Quando compriamo un acquario uno dei primi accessori che portiamo a casa è il retino! Lo usano tutti, i grossisti, i negozianti e anche noi acquariofili lo riteniamo utile e indispensabile. Ma se fosse pericoloso ?
Il retino
Proviamo ad immaginare i negozi o i grossisti: vasche contenenti un gran numero di pesci. Questi sono spesso stressati per il viaggio, il trasferimento e varie manipolazioni e questo li porta a non essere in perfette condizioni di salute. Un retino per ogni vasca sarebbe una buona norma, ma con questo retino nei negozi vengono pescati sia i pesci vivi che vengono venduti, che quelli deceduti, senza considerare che senza essere adeguatamente disinfettato potrebbe diventare veicolo per diversi agenti patogeni tramite le maglie del retino.
E questo può succedere anche nelle nostre vasche. Chi ha mai sterilizzato o disinfettato il retino? Sicuramente proprio pochissimi. Ma agenti patogeni ci sono anche normalmente in acqua e se un pesce ha la pelle non perfetta, pescandolo con il retino, le possibilità di infettarlo sono molto alte.
Solo malattie?
Il rischio nell’uso del retino però non si limita alla possibile trasmissione di malattie, ma se non usato con estrema cura, il retino può causare ferite ed abrasioni che a loro volta crano un terreno pertile per agenti patogeni.
Un acquariofilo poco esperto o attento o frettoloso non pensa che uno strumento apparentemente innocuo possa possa essere rischioso e questo vale per tutti i tipi di acquari, sia d’acqua dolce che salata.
In linea di principio è sempre meglio evitare di usare il retino per tutti i pesci marini e per i pesci d’acqua dolce più delicati come Discus e anche i piccoli Caracidi. Tutti i pesci con occhi particolarmente sporgenti, tipo i Black Moor sono molto vulnerabili e possono graffiarsi con le maglie dei retini.
Alternative?
Per i negozianti ed i grossisti può essere difficile usare delle alternative al retino, ma in casa è possibile: si possono usare dei sacchetti trasparenti (magari montati proprio sulla struttura in metallo del retino), dei boccali di plastica o vetro. In questo modo i pesci non si sfregano contro le maglie del retino e non esce mai dall’acqua, diminuendo di conseguenza lo stress per il pesce.
Attenzione: l’alternativa non sono le mani! Ogni volta che si mettono le mani in acquario sarebbe bene usare dei guanti, lunghi a sufficienza da evitare il contatto con l’acqua. Alle volte non ci pensiamo, ma alcuni pesci potrebbero ferirci (ad esempio uno Pterois con le sue temibili pinne) ma è anche possibile essere attaccati da batteri che sono naturalmente presenti in vasca. Ne avevamo già parlato nell’articolo “Rischi di lavovare con le mani nell’acquario“. Ma non solo: le nostre mani possono involontariamente rovinare la cute dei pesci e provocare delle lesioni.
E se proprio non possiamo farne a meno di usare un retino, cerchiamone uno con la maglia particolarmente morbida e fitta, ricordandoci di lavarlo, pulirlo e disinfettarlo e cambiarlo con regolarità se si rovina o si irrigidisce per colpa del calcare, oppure usatelo per le pulizie!