Introduzione Allestire un acquario è quanto di più bello ci possa essere in questo hobby, il problema è che spesso lo si fa guardando solo l’aspetto estetico dimenticandosi delle reali esigenze dei pesci e delle piante che noi abbiamo deciso di comprare, risulta quindi fondamentale informarsi prima di fare qualsiasi acquisto per evitare qualsiasi problema che dopo è difficile da risolvere. Come prima cosa possiamo dire che vi sono diverse funzioni a cui possono essere adibiti gli acquari: acquari di quarantena, acquari di infermeria, acquari di riproduzione, acquario di una sola specie, acquari biotopo, acquari di comunità. Cerchiamo di guardare e approfondire quali sono i fattori che differenziano i diversi usi delle vasche e perché siamo riusciti ad individuare ben 6 tipi di acquari.
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Acquari di quarantena: Poche sono le persone che procedono ad una quarantena dei pesci appena comprati, ma è anche vero che negli ultimi anni la vendita dei pesci ha subito un grande sviluppo e molti pesci in vendita, se non tutti, sono già quarantenati in negozio. Comprare un nuovo pesce è comunque un rischio perché magari è portatore sano di nuovi agenti patogeni che il pesce è abituato a combattere e che il suo sistema immunitario riesce a tenere sotto controllo, magari questi agenti patogeni però riescono ad attaccare senza problemi i vecchi ospiti della nostra vasca. Oppure il pesce non mostra ancora i primi segni della malattia che si possono manifestare da lė a pochi giorni infettando poi tutto l’acquario. E’ però anche vero che il problema più grande non sono solo le malattie che un nuovo pesce può introdurre in vasca, c’è anche il problema di adattare in modo delicato il nuovo pesce ai valori della vasca che lo ospiterà. Comunque un periodo che va da una settimana (se il nostro fornitore di pesci è molto affidabile), a tre o più settimane, se non siamo sicuri della provenienza dei pesci, sarebbe necessario per garantire una corretta condizione di vita dei nuovi e vecchi ospiti della vasca principale. La vasca di quarantena non deve essere troppo grande, ma giusta per le dimensioni del pesce; priva di ornamenti e piante in modo tale da garantire una corretta osservazione del pesce e rendere più facile la ricerca di eventuali segnali di insofferenze o malattie. Per cercare di rendere l’adattamento del pesce, nella vasca principale, il meno traumatico possibile, bisognerebbe procedere in modo un po’ più accurato. Per prima cosa chiedere al venditore i valori della sua vasca del suo negozio in quanto la maggior parte dei pesci in vendita è frutto di riproduzioni in cattività e non vengono più catturati in natura quindi è molto probabile che il pesce nato in vasca sia più abituato ai valori della vasca del venditore che non a quelli dei sui luoghi di origine, anche se in realtà non dovrebbero variare poi di molto. Saputi i valori delle vasche in cui il pesce è cresciuto dobbiamo cercare di riprodurli simili nella vasca di quarantena in modo tale di non rendere traumatico il trasferimento del pesce dalle vasche del negozio a quelle di casa nostra. Dopo aver messo il pesce nelle vasca di quarantena si può con calma e con dei cambi parziali fatti con l’acqua presa dalla vasca principale abituarlo gradatamente ai valori chimici del nostro acquario. Il periodo di permanenza nella vasca di quarantena dipende ovviamente da quanto sono diversi i valori dell’acqua delle vasche da quella di provenienza e quella in cui il pesce sarà messo. E’ fondamentale in questo periodo non aumentare lo stress del pesce che già ha subito il trasporto, quindi sarebbe meglio mettere la vasca in un luogo tranquillo e senza troppo traffico che lo può disturbare. Vasca di infermeria: In teoria la vasca di quarantena e quella di infermeria potrebbero essere la stessa, in pratica per ovvie ragioni lo è sempre. Si usa questa vasca quando i pesci sono ammalati e devono essere sottoposti a delle cure che potrebbero avere effetti negativi sulle piante o sugli altri ospiti della vasca, quindi vengono trasferiti in questa provvisoriamente solo per il periodo di cura. Non deve essere troppo grande e deve essere priva di inutili ornamenti che impedirebbero una corretta visione del pesce e quindi impedirebbero di capire se il pesce è in via di guarigione oppure no. Sarebbe meglio metterla sempre in un luogo riparato per evitare altri stress al pesce che è già debole a causa della malattia, ma comunque in un posto dove sia facile fare la manutenzione. Per questo tipo di acquario assume particolare importanza il tipo di filtraggio, visto che è quasi impossibile riuscire ad avere un filtro biologico a meno che non