L’ AllestimentoIn questa sezione non ci soffermeremo troppo sui dettagli, ma semplicemente indicheremo la cronologia degli eventi. Si riempie l’ acquario unicamente con acqua demineralizzata prodotta da un impianto ad osmosi fino al livello del pettine del troppo pieno, la sump fino ad aver sommerso completamente la pompa, ed interamente la vasca del rabbocco automatico.
Accendere e collaudare le pompe, il riscaldatore, le luci e tutti gli accessori. Tarare l’altezza dell’osmoregolatore posizionando l’ o-ring. La posizione corretta del livello dell’acqua deve essere di qualche cm sopra la pompa di mandata.
Dopo l’introduzione del sale abbiamo lasciato girare la vasca per qualche giorno. Dopo una settimanaAggiunti 30 Kg di rocce vive in modo da realizzare una struttura con grotte anfratti e zone piatte a gradini a più altezze per il posizionamento futuro degli invertebrati. Gli invertebrati che hanno più esigenza di luce andranno posizionati nelle zone alte e viceversa.
Le rocce vive sono fondamentali ed hanno molteplici funzioni: quella di filtri biologici naturali grazie ai batteri aerobici che si insediano sulla loro superficie, quella di principale freno all’accumulo di nitrati grazie all’azione dei batteri anaerobici (riducono i nitrati in azoto) presenti nelle strutture enormemente porose delle rocce, ed infine ricreano quel microecosistema equilibrato e autonomo costituito dall’ infinita varietà di organismi (piccoli crostacei, molluschi, vermi, macroalghe, spugne, spore, batteri, protozoi, ecc). che si insediano su di esse. In questo modo si riproduce una sorta di tratto di mare in miniatura, dove la vita si autoregola in base ai processi naturali ed alla catena alimentare. Inoltre gli organismi che si formano sono una fonte di cibo preziosissima perchè identica a quella presente in natura ed inimitabile dall’ uomo.
Anche se le rocce contengono già un enorme quantità di batteri, per essere sicuri della presenza di tutti i ceppi possibili: aerobici, anaerobici e facoltativi abbiamo introdotto un complesso batterico liquido.
Le rocce vive inizieranno a produrre delle sostanze inquinanti e sostanze polverose di rifiuto. A questo punto è importante che lo schiumatoio sia perfettamente tarato ed il bicchiere costantemente pulito (anche più volte a settimana); un bicchiere sporco rende infatti inefficiente lo schiumatoio. Iniziate a pulire anche i filtri meccanici settimanalmente. Le sostanze polverose tenderanno a depositarsi sulle rocce vive, rischiando di soffocare le alghe e gli organismi sottostanti. Le rocce andranno tenute pulite, soprattutto durante questa prima fase. Per pulirle si agita l’ acqua (con la mano o con una piccola pompa) in prossimità della loro superficie. I fanghi sollevati tenderanno a depositarsi sul vetro di fondo dell’ acquario.
Dopo due settimaneEffettuato un piccolo cambio d’ acqua, nel contempo si aspira con un tubo i fanghi che si sono depositati sul fondo e sulle rocce.
Dopo un accurato risciacquo inseriti un paio di centimetri di sabbia corallina fine a coprire tutte le parti esposte del fondo dell’acquario.
In questa fase si inizia ad introdurre il carbone attivo con frequenza bimensile circa. Il carbone deve essere di buona qualità (bisogna accertarsi che non rilasci fosfati), e va sciacquato con acqua accuratamente prima di essere introdotto. Non va lasciato permanentemente ma solo per qualche giorno, poi va gettato. Misurati i valori chimici (pH, kH, Nitriti, Ammoniaca, Nitrati, Fosfati, Calcio).
Come si può notare i Nitriti sono molto alti, e ciò e normale (spariranno da soli in seguito), i fosfati sono leggermente alti, ed il calcio ed il pH risultano un po’ bassi. Abbiamo inserito una zeolite antifosfati ed iniziato a somministrare del calcio cloruro più carbonati fino ad un valore di calcio di 400 mg. litro. ed un kH di 10°. Questi valori verranno mantenuti costanti mediante la somministrazione di calcio idrossido (acqua calcarea o kalkwasser) per tutta la durata della vita dell’acquario.
Dopo tre settimaneAccese le luci (due ore al giorno). Nella fase iniziale l’acquario è molto instabile, troppe ore di luce potrebbero favorire la crescita di alghe infestanti. Per questo motivo la luce viene accesa in modo estremamente graduale.
Dopo quattro settimanePortata l’ illuminazione a tre ore al giorno.
Tabella riepilogativa
Tabella marche prodotti utilizzati
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