La Riproduzione del pesce rosso non è poi molto difficile, l’importante è prendere alcune precauzioni per preservare gli avannotti e, prima ancora, le uova.
Per prima cosa, dobbiamo scegliere se tentare la riproduzione nell’acquario oppure nelle vasche all’aperto, questo dipende molto da che varietà stiamo tentando di riprodurre.
Per prima cosa il pesce rosso nella razza comune ha bisogno di temperature che vanno dai 18°C ai 20°C e poi gli avannotti sono già molto veloci nel nuotare quindi il loro allevamento può avvenire senza problemi all’aperto.
Al contrario, le varietà più pregiate hanno bisogno di temperature più elevate, in media di 3-4°C poi gli avannotti sono decisamente più impacciati e quindi è meglio usare un acquario dove è più facile controllare i pericoli e la temperatura.
Comunque nel caso si scegliesse un acquario, bisogna considerare che per il pesce rosso comune necessita solo di circa 150-200 litri mentre, per le altre varietà, è meglio avere almeno circa il doppio o poco meno: 300 litri vanno bene.
Descriviamo brevemente cosa bisogna fare per tentare la riproduzione: prima di tutto dobbiamo scegliere i riproduttori. In letteratura si trova che in genere una femmina depone circa 40.000-50.000 uova per volta anche se si racconta che essendo questi pesci molto prolifici si può arrivare a circa quattro volte tanto.
Questo spiega il motivo per cui nella vasca di riproduzione, a seconda delle dimensioni è meglio mettere una femmina e 2-3 maschi.
I riproduttori devono avere una età compresa tra i 2 e i 5 anni, questo per garantire una adeguata produzione di uova e la loro fecondazione, ma soprattutto la bellezza degli avannotti: ovviamente se il pesce non ha raggiunto la maturità sessuale non si riproduce e andando avanti con l’età si peggiora la qualità dei pesciolini.
Allora, scelto il posto dove far riprodurre, laghetto o acquario, vediamo quali sono le diverse esigenze nei due casi.
Riproduzione del pesce rosso in laghetto
Nel laghetto bisogna provvedere a mettere tante piante in quanto le uova appena deposte si attaccheranno a queste e tra le foglie troveranno riparo; infatti se è possibile dopo la deposizione sarebbe meglio togliere i genitori, ma questo non è sempre possibile allora con tante piante si offre un buon riparo.
Nel caso del laghetto se non si riesce a togliere i genitori dopo la deposizione bisogna porre particolare cura nel nutrirli a sufficienza in modo tale che non vadano a infastidire e a nutrirsi delle uova prima e degli avannotti dopo.
In acquario
Nel caso dell’acquario risulterà molto più facile estrarre i genitori dopo la deposizione, quindi si potranno immettere meno piante.
Scelto il luogo e i genitori passiamo alla descrizione della riproduzione: la femmina in questo periodo avrà una forma ancora più rotonda, questo sta ad indicare che è gonfia di uova.
Il maschio tenderà a seguirla e con la testa sembrerà come spingerla. In genere la spinge nelle zone dove vi è maggior presenza di piante che è quella più adatta per la deposizione.
La femmina dal canto suo non gradisce spesso queste spinte; infatti a volte l’insistenza del maschio sarà tale che la sua danza intorno alla femmina sembrerà più ad una battuta di caccia che altro, quindi la femmina spesso cercherà di fuggire e di cercare riparo, comunque alla fine la femmina “capitolerà”.
Nel caso in cui il maschio e la femmina non avessero intenzione di deporre le uova, le alternative sono due: o i pesci non sono ancora pronti o l’acqua non è abbastanza “fresca”.
Terminata la deposizione e la fecondazione delle uova, come già accennato, sarebbe meglio allontanare dall’acquario o dal laghetto, se possibile, i riproduttori sia i maschi che la femmina, se è possibile sarebbe meglio separare anche la femmina dai maschi perché potrebbe essere che questi ultimi le diano ancora fastidio .