si prenda parte del filtro dalla vasca principale, cosa che comunque non ne garantisce il perfetto funzionamento. Bisogna, quindi, provvedere con un ottimo filtraggio meccanico con lana di perlon e/o con resine. Bisogna anche provvedere a lasciare uno spazio per poter inserire i carboni attivi che a volte per alcune cure vengono usati per eliminare ogni traccia di un tipo di medicinale per poi incominciare con un’altra fase della cura. Fondamentale quindi è un facile accesso al filtro che deve avere la possibilità di essere cambiato o pulito durante le cura del pesce. Può capitare che alcune cure richiedano un’alta ossigenazione per evitare che il pesci si avveleni o altro quindi si consiglia di prevedere la possibilità di usare una pietra porosa o più di una con relativo aeratore. Molto probabilmente dopo le cure il pesce guarito sarà rimesso nella vasca principale allora bisognerebbe procedere a una sterilizzazione della vasca per evitare che alcuni agenti patogeni sopravvivano nella vasca stessa e che ogni minima traccia del medicinale sia eliminata sia dal filtro che dall’acquario. Vasca da riproduzione: Questo tipo di vasche come le precedenti non devono essere attraenti, ma funzionali; in questa vasca l’obbiettivo è tentare la riproduzione di pesci, è quindi fondamentale cercare di rendere questo compito il più agevole possibile.
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Infatti si decide di spostare una coppia in una vasca per la riproduzione in modo tale da garantire a questa la giusta tranquillità che la presenza di altri pesci non permetterebbe di avere a causa delle continue lotte di territorio che alcune specie di pesci fanno. La vasca di riproduzione deve essere sufficientemente grossa da garantire una ottima qualità dell’acqua, a questo aiuta moltissimo il sistema di filtraggio che deve provvedere anche un prefiltro per evitare che gli avannotti finiscano dentro il filtro principale. La qualità dell’acqua e la sua stabilità nei valori chimici è fondamentale per cercare di salvare il maggior numero di uova e di avannotti poi. Infatti gli esemplari adulti possono sopportare variazioni dei paramenti principali dell’acqua entro certi range, ma questo è assolutamente impossibile per gli esemplari più giovani che se non sono correttamente allevati rischiano una morte prematura. Cercare di riprodurre le varie specie non dipende solo dalla vasca, ma da quello che si riesce a fornire alla coppia di riproduttori prima e agli avannotti dopo. Bisogna informarsi prima per ogni tipo di pesce e cercare di capire quali sono le loro esigenze: sassi o ripari dove poter depositare le uova prima e piante per poter fornire dei rifugi ai giovani pesci sono solo alcuni degli esempi che si possono fare, ma la casistica è veramente enorme e non si può in questa sede fare un discorso completo. Capita che i giovani pesci al contrario della coppia riproduttrice debbano essere tenuti in questa vasca per un periodo relativamente lungo per permettergli di poter svilupparsi senza troppi pericoli intorno. In questo caso la vasca diventa anche acquario per la crescita; in questa vasca ovviamente bisognerà garantire sempre un’ottima qualità e costanza dei valori chimici per evitare qualsiasi problemi nella crescita dei pesci. Prima di terminare facciamo una rapida spiegazioni di quali e quante sono le possibilità a cui si va in contro durante la riproduzione. I pesci possono essere ovipari e ovovivipari/vivipari e comunque al loro interno vi sono anche altre divisioni. Ci sono dei pesci che lasciano le uova libere in acquario in questo caso è fondamentale mettere la coppia da riproduzione nella vasca apposita perché altrimenti gli altri pesci si mangerebbero le uova che risultano incustodite. Esempi: Barbus, Brachydanio, Paracheirodon. Poi ci sono quei pesci che preferiscono deporre le uova oppure le bloccano magari seppellendole, come: Corydoras, Rasbora. In seguito ci sono i pesci che addirittura costruiscono il nido oppure proteggono con il proprio corpo i pesciolini appena nati dentro la bocca. Per ultimi ci sono gli ovovivipari/vivipari in cui i piccoli nei primi stadi di vita vengono cresciuti all’interno della madre. Queste specie sono meno prolifiche, ma i piccoli hanno più probabilità di sopravvivere. Esempi sono: Anablepidi, Goodeidi, Poeciliidi, Hemiranmphidi. Acquario di una sola specie Sono vasche particolari allestite principalmente per avere la possibilità di studiare le caratteristiche di un singolo tipo di pesce. In genere devono essere studiate appositamente nel tipo di filtro, nella illuminazione e nella movimentazione dell’acqua per garantire le condizioni ottimali per quella particolare specie.
