Eccomi, mi presento questo sono io alle prese con la verniciatura dopo la saldatura del carrello che servirà da supporto a tutta la struttura. Come vedrete successivamente ho riportato lo schema e tutto il materiale necessario alla realizzazione, per quanto riguarda come tagliare e saldare il ferro magari ve lo spiegherò qualche altra volta.
Per prima cosa bisogna dare una bella pulita con diluente o acquaragia, in modo da eliminare le tracce di sporco e di olio che viene spruzzato per non fare arrugginire il ferro. Poi si procede con una prima mano di fondo antiruggine, si lascia asciugare per almeno un giorno, per poi dare una seconda mano di smalto colorato.
Se avete premura e non aspettate l’essiccazione del fondo si rischia che questo si raggrinzisca per effetto del solvente dello smalto.
Come si vede dalle foto, ho inserito dei tappi di gomma forati per poter inserire delle ruote, purtroppo soltanto dopo aver ultimato la vasca mi sono reso conto che questi andavano sostituiti. Il peso di tutta la struttura li ha praticamente distrutti. Ho dovuto saldare dei tappi di ferro forati e filettati al centro. Tappi di gomma bocciati! Tenete inoltre presente che non tutti gli acquari sono adatti a essere montati su ruote: per poterlo fare è indispensabile che la vasca sia realizzata a regola d’arte e con spessori del vetro sovradimensionati, e che sia di piccole dimensioni. Il mobile deve essere estremamente robusto e le ruote vanno acquistate con il giusto dimensionamento per sopportare il peso della vasca riempita d’acqua. Inoltre evitate di spostare la vasca se piena d’acqua. Sempre meglio toglierne prima un abbondante quantitativo.
I pannelli che vedete appoggiati nel vaso dietro il carrello , sono dei pannelli di truciolato laminati, sono stati tagliati a misura per poi essere fissati al carrello tramite del silicone nero, bordando sia dalla parte interna che quella esterna.
Passiamo alla costruzione della base d’appoggio della vasca, per questa è stato utilizzato un pezzo di multistrato di forma rettangolare dello spessore di due centimetri e mezzo.
Tramite una raspa autocostruita , come vedete è un pezzo di legno con della carta vetrata di grana differente appiccicata su entrambi i lati, ho eliminato l’angolo vivo della parte superiore della tavola creando un bordo arrotondato.
Nella parte sinistra bisogna creare un foro di forma rettangolare che servirà per far passare tutti i tubi di raccordo tra la vasca e la parte inferiore del carrello dove sarà alloggiato il filtro.
Per fare questo foro ho proceduto dopo aver disegnato il rettangolo da asportare, facendo quattro fori del diametro tale da poter inserire la lama del seghetto alternativo.
Questa foto non ha bisogno di commenti…..
Come potete vedere il foro è venuto abbastanza bene, potete eliminare le imperfezioni tramite la raspa.
Passiamo adesso alla verniciatura del piano, per questa operazione ho utilizzato due mani di vernice ad acqua della Max Mayer, questa ha reso la tavola praticamente impermeabile.
La finitura è venuta veramente invidiabile, la foto non rende giustizia, ma posso assicurarvi che sembra fatta a spruzzo, si vedono anche le venature del legno. Non c’è nemmeno una rigatura di pennello.
Per fissarla al carrello ho utilizzato sei viti a testa conica per ferro della lunghezza di 3 cm di acciaio inox, facendo dei buchi del diametro di 4mm forando la tavola da parte a parte, e il tubolare soltanto dalla parte della faccia superiore. Le viti vanno avvitate con forza fino a farle penetrare completamente nel legno , in modo da portarle a piano con la tavola.
Ecco il carrello finito completo di laterali e piano d’appoggio.
Quello che vedete in questa foto è un bordo realizzato con una “L” di alluminio, servirà per inserire la vasca impedendogli di muoversi vista la presenza di raccordi col piano inferiore. Per la costruzione di questo bordo sono stati utilizzati due pezzi di alluminio ad “L” della misura 4*4*86cm. e due pezzi di alluminio ad “L” della misura 4*4*27cm. Per fissare il bordo alla tavola ho usato 14 viti per ferro di acciaio inox per foro da 4mm. con testa conica di lunghezza 1,5 cm avvitate solo nella tavola, questa volta è necessario effettuare una svasatura a forma conica nell’alluminio per portare a piano la vite.
