La vasca artigianale è stata una scelta obbligata perché l’unico spazio della casa in cui potevo collocarla era contro una parete dalla forma irregolare e il risultato è stata una vasca con base trapezoidale (lato lungo della base 130cm, lato corto 90 cm) profonda 40cm e alta 60. I litri netti sono circa 200. La vasca è chiusa da tre coperchi in vetro, è tutta tirantata nella parte superiore (i tiranti trasversali servono per appoggiare le lampade), i vetri sono da 8mm ma la lastra frontale è da 12mm . Questa vasca esiste da aprile 2010 , ma è stata leggermente rivista nel layout a fine 2012, quando ho eseguito una massiccia potatura della vegetazione preesistente e ho introdotto i pesci attuali. Il filtraggio è affidato ad un grosso filtro interno realizzato con vetro scuro, costituito dai classici 3 scompartimenti. Gli unici materiali presenti sono cannolicchi ceramici porosi e lana. Prima utilizzavo due pompe, per creare maggiore ricircolo e turbolenza, ma la lana si sporcava velocemente; ora invece è in funzione una sola pompa (Hydor Pico 800) che rappresenta a mio avviso il giusto compromesso tra un buon ricircolo e il corretto funzionamento del filtro. Un termoriscaldatore Askoll da 300w, che già avevo in casa, provvede al mantenimento della temperatura. L’illuminazione è affidata a due neon T8 da 30w tenuti accesi per 9 ore. In questo momento sto usando Arcadia Freshwater + Original Tropical, ma li cambio con regolarità, anche per provare modelli diversi. Per allestire la vasca, ho scelto di inserire sabbia fine ambrata a sinistra e ghiaino a destra. Lo spessore del fondo in entrambi i casi è molto limitato e ha solo una funzione estetica. Il fatto di avere due tipi di fondi diversi (che in corrispondenza della loro interfaccia tendono a mischiarsi) spezza la monotonia del fondo unico e crea maggiore dinamismo. La fauna è costituita da 15 Systomus anchisporus e 1 Gyrinocheilus aymonieri, inoltre sono presenti Melanoides tubercolata in abbondanza e alcune Caridina multidentata provenienti da un’altra mia vasca smantellata. La flora è costituita unicamente da Microsorum pteropus , fanno eccezione due Bolbitis heudelotii inserite recentemente, anch’esse provenienti da un’altra vasca.
I valori attuali sono pH 7,2 GH 10 T 25 °C . L’acqua è abbastanza tenera, taglio l’acqua di rubinetto con osmosi, facendo 50 e 50, i cambi sono del 30% ogni 15gg. In questa acqua le Microsorum hanno sempre dimostrato uno sviluppo ottimale, a tal punto che a fine 2012 ho dovuto mettere mano per fare una pesante potatura, dato che le piante avevano cominciato a svilupparsi prepotentemente anche fuori dall’acqua (tra il coperchio e l’acqua) producendo grandi foglie trilobate che sono tipiche della forma emersa di Microsorum. Mi spiace molto di avere dovuto eliminare gran parte di quelle piante, ma non c’era spazio sufficiente per farle crescere emerse.Non era la vasca giusta per farlo. Spero di poter coltivare queste meravigliose felci emerse o semi-emerse in un futuro paludario, sicuramente più idoneo da questo punto di vista. Non fertilizzo e non aggiungo CO2,mi limito a togliere le foglie che col tempo deperiscono, nell’ottica di una gestione semplice e limitata solo a piccoli interventi saltuari, le piante producono in continuazione foglie nuove e sane e per questo la rimozione regolare delle foglie imbruttite non rappresenta alcun problema. Ho allestito questa vasca per mio padre, lui voleva una vasca semplicissima da gestire e per nulla impegnativa, allora ho pensato che le epifite avrebbero fatto al caso suo… Il mio scopo era allestire un acquario semplice ma che fosse anche gradevole esteticamente (si trova all’ingresso della casa e quindi rappresenta un po’ un “biglietto da visita”), ricreando un angolo di fiume per i S. anchisporus. Mi piaceva l’idea di un acquario “selvaggio” e poco curato: come sappiamo tutti, in natura gli ambienti subacquei sono quanto di più lontano si possa immaginare da una vasca perfettamente curata e sempre in ordine… Colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff di Acquaportal per la competenza e per la passione che dimostra quotidianamente, in particolare “S_Cocis” che mi ha proposto di scrivere questo articolo. Alla prossima vasca… |