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Una buona vasca di studio è anche una buona vasca per la riproduzione quindi la qualità dell’acqua assume un aspetto molto importante. Allestirla, quindi, significa avere una ottima conoscenza dei pesci presi in considerazione e delle loro esigenze dal punto di vista di piante e arredamento. In questo modo si riesce ad ottenere una vasca bella esteticamente, ma anche utile per poter osservare le abitudini dei pesci. Spesso si fanno delle vasche monospecie a causa dell’aggressività dei pesci, come per i piranha, oppure per la particolare bellezza e delicatezza dei pesci stessi ad esempio i Discus. Acquario biotopo Ecco da dove deriva biotopo dal greco bios vita e tòpos luogo. E’ l’esempio tipico degli acquari che in genere si cerca di costruire cioè una serie di specie diverse e di piante tutte provenienti dalla stessa regione geografica che vengono messi nella stessa vasca nel tentativo di riprodurre un angolo di natura in casa nostra. In questo modo si riescono a combinare le esigenze più o meno simili delle specie di pesci e piante che provengono dallo stesso luogo per formare un vero microsistema. L’effetto estetico che si ottiene è forse il migliore, il problema è riuscire a comporre le varie specie in modo tale da rendere il più bello possibile la vasca, combinando i pesci a secondo delle loro abitudini, tipo: pesci di fondo, di superficie oppure pesci territoriali e pesci di branco. Ecco un elenco dei vari biotopi che si possono ottenere: – Rio delle Amazzoni – Acqua stagne nel Sud-Est Asiatico – Acqua mosse nel Sud-Est Asiatico – Laghi africani (lago Tanganica, Vittoria e Malawi) – Rio negro – America centrale – Foresta africana – Acqua salmastra – Australia e Nuova Guinea – Lagune stagionali africane – Acquario di comunità acque dure – Acquario di comunità acque tenere Vediamo nello specifico alcuni di questi Biotopi: Rio delle Amazzoni: L’Amazzonia è senza dubbio una delle foreste più grandi presenti sulla terra e pullula di vita. La stessa cosa che succede all’aria, succede nell’acqua, infatti, le specie che vivono nei fiumi amazzonici sono tantissime e molto diverse tra di loro. Questo è reso possibile anche dall’alto grado di quantità di nutrimento disciolto nell’acqua. L’Amazzonia si sviluppa nell’America Meridionale toccando Venezuela, Colombia, Bolivia e Perù. Essendo la foresta veramente molto estesa sono anche molto diverse le possibili condizioni di vita che i pesci riescono a trovare lungo i corsi dei fiumi. Prendiamo per ora come riferimento i valori delle acque bianche: – pH 6.5-7.0 – GH °dH 5 – KH °dH 4.5 – NO3 mg/l 0,8 – CI mg/l < 5 – Cu ĩg/l <30 – Co2 mg/l 10 – Temperatura 25°C-27°C
