Il termine simbiosi è chiaro a tutti, ma vediamo di spiegarlo in due parole: è quando due specie diverse si uniscono per usare i loro punti di forza per sopperire ai loro punti deboli. Il rapporto che si crea tra i gamberetti della specie Alpheus e i ghiozzi ne è un tipico esempio. I gamberi Alpheus sono noti come gamberi pistoleri, sia gli acquariofili che i sub riconoscono subito il loro tipico rumore che si può sentire a anche da lontano. Sono animali molto belli che a volte colpiscono per i loro colori variopinti, comunque le specie più comuni sono o rosse o bianche. E’ proprio questa chela più grande che permette all’animale di generare questo rumore. E’ un fenomeno di fluidodinamica dell’acqua e viene causato dalla esplosione di piccole bolle d’aria e non come si potrebbe pensare dallo sbattere delle due tenaglie della chela. Ciò nonostante più è grossa è la chela più questa fa rumore. L’animale genera principalmente questi rumori, non tanto per spaventare eventuali predatori come si potrebbe pensare, ma per stordire le prede o per scavare la sua tana. Alcune tane sono state trovate profonde quasi un metro. E’ in grado di cercare del materiale, come detriti, che poi usa per rinforzare le pareti delle sue gallerie: un autentico minatore dei mari. Il gambero pistolero è carnivoro e si nutre di qualsiasi resto organico riesca a trovare, vaga e scava sul fondale circostante alla sua tana nel tentativo di trovare del nutrimento e si nutre anche di eventuale cibo in sospensione. E’ un animale notturno che esce solo quando fa scuro, le chele gli servono soprattutto per scavare non come arma offensiva; al massimo usano il loro rumore tipico per stordire piccole prede come piccoli crostacei o anfipodi. E’ comunque un animale che non si allontana mai dalla sua tana se non lo stretto necessario, perchè per quanto dotato di corazza e di chele per difendersi è facile preda per molti predatori e inoltre ha un problema non da poco: non è dotato di buona vista. Attenzione, come tutti i crostacei cresce, ma il suo esoscheletro non cresce con lui. Questa operazione viene fatta anche una volta al mese e impiega molte delle energie dell’animale che in questa fase è stanco e affaticato dallo sforzo e preferisce stare nascosto nella tana. L’unico organo sensitivo molto sviluppato è quello tattile delle sue antenne, con le quali riesce benissimo a percepire i movimenti intorno a lui. Sappiamo che il gambero pistolero è un ottimo scavatore che scava tane sicure, ma è abbastanza esposto a pericoli quando esce dalla sua tana non vedendoci bene. Invece i ghiozzi ci vedono benissimo, ma non sono in grado di scavare le tane. Il rapporto che si è creato è di mutua utilità, da una parte il gambero pistolero costruisce e tiene in piena efficenza la tana dall’altra il ghiozzo ne fa la guardia, avvisa se ci sono pericoli e accompagna il gamebro pistolero nelle sue scorribande fuori dalla sicura tana. Se un predatore si avvicina il pesce si rifugia nella tana che è sempre abbastanza grande per ospitare entrambi. I movimenti del pesce sono percepiti dal gambero pistolero attraverso le antenne che sono molto sensibili. La stessa situazione si verifica anche durante le rare uscite dalla tana del gambero pistolero, questo viene seguito dal pesce che in caso di pericolo non esita a fuggire nella tana seguito dal gambero pistolero. Non è raro trovare questi animali all’ingresso della loro tana con il pesce verso l’esterno e il gambero all’interno. In genere in natura una coppia di pesci entra in simbiosi con una coppia di gamberi pistolero. La vasca deve essere dotata di un buon fondo di sabbia fine e almeno alto 15-20 cm per permettere al gambero di scavare la sua tana, la granulometria fine eviterà che la tana crolli. Sarebbe bene mettere nella vasca piccoli pezzi di roccia friabile e leggere, ma sottile che verrano usati dal gambero per irrobustire le sue gallerie. Per evitare crolli indesiderati è meglio allestire la vasca inserendo prima le rocce vive e poi lo strano necessario di sabbia, la sabbia in questo modo non potrà crollare sotto il peso delle rocce perchè queste appoggeranno direttamente sul fondo di vetro del nano reef. Attenzione che con i propri simili invece hanno un comportamento abbastanza territoriale e questo può creare dei problemi, mai in un nano reef in quanto un esemplare e un pesce simbionte saturano le capacità di filtraggio della vasca.
E’ anche vero che solo in un nano reef si possono apprezzare le danze e i continui movimenti di questi due animali, in vasche più grandi pobrabilemente non li vedremmo perchè intimoriti dagli altri ospiti o perchè nascosti chissà dove. La vasca allestita con il classico metodo naturale va benssimo, l’unica cosa che cambia è l’altezza del fondo che la farà sembrare più uno Jaubert che una vasca allestita con il metodo naturale, però questa vasca non sarà dotata di plenum e i vari strati quindi in realtà avrà solo il fondo molto alto. I cambi parziali settimanali garantiranno la qualità dell’acqua, meglio prevedere un reintrego costante di calcio e iodio che sono elementi indispensabili per garantire la salute e la crestita del gamebro pistolero. Questo gambero non sopporta bene nè il rame (quindi evitare preparati a base di rame che inoltre potrebbero danneggiare anche gli invertebrati) nè alti valori di nitrati. Nel posizionare la vasca non si dimentichi mai che il gambero ha abitudini notturne e gli spari che simula di notte sono fastidiosi, in una camera da letto potrebbero diventare veramente noiosi. Ecco un elenco dei ghiozzi simbionti che possiamo mettere insieme a un gamberetto pistolero, in genere il pesce e il gambero devono avere più o meno le stesse dimensioni per entrare in simbiosi: Amblyeleotris gymnocephala
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