Se nel frattempo avete voglia di fare un po’ di ginnastica, ecco un tappetino da palestra in neoprene o qualcosa del genere.
Deve essere tagliato a misura e inserito come base d’appoggio per la vasca, lo spessore e di circa 6mm, serve ad isolare la vasca e a livellare i dislivelli.
Passiamo adesso alla costruzione della vasca, più o meno e la solita procedura…
Procuratevi un metro, un rotolo di nastro da carrozziere, un pennarello e una bacchetta che vi servirà da riga…
Lasciate circa mezzo centimetro ed effettuate una bordatura col nastro di carta come da foto, eviterà che il silicone vada dove non serve…
Munitevi di alcuni fogli di carta o di giornale, e foderate l’interno, servirà a non sporcare il vetro con le dita sporche di silicone. Perdete qualche minuto in più adesso per eviterete di pulire dopo…
Ecco le lastre di vetro pronte per essere incollate.
A!!! dimenticavo gli stuzzicadenti, lo so che ancora non avete mangiato… vi dico a cosa servono.
Quando si incollano delle lastre di vetro di una certa grandezza, il peso stesso del vetro farebbe debordare tutto il silicone e questo non va bene, perché non ne rimarremmo quasi niente e le lastre di vetro toccherebbero l’una con l’altra. Gli stuzzicadenti in questo caso servono da spessore, sono perfetti, ponetene due o tre su ogni lato….appoggiate poi la lastra di vetro col silicone e lasciate asciugare, vanno tolti solo a silicone indurito per poi tirarli con forza e riempire i fori lasciati con silicone fresco.
Iniziamo a siliconare, io ho utilizzato del comunissimo silicone nero della Saratoga, lo so che sui siliconi ci sono interi trattati…ognuno usi quello che ritiene migliore, questa operazione è un po’ più delicata, se si è in due è ancora meglio altrimenti fatevi aiutare da una sedia e da un fustino pieno di detersivo, lo so che non è il massimo, ma ho trovato solo loro disposti ad aiutarmi. Poggiate le lastre una alla volta sullo schienale di una vecchia sedia…..
Appoggiate la prima lastra con delicatezza sopra la base, vi raccomando di mettere gli spessori, anche se non si vedono vi assicuro che ci sono, il fustino vi farà da supporto e da squadra, fermate la lastra con un pezzo di nastro incollato al fustino eviterà che cada…
Procediamo con la seconda lastra di vetro….
Con la terza , e cosi via… per fermare il tutto utilizzate sempre il nastro di carta come da foto.
La vasca è finita, ora bisogna aspettare che asciughi, come vedete bisogna eseguire l’operazione di incollaggio in un ambiente all’aperto la puzza di silicone e parecchia, non fatelo in casa non è consigliato, meglio una veranda o un garage…
Bisogna avere pazienza , si deve aspettare il tempo necessario affinché il silicone reticoli leggete le indicazioni, un giorno per proseguire basta…sfilate gli spessori e riempite i fori lasciati con del silicone, una volta riempiti tutti i fori, procedete con la siliconatura dell’interno della vasca. Il nastro di carta vi aiuterà a non sbagliare, aspettate una decina di minuti e poi rimuovete con attenzione tutta la copertura di carta…
Il gioco è fatto carrello e vasca pronti…
Passiamo adesso ai raccordi, come vedete nella vasca sono stati fatti tre fori, in seguito vi spiegherò l’utilizzo. Come raccordi ho utilizzato dei comunissimi raccordi in ottone reperibili in qualsiasi negozio di idraulica, ho scelto raccordi in ottone perchè è stato facilissimo reperirli ed il costo dei componenti è relativamente basso rispetto a quelli utilizzati di solito nelle vasche per acquari marini. Considerando che per un solo raccordo passante in PVC mi avevano chiesto sui 30€ io ne ho speso solo 12€ per tutti e tre, fatevi un po’ di conti…
Ho utilizzato dei tronchetti filettati, delle ghiere e delle guarnizioni che di solito si utilizzano per i serbatoi.