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Fondamentale per cercare di far trovare i pesci a loro agio è fornire una buona se non ottima vegetazione in quanto nell’amazzonia questa non manca mai: quindi una buona illuminazione, buon movimento dell’acqua e zone dove il pesce possa nascondersi riparato anche della luce, magari sotto delle piante galleggianti. Per cercare di riprodurre il fondale si possono usare legni di torbiera per simulare le radici. Essi avranno sia funzione ornamentale che di rifugio per i pesci, soprattutto nel caso in cui si siano comprati dei pesci territoriali. Dal punto di vista dell’alimentazione il discorso è molto semplice: questo fiume e i suoi emissari sono ricchissimi di nutrimento, a partire dai semi delle piante che vengono però mangiati da pesci che in acquario non possono essere tenuti a causa delle loro dimensioni, passando per gli insetti, fino alle larve di crostacei. Ecco un breve elenco dei soli pesci che possono essere allevati in acquario, anche perché se tentassimo di elencarli tutti sarebbe impossibile ed inoltre molte specie non vanno bene in vasca in quanto o sono troppo aggressivi oppure crescono troppo: Abramites hypselonotus, Anostomus anostomus, Astronotus ocellatus, Carnegiella strigata, Cichlasoma severum, Corydoras arcuatus, Hemigrammus rhodostomus, Hyphessobrycon erythrostigma oppure ornatus, Lebiasinidi, Nannostomus unifasciatus, Paracheirodon axelrodi(pesce neon), Poecilia reticulata(guppy), Pterophyllum scalare, Serrasalmus nattereri(piragna), Symphysodon discus, Thayeria obliqua. Ecco anche un elenco di piante che comunque possono essere veramente molto esigenti dal punto di vista dell’illuminazione ed è per questo motivo che in acquario è consigliata averne molta: Cabomba, Echinodorus, Sagittaria. Queste piante, se ben illuminate, crescono molto velocemente e si propagano per tutta la vasca. Sud-Est Asiatico: Essendo l’Asia una zona veramente grandissima non si può trattarla in una unica sezione, si è preferito dividere i pesci che vivono in questa parte del mondo in due sottogruppi: acque stagnanti e fiumi o comunque in acque mosse. – Acque stagnanti: In questa parte del mondo è molto facile trovare delle zone acquitrinose come delle semplici pozze d’acqua. Queste contengono un grosso numero di pesci che vive in condizioni davvero particolari in quanto spesso gli stagni sono letteralmente ricoperti da foglie di piante acquatiche che lasciano passare veramente poca luce. A causa di questo le acque sono molto torbide e ricche di sostanze nutritive e spesso hanno un colore rossiccio causato dalla presenza di ferro disciolto. Ecco una serie di dati sull’acqua: – pH 6-6.5 – GH °dH 4-8 – Temperatura 27°C-29°C Alla fine l’acqua risulta molto povera di ossigeno a tal punto che i pesci della famiglia degli anabantidi hanno sviluppato un organo aggiuntivo che gli permette di respirare direttamente dall’aria. Per essere precisi e riuscire ad avere una vasca che riproduca molto bene le condizioni naturali dovremo avere una vasca particolare: prima di tutto deve essere aperta per poter ammirare la bellezza delle ninfee e anche permettere alla luce del sole di illuminarle in questo modo si alzano di molto le probabilità che questa riesca a fiorire, in secondo luogo non dovrebbe essere più alta di 30-35 cm infatti ricordiamoci che stiamo riproducendo un acquitrino.
