Guida alla creazione del pacco per le spedizioni Questa piccola guida contiene delle indicazioni su come realizzare un pacchetto adeguato per spedire i nostri oggetti. Troppo spesso gli utenti dei mercatini, ma anche gli stessi negozianti, realizzano pacchi poco adatti che causano rotture o “spargimento” di pezzi nelle scatole con il rischio di buttarli via assieme all’imballo. Una “spedizione” riuscita è la completa armonia di queste tre voci: Vediamo la procedura ideale per eseguire la spedizione di un oggetto, ad esempio uno skimmer, e presupponiamo di non avere l’imballo originale. 1. Oggetto da spedire 1.1 – Preparazione del materiale Laviamo e puliamo accuratamente gli oggetti da spedire. Molti problemi iniziano già a questo punto, perché spesso la pulizia viene eseguita frettolosamente e senza particolare attenzione, causando la rottura di alcuni componenti. Solitamente nella fretta vengono spezzati gli attacchi dei tubicini o le “clip a scatto” di plastica. Se questo dovesse accadere, anche se il danno è facilmente riparabile o di poca importanza, è giusto avvisare subito il compratore. Nell’ambito dell’acquariologia la pulizia presenta un’ulteriore problema, infatti se eseguita con prodotti nocivi o con scarso risciacquo, possiamo dare non pochi problemi all’acquirente. Un esempio sono le vasche pulite con detersivi domestici che continuano a fare bolle al profumo di limone anche dopo molti risciacqui. Se non si ha il tempo di fare un lavoro fatto bene o non si è sicuri di eseguire la procedura corretta, è preferibile dare una rapida risciacquata e spedire un prodotto magari sporco, ma integro ed utilizzabile. Ricordatevi sempre di asciugare con cura gli oggetti, per evitare la formazione di depositi o causare l’ossidazione dei componenti metallici. Anche l’asciugatura andrebbe fatta con calma e giudizio: mettere un oggetto in plexiglass su un calorifero non è un’idea intelligente, probabilmente si creperà o semplicemente si deformerà. Per lo stesso motivo, evitate phon o asciugacapelli, pistole termiche o il forno a microonde. In particolare quest’ultimo porta l’acqua che vorremmo asciugare a temperature molto elevate, in grado di bucare facilmente la plastica prima di evaporare. Raduniamo tutti i componenti asciutti e rimontiamo tutto con cura. Tutto quel che può essere montato saldamente sull’oggetto da spedire sarebbe buona cosa assemblarlo, ma solo se non sporge dal “corpo principale”, tutti gli oggetti sporgenti si possono trasformare in pericolose leve in fase di imballaggio. Nell’esempio dello skimmer potrebbe essere quindi preferibile assemblare il bicchiere sul corpo ma lasciare smontata la pompa. Prendiamo tutti gli oggetti assemblati, disponiamoli su un piano e verifichiamo che ci sia tutto. Possibilmente, compiliamo un piccolo foglietto, la “check-list”, scrivendo cosa abbiamo sul tavolo. Per esempio: Una volta finita la lista, sarebbe buona cosa farne una copia ed inserirla nel pacco, in questo modo possiamo essere sicuri di non aver dimenticato nulla ed in caso di discussioni o reclami di essere nel giusto. Sempre a patto che la lista sia vera e non fasulla. 2.1 – Oggetti vs Oggetti Spesso ci si dimentica che due oggetti se poggiati uno contro l’altro durante il trasporto possono rovinarsi. Preoccupiamoci che tutti gli oggetti siano imballati indipendentemente in modo da non urtasi fra loro. Qui si presenta un bel problema, spesso infatti viene usata la carta senza considerare che la carta è abrasiva! Imballare un tubo di plexiglass nel giornale potrebbe essere una pessima idea, gli spigoli formati dalle pieghe potrebbero facilmente segnare la superficie, oppure alcune gocce d’acqua rimaste potrebbero sciogliere l’inchiostro e macchiare i componenti. Per imballare i nostri oggetti è meglio usare degli stracci di cotone o mille-bolle, avvolgendo ogni oggetto all’interno di essi e chiudendo il “fagotto” con del nastro di carta. Questi piccoli cuscini, se di giusto spessore, sono in grado da soli di prevenire la metà delle rotture.
