Volendo utilizzare il metodo Zeovit si pone la necessità di un reattore per la zeolite. Il metodo Zeovit impone che le zeoliti vengano agitate abbastanza energicamente una volta al giorno, per fare questo ho realizzato un reattore robusto e con certe caratteristiche che io reputo utili. Inizialmente i reattori di zeolite che facevo erano composti da un tubo esterno, una griglia sulla quale far poggiare le zeoliti ed un’asta al centro per alzare ed abbassare la griglia con sopra le zeoliti. Questo sistema per quanto semplice ha dimostrato alcune pecche, prima tra tutte, le zeoliti, a forza di scorrere fanno attrito sul tubo esterno creando dei solchi che rendevano difficile lo scuotimento, un altro accorgimento che ho scelto di modificare e’ il coperchio, facevo un “cappello” con al centro un foro per tenere sempre centrata l’asta di scorrimento, a lungo andare, con le incrostazioni di sale, l’asta tendeva ad incastrarsi, ho quindi deciso di non utilizzarla piu’. Il reattore che vi mostro in questo articolo fai da te può contenere sino a circa tre litri di zeoliti, quindi stando alle dosi consigliate secondo il metodo Zeovit, e’ utilizzabile in vasche sino a 1.200 litri d’acqua. Facendo le debite proporzioni e’ possibile realizzare un reattore per qualsiasi vasca. I tubi sono in metacrilato trasparente, per l’interno ho utilizzato due pezzi di tubo del 140/134mm della lunghezza di 100mm il primo e di 200mm il secondo, il tubo esterno e’ un 150/142mm lungo 500mm. Per fare la base e la griglia forata ci servono due riquadri di lastra da 150x150mm di spessore 5mm. Il metacrilato si incolla con una “colla” liquida che alla fine e’ del metacrilato con aggiunto del solvente che lo mantiene in forma liquida, una volta che il solvente evapora, la “colla” irrigidisce saldando le parti in quanto il solvente scioglie anche parte delle pareti che dobbiamo unire. Questa “colla” e’ molto liquida, per comodità io la doso utilizzando una siringa senza ago e facendo molta attenzione. Dobbiamo ora prendere un riquadro e renderlo circolare della dimensione del tubo interno, per fare questo io utilizzo una punta da trapano a colonna, l’utilizzo di questa punta e’ molto rischioso, pertanto mi raccomando di utilizzarla solo con un trapano a colonna, guanti da lavoro ed occhiali. Si possono trovare altri sistemi per realizzare questo disco, ad esempio si può usare un Dremel con una lama da taglio piuttosto che una fresatrice o un seghetto alternativo con una lama a denti molto stretti per alluminio. Una volta realizzato il disco dobbiamo forarlo, per effettuare dei fori a distanze abbastanza precise possiamo prendere un foglio a quadretti, posizionarlo sopra al disco e segnare un punto ogni 5mm, una volta riempito lo spazio che il nostro disco occupa, fissiamo con dello scotch il foglio al disco. Ora si deve creare la grata semplicemente forando il disco nei punti degnati, per questi fori io suggerisco l’utilizzo di una punta da trapano da 3mm. Iniziamo ora ad unire le prime parti, per prima cosa si incolla la base al tubo esterno, con la siringa preleviamo dal tubetto la colla per il metacrilato e la stendiamo sul bordo del tubo facendo attenzione che non sbordi, appoggiamo quindi il riquadro da 150x150mm (avendo preventivamente rimosso le pellicole di copertura), ribaltiamo il tubo con la base facendo attenzione che non si muova e procediamo con lo stendere un filo di “colla” lungo il bordo ove il fondo si appoggia al tubo. Lasciamo asciugare per una mezza giornata. Una volta asciugato a 7cm dalla base facciamo un foro con una punta a tazza del 16, il foro e’ da fare lentamente e con molta attenzione pena la rottura del tubo. Puliamo l’interno del tubo e vi incolliamo alla base lo spezzone di tubo da 100mm del 140/134. Lasciamo anche qui asciugare per una mezza giornata ed una volta asciutto provvediamo ad effettuare un foro del 16 in corrispondenza del foro fatto sul tubo esterno, in questo modo avremo un foro passante simmetrico su entrambi i tubi. Prendiamo un pezzo di tubo in PVC del 16 lungo 50mm, con del Tangit lo uniamo ad un bocchettone in PVC del 16 ed a sua volta uniamo il bocchettone ad un portagomma in PVC del 16. Lasciamo asciugare il Tangit per un paio di ore ed inseriamo il blocco dalla parte del tubo del 16 nel foro che avevamo praticato sui tubi, lo fissiamo con del Tangit esternamente ed internamente per la parte raggiungibile e lasciamo asciugare per un paio d’ore senza toccarlo. A questo punto dobbiamo creare il cestello e l’asta per alzarlo ed abbassarlo, per fare questo prendiamo il disco e pratichiamo al centro un foro del 20 con una punta a tazza appunto del 20. Incolliamo con la tecnica descritta prima il disco forato allo spezzone di tubo da 200mm del 140/134 creando il cestello. Prendiamo un pezzo di tubo da 220mm del 20/16mm in acrilico, da una parte incolliamo con del Tangit un nipplo 20-1/2” femmina-femmina filetto interno, l’altra parte la facciamo passare per il foro nel centro del cestello e con del Tangit la incolliamo ad una calotta del 20. Prendiamo un altro spezzone di tubo del 20/16 e da una parte incolliamo, sempre con il Tangit, un T, dall’altra parte un nipplo 20-1/2” femmina-maschio filettato esternamente.
Come ultima cosa dobbiamo praticare un foro a lato del tubo esterno dal quale far fuoriuscire l’acqua di modo che sia misurabile (Zeovit prevede una quantità in uscita fissa a seconda della quantità di zeoliti che si usano), per fare questo pratichiamo un foro, con una punta a tazza del 32 a 50mm dalla parte superiore, sul tubo esterno. Tagliamo un pezzo di tubo in PVC del 32 lungo 50mm ed un altro lungo 250mm, lo spezzone da 50mm lo infiliamo nel buco del 32 e lo fissiamo con del Tangit solo esternamente, internamente, una volta che il Tangit e’ essiccato, utilizzando un Dremel con una punta a fresa andremo a rimuovere il PVC che fuoriesce dall’interno del tubo non facendo scivolare bene il cestello. Al tubo del 32 uniamo, non fissandolo, un gomito del 32 e l’altro spezzone di tubo del 32 lungo 250mm. Dobbiamo solo lavare bene il reattore per rimuovere tutte le polveri e lo sporco dovuto alla lavorazione e quindi caricarlo con le zeoliti per poi inserirlo in sump. Testo e foto di proprietà di Gilberto Hassan – IK2VOV. |