Gli avannotti vanno nutriti dopo 4 giorni al massimo 5 giorni, perché prima di questa data è il sacco vitellino che fornisce il cibo necessario. Nei giorni seguenti, i pesciolini possono essere nutriti o con cibo vivo che possiamo trovare in qualsiasi negozio specializzato o con cibo in scaglie finemente spezzettato.
La selezione
Adesso parliamo della selezione dei nostri pesciolini: nel laghetto non ci sono particolari accorgimenti da prendere, perché sarà la natura che si occuperà di tutto, sopravviveranno solo i più robusti e sani; nell’acquario le cose sono un po’ diverse, perché per prima cosa non c’è una vera selezione naturale quindi dobbiamo cercare noi tra le uova quelle che si stanno sviluppando male ed eliminarle, secondo dobbiamo provvedere noi alla eliminazione delle uova morte perché potrebbero far ammuffire anche altre uova sane.
Nel caso del laghetto dovremo porre particolare attenzione, perché può essere che ben presto si riempia di nuovi abitanti e, se lo spazio diminuisce troppo, la selezione naturale sarà spietata.
Scorcio di un laghetto decisamente sovraffollato.
Quindi nell’acquario, dato che noi abbiamo la possibilità di riprodurre varietà più pregiate del pesce rosso, dobbiamo porre particolare attenzione alla crescita dei singoli pesciolini nelle uova prima e poi da avannotti dopo, dobbiamo cercare di salvare quei pesciolini che più si avvicinano alla forma dei genitori, lasciamo perdere il colore perché all’inizio saranno quasi trasparenti.
Questo perché le uova prodotte sono tantissime , quelle che sopravvivono saranno un po’ di meno, ma a seconda della specie non sarà difficile salvare fino un centinaio di pesci quindi si capisce subito che l’acquario o il laghetto di partenza non offriranno mai abbastanza spazio a tutti questi pesci.
Quindi o facciamo una selezione fin da subito scegliendo solo quelli che non presentano forme strane, deformazioni e crescono con la giusta velocità oppure si deve provvedere con altre vasche di dimensioni più grandi dove tenerli dopo la loro nascita.
Gli avannotti non saranno subito simili ai genitori, ma solo dopo circa due settimane avranno la forma dei genitori e addirittura solo dopo un anno avranno il colore e la forma definitiva. Proprio dopo questo periodo, i pesci, se bene nutriti, avranno la lunghezza minima di 3 centimetri.
Per chi è più pratico e vuole selezionare varietà sempre più belle può procedere con la riproduzione assistita dall’uomo.
Il procedimento consiste nel raccogliere le uova e lo sperma nella stessa bacinella d’acqua con una temperatura di circa 20°C, per ottenere le uova e lo sperma bisogna schiacciare con delicatezza la pancia del pesce, ma questa è un’operazione che richiede una mano esperta.
Messe le uova e lo sperma nella bacinella si procede a mischiarle delicatamente e poi in seguito si mette il miscuglio in un recipiente abbastanza grosso dove avverrà la schiusa.
Riprodurre i nostri pesci dà una gioia immensa, ma dobbiamo responsabilizzarci e renderci conto che i nuovi arrivi hanno le loro esigenze e dobbiamo avere abbastanza spazio per poterli ospitare correttamente.
Bibliografia
– “pesci rossi” di Piero M Bianchi e Andrea Sperotti, ed. De vecchi editore.
– Fascicolo della tetra Pesci rossi e Laghetti
Gabriele Andreoni
Molto interessante ed utile. L’anno scorso una femmina nel laghetto ha prolificato e ci sono circa una sessantina di bei pesciolini variegati, dal rosa pallido al nero completo passando per le varie striature o macchie. Sono molto soddisfatto perchè penso significhi che l’ambiente é adeguato alle loro esigenze. Ho inserito diverse piantine tra cui alcune ninfee che pero hanno difficoltà a fiorire. Ci sono pure alcune lumache d’acqua che pensano alla pulizia del muschio ed altro. Sto cercando di regalarne una buona quantità ad amici per rientrare nel numero limitato per un laghetto di circa 400 litri.
Grazie ancora dei suggerimenti.