2.2 – Oggetti vs Mondo esterno Troviamo una scatola di cartone di misura adeguata, abbastanza grande da contenere tutti gli oggetti senza deformarsi. Meglio sempre usare una scatola più grande che una più piccola sforzata. Se non l’avete, aspettate a spedire piuttosto.
Partiamo dal concetto che la scatola di cartone “contiene” e assolutamente non “imballa”, in quanto non protegge gli oggetti dagli urti. Dobbiamo quindi preoccuparci di creare uno strato di materiale denso che ricopra le pareti della scatola, ma proprio TUTTE le pareti della scatola: lati, sopra e sotto. Ancora una la carta non è molto adatta allo scopo, avete mai visto una ginocchiera di carta? Certamente no, e c’è un motivo. La “palla” carta occupa molto spazio, permettendo di riempire velocemente la scatola, ma a causa dell’umidità o in caso di urto forte si compatta irreparabilmente senza tornare “puffosa”, perdendo quasi totalmente la sua funzione. L’ideale è usare materiali densi come polistirolo o cartone. Se siete certosini, potete tagliare tante strisce di cartone ed usarle per ricreare una sagoma (come quella delle scatole di polistirolo stampate). Difficilmente però troverete questi materiali (o almeno in quantità sufficiente) in casa la domenica sera, a questo punto conviene avvolgere i cuscinetti di stoffa precedentemente preparati in una vecchia coperta: veloce e sicuro. Questo “fagottone” è un imballo eccellente, potreste lanciarlo contro l’acquario senza danneggiare ne gli oggetti da spedire, ne l’acquario. Meglio evitare questa prova però.
Riempiamo ogni spazio della scatola, in questo modo eviteremo che gli oggetti possano muoversi al suo interno urtandosi a vicenda. La scatola ora può essere chiusa con del nastro adesivo. Una volta chiusa proviamo a scuoterla e verifichiamo sia ben bilanciata: una scatola sbilanciata tenderà a rotolare in giro per il furgone del trasportatore alla prima curva. 2.3 – Scatola vs Mondo esterno La scatola è chiusa, gli oggetti al sicuro al suo interno. Adesso dobbiamo preoccuparci di renderla sicura (non apribile facilmente) e impermeabile. Molti chiudono il pacco con due giri di nastro e spediscono, ma in questo modo spesso ci vediamo recapitare scatole bucate o spappolate dalla pioggia. Bastano pochi secondi sotto la pioggia battente per sfaldare qualunque scatola leggera, solitamente quelle reperite in casa da elettrodomestici o alimentari. Queste scatole sono molto sottili ed economiche, pensate per essere cestinate con facilità.
Consiglio di chiudere la scatola con dei passaggi di nastro da pacchi nei punti di apertura, dopodiché infilare il tutto in un sacchetto della spazzatura e chiuderlo attorno al pacco! Avrete così “impermeabilizzato” la scatola in modo sicuro e rapido. Probabilmente dovrete fare dei piccoli buchi per far uscire le sacche d’aria. 2.4 – Pacco vs Ladri Purtroppo c’è poco da fare, se qualcuno vuole rubare il contenuto del pacco, lo farà. Alcuni utenti spediscono con le scatole a vista che oltre a non essere impermeabili spesso invogliano al furto: un utente aveva avuto la brillante idea di spedire materiale di poco valore nella scatola del televisore al plasma appena comperato, stranamente il pacco era arrivato a destinazione aperto e rovistato.