La procedura è semplice, vanno nastrate con del nastro di teflon le filettature, poi vanno inserite le guarnizioni una sopra e una sotto e poi vanno serrate le ghiere. Io ho rimpicciolito le guarnizioni tagliandole un po’ più piccole delle ghiere d’ottone, in modo da riempire lo spazio tra la ghiera e il vetro con del silicone per una maggiore tenuta. All’estremità in basso del tronchetto ho collegato un bocchettone, un componente che vi permetterà di avvitare e svitare con facilità tutto quello che viene attaccato sotto.
Questa è la vista da sopra , si vedono le filettature superiori, queste serviranno ad attaccare i tubi di mandata, di ritorno e di scarico…
Questo è utilizzato per lo svuotamento parziale, l’ho avvitato nel foro di mezzo. La lunghezza ne determina lo svuotamento calcolato della vasca…
Questo invece è stato avvitato nel primo foro tramite un adattatore da ¾ a mezzo pollice femmina, ed è l’ingresso del filtro…
Questo invece l’ho avvitato nel terzo foro, ed è utilizzato per la mandata della pompa nella vasca…
La costruzione del carrello e della vasca sono giunte a termine…
Iniziamo la costruzione del filtro, questo sarà disposto sotto la vasca sul lato sinistro, sarà composto da due cilindri ispezionabili, uno servirà per il filtraggio meccanico l’altro per quello biologico. Il materiale utilizzato è di facilissimo reperimento, si tratta di tubi in PVC di tipo grigio quelli utilizzati anche per le acque scure, l’ho preferito a quello arancione per la qualità migliore , lo spessore del PVC e maggiore, la chiusura dei tappi è molto più precisa, le guarnizioni sono a corredo con i tappi e una volta chiusi non si ha nessuna perdita. Il costo è un po’ più alto del PVC arancione ma la soddisfazione e la finitura del lavoro con quello grigio vi ripagherà della spesa.
Il materiale necessario sono un metro di tubo in PVC del diametro di 100mm., quattro tappi per tubo da 100mm, un tubetto di colla per PVC e una serie di raccordi in ottone che vedremo più avanti…
Prendete due fogli di carta A4, incollateli per il lato più corto, in modo da poter avvolgere completamente il tubo come nella foto, fate in modo di allineare il foglio man mano che lo arrotolate, questo sistema vi permetterà di tracciare in modo preciso la circonferenza dove sarà effettuato il taglio. Tagliate il tubo ad una misura di 26 Cm…
Per il taglio basta un semplicissimo seghetto ad arco, il trucco sta nel ruotare pian piano e continuamente il tubo seguendo la linea segnata in precedenza. Lo spessore del PVC richiederà un po’ di tempo, non abbiate fretta procedete con calma tagliate e ruotate…
Una volta effettuato il taglio, prendete una lima per ferro appoggiatela come nella foto e senza alzarla effettuando un movimento rotatorio, percorrete tutta la circonferenza del cilindro, ripetete la stessa operazione con il secondo, potete ultimare rifinendo ancora meglio il taglio con una spugnetta abrasiva a grana fine…
E’ arrivato il momento di creare il bicchieri dove andranno inseriti i tappi di chiusura, per fare questa operazione servitevi di una pistola termica…
Avvicinate la pistola al tubo sia dal lato esterno che da quello interno, ruotatelo continuamente per qualche minuto affinché diventi abbastanza morbido da poter inserire il porta tappo…
Prendete il porta tappo ed inseritelo nel tubo ancora caldo, pressate fino alla battuta, aspettate che si raffreddi e procedete con l’altro lato…
Tagliate con lo stesso procedimento due pezzi di tubo di 10 cm., ci serviranno per ricavare dei distanziatori e dei rinforzi da utilizzare successivamente, tagliateli a metà solo da un lato…
Con la pistola termica riscaldate il pezzo fino a farlo distendere, prendete un pezzo di marmo e schiacciate il PVC ancora caldo, otterrete un pezzo ben dritto e preciso…
Con un seghetto ad arco ritagliate due cerchi del diametro di 10 cm. e due di 9cm. , quelli più grandi li utilizzeremo dopo averli forati all’interno del filtro, quelli più piccoli saranno usati all’esterno del tappo per rinforzare lo stesso…
