Dopo alcuni anni di inattivita’ acquariofila dovuta a problemi di assestamento familiare, ho avuto nuovamente la possibilita’ di allestire un acquario e dedicarmi alla Riproduzione di Julidocromis Gombi.
Ho costruito pertanto una vasca delle dimensioni esterne di 110x45x60(h) con un filtro interno laterale che occupa 15 cm della lunghezza della vasca.
Il filtro biologico e’ caricato ad lana filtrante (prefiltro) e cannolicchi misti di varie dimensioni e marche (praticamente ho racimolato il materiale rimastomi dalle precedenti esperienze).
Julidocromis Gombi
Per evitare ristagni di acqua nella parte inferiore del filtro ed aumentare la turbolenza dell’ acqua, sia i cannolicchi che il materiale prefiltrante sono stati collocati al di sopra di cestini in materiale plastico ( i classici porta-posate utilizzati in alcuni tipi di lavastoviglie, posizionati capovolti).
L’ acquario e’ stato arredato con alcuni legni, pietre, anforette ed alcuni piccoli mattoni forati per favorire la formazione di territori difendibili e nascondigli.
Sono state inoltre allocate una ventina di Vallisneria Spiralis.
Le caratteristiche fisiche dell’ acqua sono quelle dell’ acqua di rubinetto della mia zona di Roma (ph 7,5 ; durazza totale 16-18° gh). Sono stati inseriti:
3 Altolamprolus Calvus (3-4 cm)
4 Neolamprologus Leleupi (3-4 cm)
4 Neolamprologus Palmeri (4-5 cm)
2 Neolamprologus Brevis (coppia)
2 Neolamprologus Boulengeri (coppia)
3 Julidochromis Gombi (4-5 cm) Dopo pochi giorni, nell’ ambito del terzetto di J. Gombi si e’ formata una coppia che ha eletto a propria dimora una piccola grotta formata da un legno concavo appoggiato sul fondo; ho lasciato il terzo incomodo (maschio) nell’ acquario per osservare il suo comportamento nei confronti della coppia e viceversa.
In questa sede non parlero’ in dettaglio degli altri pesci presenti, segnalando comunque che nello stesso acquario si sono riprodotti piu’ volte anche N. Boulengeri e Palmeri. I N. Brevis hanno provato piu’ volte ad accoppiarsi (sia utilizzando gusci di lumaca che piccole anforette) senza riuscire a portare a termine i tentativi perche’ sempre infastiditi dagli altri pesci presenti.
In effetti l’ acquario risultava sopraffollato ma in tal modo sono riuscito a ridurre praticamente a zero i sempre possibili combattimenti e comunque mi ero riservato di ridurre il numero dei pesci non appena fenomeni palesi di insofferenza si fossero manifestati. Riproduzione Dopo 10 giorni dall’ inserimento nell’ acquario, la coppia di J. Gombi si e’ riprodotta.
La temperatura dell’ acqua era di circa 24° C; il numero di uova attaccate all’ interno della piccola grotta era pari a 10.
I giochi amorosi non sono particolarmente evidenti, anzi il comportamento della coppia durante la riproduzione non si diversifica molto da quello quotidiano.
Si accentuano invece la difesa del territorio e l’ aggressione in coppia verso chiunque tenti di avvicinarsi alla grotta..
Le uova si sono schiuse dopo circa 3 giorni e gli avannotti sono stati nascosti nella parte piu’ interna della grotta, invisibili dall’ esterno.
Dopo altri 7 giorni, pertanto 10 giorni dopo la deposizione, si cominciano ad intravedere 4-5 avannotti che nuotano all’ interno della tana, sempre molto vicini alle pareti.
Nelle successive deposizioni, avvenute sempre al mattino presto prima dell’ accensione delle luci e succedutesi ad intervalli di 12-24 giorni, sono state deposte fino ad un massimo di 29 uova, come si puo’ vedere dalla seguente tabella: Data | T°C | n° uova | 20 aprile | 24° | 10 | 2 maggio | 26° | 13 | 22 maggio | 26° | 19 | 16 giugno | 28° | 29 | 20 luglio | 30° | 25 |
Gli avannotti nati dalle deposizioni precedenti rimangono in prossimita’ della tana, senza particolari combattimenti intraspecificici e vengono completamente accettati dai genitori.
La percentuale di sopravvivenza e’ stata variabile tra il 15% ed il 30% rispetto alle uova deposte.
Al momento della presente relazione (5° deposizione) sono presenti nell’ acquario 4 avannotti della 1° deposizione ormai lunghi circa 2 cm e perfettamente acclimatati, 6 avannotti della 2° deposizione, 3 avannotti della 3° deposizione, 4 avannotti della 4° deposizione.L’ unico modo per distinguere i piccoli nati sono le differenti dimensioni.
Devo segnalare che tra i pesci presenti in vasca, gli unici a dimostrare un grande gradimento per i piccoli nati da tutte le coppie presenti, sono stati gli Altolamprologus Calvus; il loro modo di predare e’ abbastanza caratteristico: rimangono fermi, immobili, con la testa orientata verso il basso, in prossimita’ delle varie tane, al di fuori delle zone difese dai genitori, scattando poi velocissimi non appena un avannotto esce dalla zona protetta.
Per quanto riguarda il comportamento di coppia, i J. Gombi risultano molto affiatati difendendo assieme il territorio (non molto grande) e le uova; prestano invece minore attenzione nella difesa degli avannotti.
Il maschio single viene attaccato ogni qualvolta si avvicina al territorio della coppia, anche singolarmente da ciascuno dei due “coniugi” e devo dire che, pur essendo piu’ grosso della femmina, non riesce ad averne ragione.
Infine vorrei segnalare che il dimorfismo sessuale nei J. Gombi da me allevati e’ molto evidente; infatti nei due maschi le fasce verticali scure avvolgono completamente il corpo del pesce, mentre nella femmina tali fasce si arrestano sui fianchi senza cingere il pesce (vedi fotografie allegate).
Complessivamente si tratta a mio parere di pesci ottimali per acquari di comunita’ costituiti da ciclidi nani. |