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Inoltre bisogna porre moltissima attenzione al tipo di illuminazione artificiale che è meglio che sia fatta usando lampade al Mercurio e al fotoperiodo che deve essere abbastanza alto fino alle 12 ore giornaliere. Per cercare di riprodurre le giuste condizioni diventa importante anche il fondo che deve essere fatto di sabbia fine e possibilmente concimato con il ferro per aiutare la crescita delle piante e per riprodurre fedelmente i parametri chimici dell’acqua di questi stagni. Come piante acquatiche si possono usare la Cryptocoryne, ricordiamoci però che in natura la luce non riesce quasi a passare attraverso lo strato di piante galleggianti quindi sarebbe meglio mettere solo le sopracitate ninfee e alcuni tipi di bambù, non c’è da stupirsi se sul fondo di questi stagni non riescano a crescere le piante acquatiche. Ecco una serie di pesci che possono essere tenuti in questo biotopo: Colisa fasciata, Gyrinocheilus aymonieri(utile nella lotta contro le alghe), Macropodus opercularis, Trichogaster leeri, Trichogaster trichopterus sumatranus, Betta splendens. – Acque mosse: I fiumi e i torrenti di questa zona sono ricchissimi di vita e se si decide di riprodurre questo angolo di natura si ha la possibilità di scegliere tra tantissime piante e pesci specialmente della famiglia Cyprinidae; proprio per questo motivo è fondamentale scegliere la compatibilità tra questi pesci e anche tra pesci e piante, per evitare poi brutte sorprese, perchè non è detto che se vivono tutti nello stesso ambiente, possano poi convivere pacificamente anche in acquario. L’acqua al contrario di prima è molto limpida e a causa della corrente è molto ossigenata. Come in tutti i corsi d’acqua il fondo è formato o da sabbia o da ciottoli arrotondati (aspetto che dobbiamo tenere conto nell’allestimento della vasca). Sono pochi i fattori in comune tra i valori precedetti e questi. Ecco una serie di dati sull’acqua: – pH 5-6 – GH °dH 3-4 – NO3 mg/l 0.1 – CI mg/l 3 – Co2 mg/l 9 – Temperatura 25°C-28°C. Ecco un elenco di piante sia subacquee che non (*) che è facile trovare in commercio e che possono essere usate per allestire la vasca: Aponogeton, Cryptocoryne, Ceratopteris*, Eichhornia crassipes*, Hygrophila, Limnophila, Microsorium, Nynphee*, Pistia*. In realtà in natura le piante non crescono proprio nel letto del torrente o del fiume in quanto non riescono a far attecchire le radici sul fondo, esse crescono sulle rive abbondantemente bagnate poi dall’acqua che magari cambia anche di livello. Nell’allestire la vasca questo si può tenere da conto mettendo le piante solo ai lati della vasca magari anche per nascondere il filtro e lasciare ampio spazio interno. Per quanto riguarda i pesci le possibilità sono tante in quanto questi fiumi sono molto ricchi di popolazione ittica. Vi sono le diverse specie che abitano le tre diverse zone della vasca a partire dal fondo fino alla superficie; inoltre vi sono alcune specie che per vivere correttamente devono essere presi in gruppo. Pesci che preferiscono nuotare a mezz’acqua o vicino alla superficie dell’acqua: Brachydanio, Danio, Rasbora. Pesci che preferiscono nuotare negli strati intermedi Barbus, Rasbore heteromorpha, Tanichthys albonubes. Pesci che preferiscono nuotare sul fondo della vasca sono: Acanthophthakmus, Botia, la famiglia dei Cobitidae, Epalzeorhynchus, Gyrinocheilus, Labeo. Visto l’habitat naturale l’unica possibilità che abbiamo è quella di fornire una buona illuminazione e una forte corrente. Nell’arredare la vasca si possono usare sassi rotondi o comunque lavorati lentamente dai fiumi e anche dei legni di torbiera per simulate radici o pezzi di legno incastrati sul fondo. Ai lati della vasca è meglio mettere questi elementi per simulare gli argini del fiume al centro mettere una zona di sola sabbia che ricorda il fondo che si posa nei fiumi. Ricordiamo che questo tipo di acqua sono sempre molto limpide e ricche di ossigeno quindi dobbiamo provvedere ad una buona filtrazione meccanica all’inizio, magari usando i carboni per eliminare il colore lasciato dai legni nell’acqua e applicare una buona movimentazione dell’acqua superficiale in modo tale da garantire il corretto scambio di ossigeno tra acqua e aria. Laghi africani: Malawi, Vittoria e Tanganika. Ecco una serie di dati sull’acqua: – pH 7.5-8 i valori dei laghi sono leggermente diversi, ma i pesci con questi valori vivono benissimo lo stesso. – GH °dH 4-6 – kH °dH 8 – NO3 15 – Temperatura 24°C-29°C.