Il disco in foto è quello del diametro di 9cm, dopo aver fatto un foro del diametro di 2? Cm, lo incolleremo dalla parte esterna del tappo che sarà usato per la chiusura del cilindro dalla parte in basso, questo perché riempiendo il cilindro d’acqua e materiale filtrante il cilindro diventa più pesante, incollando questo disco andremo a rinforzare il tappo inferiore…
Procediamo forando tutti e quattro i tappi facendo prima un foro guida da 3mm con una punta per trapano nel quale andremo ad inserire la lama del seghetto ad arco che ci permetterà di fare un foro del diametro di 2? Cm…
Mettiamo della colla dal lato esterno stendendola per bene anche con un pennellino…
Con dei morsetti e dei pezzetti di legno serriamo per bene e aspettiamo che asciughi, 30 minuti possono bastare, io ho rinforzato solo i tappi inferiori, nulla toglie se volete che siano rinforzati anche quelli superiori…
Questi sono i due cerchi forati da inserire all’interno dei due cilindri, serviranno come distanziatori affinché i materiali filtranti non vadano ad ostruire i fori d’uscita degli stessi. Per realizzare i fori ho poggiato i dischi su una lamiera già forata ricavandone i punti dove bucare, i buchi sono stati realizzati prima con una punta da trapano per ferro da 3mm e poi allargati con una da 5mm …
Incollate i dischi forati all’interno dei tappi di chiusura solo nella parte bassa, aspettate che asciughi la colla…
Procedete con l’incollare i tappi nei bicchieri dei relativi cilindri realizzati in precedenza, mettete la colla per bene con un pennellino, pressate con forza il tappo all’interno del bicchiere e tenetelo permuto per almeno un cinque minuti, la colla in eccesso la rimuoverete solo dopo aver aspettato una ventina di minuti con la punta di un coltello…
Passiamo adesso al montaggio dei raccordi, si procede nel seguente modo…
Per prima cosa dovete nastrare con del teflon l’intera filettatura del raccordo passante da ½ pollice per serbatoio…
Con un paio di forbici rimpicciolite le guarnizioni del diametro più piccolo della ghiera in ottone…
In modo che una volta serrato, la guarnizione si schiaccerà rimanendo un paio di millimetri all’interno della ghiera…
Riempite con della colla colorata il vuoto rimasto, conviene usare quella colorata perchè è più densa di quella trasparente, purtroppo non sono riuscito a trovarla grigia. La colla una volta indurita aumenterà il potere di sigillatura preservando anche la guarnizione…
Nei tappi dove abbiamo incollato i rinforzi (quindi quelli dalla parte in basso dei cilindri), andremo a montare dei mini rubinetti da ½ pollice e dei bocchettoni…
Nei tappi da montare nella parte alta monteremo sempre il raccordo per serbatoio da ½ pollice e solo il bocchettone, un altro rubinetto non serve…
Quello che vedete è l’insieme di curve e gomiti che servono a realizzare il collegamento tra il cilindro da utilizzare come filtro meccanico e quello biologico, e sarà montato nella parte in basso…
Questo invece è sempre l’insieme di curve e gomiti da utilizzare nella parte alta del filtro, bisogna realizzarne due uguali…
Il collegamento è effettuato tramite bocchettoni che permettono di rimuovere dall’impianto il singolo cilindro con molta facilità, facendone un terzo di scorta si può preparare e sostituire all’evenienza immediatamente…
Prepariamo adesso il filtro meccanico e quello biologico, nel primo inseriremo della lana di perlon, io ho utilizzato quella del filtro delle cappe da cucina è un pò più rigida di quella usata in acquariofilia, ne ho tagliato una striscia arrotolata e la ho inserita nel cilindro, nella parte superiore ho inserito anche un pazzo di spugna dopo averla sagomata. Nel secondo cilindro, inseriremo il materiale biologico che non andrà più toccato, ho preparato una reticella piena di cannolicchi Siporex molto porosi.
