliere il fondo e le piante dal 4 piano di una palazzina al piano terra (per fortuna!) di un’altra palazzina a circa un km di distanza. Ma facciamo i seri e strutturiamo l’articolo come si deve… allora ecco cosa serve: – Una buona compagnia telefonica, che applichi prezzi non esagerati per chiamare tutte le persone che conosci per chiedere se ti danno una mano a spostare l’acquario. Dato che il 90% di loro ti dirà che è impegnato.. le telefonate da fare saranno molte! – Almeno 6 persone in ottima forma fisica – Almeno 10 taniche da 15 litri l’una… ma nel caso vanno bene anche bottiglie, pentoloni e buste di plastica resistenti! – Stracci e straccetti vari. – Un frigorifero di quelli portatili da campeggio, oppure uno scatolone di polistirolo. – Dei sacchi di immondizia extralarge. – Una gru… si avete capito bene… una gru, quindi se non conoscete un amico che ha una gru… non continuate a leggere! 😉 – Essere pazzi come il sottoscritto. Procediamo con ordine. La prima cosa da fare è cercare di prendere più pesci possibile e metterli nel nostro termos riempito con l’acqua dell’acquario (Riempitelo per metà, non tutto!). Poi dobbiamo svuotare ovviamente la vasca, ma non tutta, poichè alcuni cm di acqua dovranno restare, non solo per tenere umide le piante, ma anche per salvagurdare eventuali animali che non siete riusciti a prendere, come caridine, corydoras e simili… Mentre avanzate con lo svuotamento e conservate naturalmente l’acqua nelle taniche, iniziate a togliere eventuali legni o oggetti d’arredamento ingombranti. Una volta che abbiamo quasi terminato di svuotarlo e lasciato i 3 cm di acqua nencessari alla sopravvivenza delle piante e di eventuali animali ancora presenti, copriamo il tutto con dei sacchi di plastica che solitamente usiamo per la spazzatura. Questo permetterà alle piante di non subire un forte stress e di restare soprattutto belle umide.
A questo punto il vostro amico con la gru si sarà già posizionato sotto il vostro balcone e quindi potete trasportare l’acquario… Questa è la parte più allucinante! Un acquario del genere pesa, già vuoto, moltissimo! Figuriamoci con dell’acqua e soprattutto con almeno 10 cm di ghiaia umida! Cmq in sei è stato abbastanza agevole arrivare sul balcone. A questo punto adagiamo il nostro acquario su un pancale, dopo di che metteremo un altro pancale sopra. Quello sopra servirà a tenere distanti le staffe dai vetri, altrimenti queste, comprimendoli, li romperebbero. E’ bene anche mettere una coperta o un cartone tra l’acquario e il pancale sopra. A questo punto rifaremo la stesso cosa, ma all’inverso, nella nuova abitazione dove sarà alloggiato l’acquario e nel giro di poche ore la vostra vasca tornerà a splendere come prima! Eccovi i passaggi salienti! Naturalmente ho anche approfittato per potare un po’ le piante, ma alla fine ce l’ho fatta. I pesci hanno subito un minimo stress e le piante hanno ripreso benissimo. Ecco l’ultima foto che ho di questo acquario: Già che ci sono ringrazio anche Piergiorgio e il figlio Marco, mio fratello Roberto, Vincenzo, mio padre, mia nonna e naturalmente Emidio, cioè il gruista, la pedina fondamentale di tutta l’operazione ;-).
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