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Il problema è che la temperatura varia molto tra la superficie e il fondo del lago quindi si instaurano delle forte correnti dovute al moto convettivo dell’acqua. I pesci, Ciclidi, vivono sulla costa a una profondità massima di 2 m e a una distanza dalla costa che difficilmente super i 15-20 metri; la costa si presenta rocciosa o meglio formata da tanti sassi più o meno grossi che facilitano la formazioni di tane e rifugi, su questi sassi crescono molti tipi di alghe che sono la principale fonte di sostentamento dei pesci (il famoso Aufwuchs). Altri pesci invece preferiscono stare sul fondo dove la luce arriva facilmente perché l’acqua è abbastanza limpida ed è facile trovare delle zone in cui crescono vari tipi di piante che riescono a far crescere le loro radici sul fondale sabbioso. Piante sul fondo: Cerathophyllum, Crimun natans, Myriophyllum, Potamogeton, Vallisneria. Nello scegliere le piante bisogna stare molto attenti perché i pesci sono molto aggressivi e spesso le piante non sopravvivono nella vasca perché vengono continuamente mangiate, inoltre bisogna cercare di proteggere le radici in quanto i pesci tendono anche a sradicarle quindi circondare la base delle piante con dei sassi. Il problema maggiore con questi pesci è la loro grande aggressività per difendere il territorio e l’abitudine dei maschi di formarsi una specie di harem è per questo motivo che bisogna prevedere vasche molto grandi e informasi sempre delle possibili dimensioni che i pesci possono raggiungere.
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A volte arrivano senza problemi ai 20 cm di lunghezza. La vasca quindi oltre che grande deve essere arredata con fondo sabbioso e con sassi in modo tale da creare il maggior numero di tane possibili e riprodurre il tipico habitat che si trova sia sul fondo che sulle coste. Deve essere dotata di un buon filtraggio meccanico per garantire la limpidezza tipica di queste acque (anche se spesso non è cosė, dato che il lago, se agitato e mosso, può alzare grandi quantità di detriti). Tra i Ciclidi dei laghi ci sono : Aulonocara baenschi, Buescheri (lago Tanganika), Caucdopunnctatus (lago Tanganika), Cilindricus (lago Tanganika), Cyprichomis (lago Tanganika), Cyonotiliapia (lago Malawi) Copadichromis azureus, Chalinochromism Cyprinochromis, Julidochromis (lago Tanganika), Haplachromis (lago Vittoria), Iodotropheus, Labidochromis, Labeotropheus, Lamprologus, Melanochromis auratus, Multifasciatus (lagoTanaganika), Ocellatus brevis (lago Tanaganika), Psaracyprichromis (lago Tanganika) Eretmodus (lago Tanganika), Enantiopus (lago Tanganika) Fossorochromis rostratus, Leulelupi (lago Tanganika), Melanochromis (lago Malawi) Nimbochromis polystigma, Neolaprologus brevis (lago Tanganika), Neolamprologus brichardi (lago Tanganika), Paracyprinochromis (lago Tanganika), Petrotilapia (lago Malawi), Petrochromis, Pseudotropbeus (lago Malawi), Protomelas sp, Synodontis Multipunctatus (lago Tanganika), Tropheus (lago Tanganika), Telmatochromis (lago Tanganika), Tanganicodus (lago Tanganika). Sarebbe meglio non mischiare i ciclidi che provengono da laghi diversi quindi informarsi prima di comprare i pesci. Rio negro: Ecco un rapido elenco dei valori dell’acqua, valori valide per acque nere: – pH 4-6 – NO3 mg/l 1,6 – CI mg/l < 7 – Cu ĩg/l 7 – Co2 mg/l molto alto – Temperature 20°-28°C Le acqua di questo tipo sono definite acqua nere perché al contrario di quanto succede con altri fiumi questo attraversa delle zone sabbiose e non argillose dove le sostanze organiche disciolte non vengono assorbite e quindi, a lungo andare, aumentano in concentrazione nell’acqua soprattutto gli acidi umici. Questo però colora il liquido che di conseguenza fa da filtro e non permette che il raggi del sole passino attraverso l’acqua stessa. Al contrario la concentrazione di larve di insetti, piccoli granchi e vermi forniscono un ottimo