Anche se un pacco anonimo non garantisce il non-furto, possiamo comunque tentare di rendere una eventuale manomissione facilmente individuabile. Innanzitutto procuriamoci un nastro adesivo da pacchi (non di carta), magari non marrone (meglio bianco o con scritta fragile) e bendiamo l’intero pacco come se fosse una mummia. L’ideale sarebbe usare un nastro personalizzato, chiedete a qualche negozio o ditta sotto casa se gli avanza un rotolo di nastro adesivo, non importa il nome (ecco, magari non andate dall’orefice a farvi dare il nastro con il suo nome). Nastriamo TUTTO il pacco, ricoprendo tutto il sacco della spazzatura. Ci si mette un po’ di tempo, ma almeno saremo sicuri che per aprire il pacco si debba per forza tagliare e rimuovere tutto l’imballo. Se abbiamo usato nastro colorato sarà evidente una giuntura fatta. Pensate di ricevere un pacco con sopra le scritte in un’azienda (Farmacia PincoPallino) con una bella pezza di nastro marrone nel mezzo: qualcuno ha aperto il pacco e la richiuso! A questo punto diventa responsabilità di chi riceve “accettare con riserva”. 3.1 – Indirizzo Scrivete l’indirizzo giusto e leggibile. Gli spedizionieri hanno poca fantasia, per esperienza personale se un nome è scritto sbagliato entreranno in confusione e si sentiranno perduti. Nel mio caso l’utente aveva scritto il comune di Trezzano sul Naviglio come Trezzano sul Navilgio, e nonostante non esistano altri comuni con un nome simile, nonostante il CAP e nonostante anche il correttore di Word lo segni errato, il corriere ha ben deciso di rimandare al mittente il pacco perché “indirizzo inesistente”. Stampate con il computer un etichetta di carta, non compilate la sola bolletta, e sopra indicate i dati del destinatario: Fatto! Ora il pacco è pronto ed idoneo: fate una foto con il cellulare e date la presa al corriere. Quella foto serve a dimostrare l’integrità e l’idoneità dell’imballo. 3.2 – Spedizione Corriere e non poste… su tutti i mercatini online è ripetuto fino alla nausea. Usate corriere in 48ore (2-3 giorni), sarete sicuri che il pacco arriverà entro 3 giorni, se dopo 5 giorni non è arrivato prendete il telefono e cercatelo perché qualcosa non va. I pacchi inviati con la posta vagano per mesi e spariscono nel nulla. Tuttavia molte persone guardano con terrore i corrieri convinti che costino cifre folli. Con le poste in realtà il risparmio è forse di alcuni euro, il postino lascerà la cartolina senza nemmeno suonare il campa netto, sempre che non vada perduto e ci toccherà fare lunghe code in posta per riuscire a spedirlo/ritirarlo.
3.3 – Pagamento
Personalmente non accetterò mai un pagamento PostePay. Ci sono molti altri sistemi molto più sicuri, se un utente si incaponisce su postepay, rifiuto la vendita, anche perché un insistenza eccessiva diventa alla fine sospetta. Io uso e consiglio Paypal, un sistema di pagamento assicurato, immediato, con addebito su carte di credito pre-registrate e certificate. Mi viene spesso contestato con la solita frase “costa un botto!”. Il “botto” sono 2-3€ a pagamento di commissione. Dico che avere una ricevuta di pagamento con nomi, indirizzi e servizio contenziosi vale bene quei 3€. In alternativa si può usare il bonifico, ma i tempi si allungano. Il contrassegno è un’altra forma di pagamento apparentemente sicura, ma per me da evitare. Il pagamento arriva dopo circa trenta giorni, ma soprattutto, nel caso l’acquirente cambi idea e decida di non ritirare più l’oggetto, può rifiutarsi di pagarlo e lo spedizioniere lo rimanderà al mittente, che dovrà pagare due spedizioni. Alcuni furbetti hanno preso l’abitudine, anche presso i negozi, di ordinare lo stesso materiale in contrassegno in più posti, e di pagare solo quello che arriva per primo, rifiutando gli altri pacchi. Purtroppo, non si può fare molto in questi casi, se non pagare e tenersi un pacco imballato con due spedizioni pagate. 3.4 – Costi Finali Una spedizione con corriere, pagamento paypal ed imballo adeguato costa di media dai 12€ ai 18€ (esempio dello skimmer). I motivi per cui sarebbero da evitare imballi mal fatti e spedizioni poco sicure sono noti a tutti, eppure la metà dei compratori punta al risparmio esasperato sulle spese di spedizione, fossero anche solo 5€ in meno (su acquisti da 100€ o più). Il venditore sfortunatamente, smanioso di vendere, spesso cede a queste pressioni, accontentando il compratore. Si pentirà dopo che non avrà ricevuto il pagamento oppure quando risarcirà uno skimmer andato perduto, trovandosi senza skimmer e con qualche euro in meno sul conto. 4.1 – Onestà 4.2 – Tempo 4.3 – Peso Spero che questa guida dia qualche spunto di riflessione a chi deve spedire del materiale, evitandogli magari errori fatti una buona fede, sperando che il servizio di spedizioni sia sempre affidato a persone volenterose e competenti. Foto prese da Google-Immagini
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