Prima di montare i due filtri, bisogna riempirli d’acqua fino all’orlo, chiuderemo il rubinetto inferiore e incominciamo a versare dentro l’acqua, di tanto in tanto daremo qualche colpetto per facilitare l’uscita dell’aria interna.
Ecco il filtro finito e montato sotto la vasca, in ordine da sinistra verso destra vediamo il primo mini rubinetto da dove entra l’acqua della vasca per poi scendere sul filtro meccanico in basso a sinistra, attraversare quello biologico in basso a destra per poi risalire in vasca. Il movimento è stato affidato ad una pompa Maxy Jet da 750 lt/h con prevalenza di 160cm. montata esternamente.
Il tubo giallo al centro serve per svuotare la vasca, lo svuotamento è prefissato da un tubo rigido in PVC di lunghezza stabilita posto nella parte superiore alla cui estremità e stato fissato una pigna retinata per impedire che possa essere risucchiato qualche pescetto…
In questa ultima foto si vede l’acquario in funzione, avendolo posizionato in un ambiente esterno privo di riscaldamento, ho effettuato una coibentazione dei tre lati non a vista utilizzando sempre il polietilene del tappetino da ginnastica ricoperto con un foglio di PVC nero incollato lateralmente con delle bacchette di alluminio di forma ad “U”. Sul lato destro si vede un quadretto elettrico al quale ho collegato: due termoriscaldatori, uno da 150W ed uno da 50W; due pompe, una Maxy Jet da 750 lt. per il ricircolo ed una Maxy Jet da 250 lt. per il movimento. Un neon per l’illuminazione ed un pacco ventole da utilizzare nei mesi estivi. A distanza di circa un mese, dopo aver trattato l’acqua con biocondizionatore e attivatore batterico nitrificante ho inserito una prima coppia di colisa, purtroppo non ho altro tempo disponibile il concorso sta per scadere, avrei voluto aggiungere qualche altra foto con tutto l’arredo interno ultimato.
Raccordi in ottone e guarnizioni utilizzate:
7 – Bocchettoni ½ pollice (3 Vasca – 4 Filtro).
5 – Mini rubinetti ½ pollice (3 Vasca – 2 Filtro).
2 – Gomito F/F ½ pollice.
14- Guarnizioni ½ pollice (6 Vasca – 8 Filtro).
4 – Raccordo per serbatoio ½ pollice con guarnizioni.
4 – Gomiti con staffa M/F ½ pollice.
6 – Gomiti M/F ½ pollice.
3 – Doppia vite ½ pollice (1 Vasca – 2 Filtro). Da uno dei due lati va limata la filettatura.
2 – Porta tubo di gomma
5 – Raccordi F/F ½ pollice (3 Vasca – 2 Filtro)
2 – Pigne retinate (1 per Scarico – 1 per ingresso filtro)
6 – Fascette stringitubo
1 – Riduzione ¾ a ½ pollice F/F ( Per ingresso acqua)
1 – Tronchetto M/M ½ pollice ( Filtro ).
3 – Tronchetti M/M ½ pollice con ghiere ( Vasca ).
5 – Ruote per carrello
Varie:
30 cm. Tubo di gomma retinato diametro 18 mm.
1 m. Tubo di gomma retinato diametro 14 mm.
30 cm Tubo di gomma normale diametro 10 mm.
1 Rotolo di teflon grande
Filtro:
1 Tubo in PVC grigio del diametro di 100mm e lungo un metro
4 Tappi in PVC grigio per tubo del diametro di 100mm
1 Tubetto di colla per incollare il PVC
Ignazio Bonadonna
Nota: AcquaPortal sconsiglia di installare ruote a mobili per acquari. Lo spostamento della massa d’acqua può infatti indebolire la struttura della vasca e risultare pericolosa.