alimento per i pesci. A causa di questo tipo di acque che sono molto acide non tutti i pesci possono sopravvivere in queste condizioni. Ecco un elenco di pesci adatti: Corydoras melini, Hemigrammus bleheri, Hyphessobrycon bentosi, Paracheirodon axelrodi, Paracheirodon innesi, Pterophyllum altum, Symphysodon sp, Corydoras melini, Hemigrammus bleheri, Hyphessobrycon bentosi. Per un corretto pH è fondamentale l’uso di pietre silicee e non quelle calcaree. Il filtraggio è necessario che comprenda anche l’uso di torba per tenere il pH più basso possibile. Sempre per garantire un basso pH deve essere bassa anche la durezza quindi si consiglia di usare acqua povera di minerali e quindi acqua d’osmosi inversa. L’arredamento deve comprendere legni di torbiera e sassi in modo tale da fornire eventuali ripari ai pesci. Interessanti in acquario di questo tipo sono i ciclidi nani del Sud America apprezzati per i colori, per la capacità di vivere in spazi esigui e per il fatto che non creano problemi alle piante. Specie tipiche della zona del Rio Negro sono: Apistogramma agasizii, Apistogramma diplotaenia, Apistogramma elizabethae, Apistogramma gephyra, Apistogramma hippolytae, Apistogramma paucisquamis, Apistogramma regan. Apistogramma ramirezi. America centrale: Ecco i valori dell’acqua: – pH 7 – NO3 mg/l 1,6 – CI mg/l < 7 – Cu ĩg/l 7 – Co2 mg/l circa 1 – Temperature 22°-25°C In questo tipo di acquari importante è l’introduzione di legni di torbiera per fornire dei rifugi ai pesci e anche l’inserimento di molte piante per garantire il giusto habitat ai pesci stessi. Il fondo deve essere fatto di ghiaino di circa 3 mm in questo modo le piante attecchiscono senza problema, non hanno necessità particolari per la luce infatti bastano le lampade al neon con un fotoperiodo di 9 -11 ore a seconda dei casi. Se si vuole riprodurre bene l’habitat naturale è meglio provvedere con dei sassi rotondi sui lati della vasca che simulino le rive del fiume e poi una zona centrale dove piantare le piante. Le piante adatte per questo tipo di vasca possono essere: Echinodorus berteroi, Didiplis diandra, Hemianthus micranthemoides, Hydrocotyle leucocephala, Ludvigia repens, Sagittaria subulata, Shinnersia rivularis. Invece i pesci che possono essere introdotti sono: Poecilia reticulata (guppy), Poecilia sphenox(black molly), Xiphophorus helleri, Xiphophorus maculatus, Inoltre come pesce di fondo si possono usare gli Ancistrus cirrhosus. Foresta africana: Le condizioni che si trovano nella foresta africana sono molto simili a quelle che si trovano nella fascia tropicale americana: – pH 6-6.5 – Temperatura 25°-28°C L’acqua inoltre risulta tenera. In genere si sta parlando di fiumi che non hanno mai un corso molto veloce quindi i fondali sono molto ricchi di vegetazione, le piante crescono praticamente sia sul fondo, sia sui detriti più grandi come tronchi e non è raro il caso di piante che vivono semisommerse. Per l’allestimento della vasca si consiglia l’uso di legni di torbiera per simulare le radici degli alberi e i tronchi di quelli abbattuti, le piante possono essere attaccate a questi ultimi in modo tale da lasciare più spazio ai pesci per nuotare. Ecco un elenco delle piante che crescono in queste zone: Anubias, Najas, Nymphae, Nuphar. I pesci che vivono i queste acqua non hanno nulla da invidiare a quelli che vivono nelle foreste amazzoniche e sono ad esempio: Alestes longipinnis, Gnathonemus petersi, Pelmatochromis thomasi, Pelvycachromis pulcher, Micralestes interruptus. Acque salmastre: Viene anche chiamato biotopo di acquitrino di mangrovie. Sono le acqua che si trovano agli estuari dei fiumi prima che questi si buttino nel mare, oppure dove l’alzarsi del mare a causa delle maree, risale verso le zone interne della costa. Vediamo alcuni valori dell’acqua: – temperatura 23°-29° – durezza: abbastanza alta – salinità: un cucchiaio di sale marino (meglio quello specifico per acquari) ogni 10 litri di acqua.
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Importantissimo è proprio l’uso di acqua salmastra perché questi pesci se messi in sola acqua dolce con il tempo si indeboliscono e si ammalano. La vasca può essere preparata usando anche dei legni, perchè fondamentale è creare molti nascondigli dove i pesci si possano rifugiare perché sono territoriali e hanno bisogno di punti di riferimento per dividersi la vasca. Le dimensioni minime di questa devono essere 40*25*30. I pesci che si adattano a vivere n queste condizioni sono: Anableps, Brachigobius, Monodactylus, Periophtalmus, Scatophagus. Australia e Nuova Guinea: Alcuni valori dell’acqua di questi posti: – pH 7 – durezza media La riproduzione dei ruscelli di queste zone può essere fatta anche usando le regole generali di allestimento, perchèil fondo naturalmente è quello tipico di tutti i ruscelli del mondo: sabbia fine e ciottoli arrotondati dal continuo lavoro delle acqua. E’ inutile ricercare delle forme particolari perché questi allestimenti che sono noti per la loro semplicità. Per l’allestimento corretto è necessario mettere sui lati della vasca i sassi e al centro invece lasciare spazio libero ai pesci. Si può cercare solo di renderlo un po’ più reale aggiungendo dei pezzi di legno sul fondo.
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Ecco un brevissimo elenco dei pesci che possono essere inseriti che si caratterizzano per la loro bellezza e i loro colori che sono messi in risalto soprattutto da un certo tipo di illuminazione: Melanotaenia, Telmaterina. Ecco pure un altrettanto breve elenco di piante che possono essere usate in questi casi: Vallisneria, Ceratophillum. Lagune stagionali africane: Ecco i valori dell’acqua tipici di queste zone: -pH 7 – durezza 5-10° dGH – Temperatura 20-26° C. Questo tipo di habitat si trovano soprattutto in Nigeria e Camerun. I pesci non hanno particolari esigenze neanche per quanto riguarda l’illuminazione che solitamente è abbastanza scarsa. Ecco un elenco dei pochi pesci che si sono adattati a vivere in queste zone: Aphyosemion, Nothobranchius. Acquario di comunità: Sono un tipo di acquario che spesso troviamo nelle nostre case, che raccolgono al loro interno pesci che provengono da zone molto diverse del mondo che però hanno le stesse esigenza, lo stesso discorso vale per le piante. Si possono individuare principalmente due tipi: Acque tenere, Valori dell’acqua: – pH 6.5-7 – durezza 10° dGH – Temperatura 24°-26°C.
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In questo caso è meglio allestire una vasca almeno di 80 litri in modo tale di avere la possibilità di mettere molte piante, come fondo va benissimo ghiaietto piccolo circa 2-3 mm di grandezza, l’importante è che non sia calcareo; per rendere il tutto ancora più bello si può aggiungere alcuni sassi per completare l’arredamento. Si possono scegliere pesci di branco come: Aplocheilus (pesci che nuotano nella parte superiore), Carnegiella (pesci che nuotano nella parte superiore), Corydoras (pesci che nuotano sul fondo), Hypessobrycon (pesci che nuotano tra superficie e fondo), Hemigrammus (pesci che nuotano tra superficie e fondo), Otocinclus (pesci che in gruppi di due/tre vanno bene per la lotta contro le alghe) Paracheirodon (pesci che nuotano tra supeficie e fondo), Rasbora. Ecco anche un breve elenco delle piante che vanno sempre bene per qualsiasi tipo di acquario: Cryptocoryne, Echinodorus, Hygrophila , Limnophila, Rotala. Acque dure Valori dell’acqua: – pH 7,5-8 – durezza 20° dGH – Temperatura 24°-26°C. In questo caso l’arredamento può essere simile a quello di prima con la differenza delle pietre che possono anche essere calcaree, inoltre non è il caso di mettere molte piante perché non sono necessarie e inoltre sono facile preda di pesci che vivono con queste condizioni. Ecco un elenco dei pesci: Hypostomus, Pseudotropheus, Melanotaenia, Toxotes. Attenzione che in questo caso i pesci hanno molto spesso esigenze particolari e sono molto territoriali quindi informarsi come sempre sulle loro caratteristiche prima di procedere ad un acquisto. Il Microsorium può essere un esempio di piante acquatiche che sono adatte a questi pesci soprattutto per la loro resistenza. |