Le specie La famiglia Melanoteniidae che appartiene all´ordine Ateriniformes, comprende otto generi : Cairnsichthys Tutti generi molto interessanti dal punto di vista acquariofilo, ma qui ci occuperemo principalmente di tre generi e cioè CHILATHERINA, GLOSSOLEPIS e MELANOTAENIA. Le diverse specie coprono praticamente tutti i colori dell’arcobaleno (da qui il nome rainbowfish) ed anche i singoli esemplari presentano una gran varietà cromatica, soprattutto se sottoposti ad una luce indiretta, o se sono in fase di corteggiamento. Ho cercato di presentare nelle foto i diversi esemplari, ma devo ammetttere che non tutti i miei pesci hanno raggiunto dimensioni tali da far risaltare i colori al meglio. Il melanotenide più conosciuto è sicuramente la M.Boesemani, caratterizzata da una metà del corpo arancione e l’altra blu: questo melanotenide è orginario della Nuova Guinea e può raggiungere i 15 centimetri di lunghezza. Facilmente reperibile è anche la Glossolepis incisus: i maschi presentano una colorazione rossa che varia di tonalità durante la giornata. Anch’essa originaria della Nuova Guinea può superare i 15 cm. A seconda delle diverse regioni di orgine possiamo trovare diverse varietà di M.Trifasciate, i melanotenidi per eccellenza, le più ammirate, anche se in Italia non sono spesso disponibili esemplari ‘puri’ ma solo ibridati. Le diverse trifasciate variano per le dimensioni, dai 12 ai 20 cm, colorazione e sagoma, visto che alcune specie tendono ad ingobbirsi invecchiando, come salmoni, altre rimangono allungate. Sempre più facilmente reperibili sono anche le azzurre Lacustris, e le belle Herbert, dal corpo giallo e pinne rosse, mentre comunissime sono ormai le Praecox, dal corpo azzurro e le pinne rosse: queste ultime sono tra le più piccole della famiglia, potendo raggiungere solo gli 8 cm. Se vi capitasse di trovare in qualche vasca di un negozio una melanotenia grigia con un pizzico di arancione sulle pinne acquistatela: se sarete fortunati vi sarete accaparrati una giovane Parkinson, una melanotenia ancora rara, ma davvero fantastica da adulta con i suoi 20 centimetri di lunghezza e le macchie di un arancione elettrico sparse sul corpo. Di seguito presenterò alcune specie dei rainbowfish più nel dettaglio: Melanotenia boesemani Gran parte degli esemplari in vendita in Europa sono discendenti dei pesci importati da Heiko Bleher in seguito a una spedizione con Gerald Allen in Nuova Guinea.
Le Boesemani sono pesci originari dei laghi della regione Ajamaru, in Nuova Guinea: sono abituate a vivere in acque ricche di vegetali e si riuniscono in banchi. In cattività le Boesemani possono raggiungere i 20 centimetri di lunghezza (se l’acquario è sufficientemente spazioso) e i dieci anni di età: i maschi invecchiando presentano un corpo più spesso, che fa ancora più risaltare i loro colori. Le femmine sono molto meno appariscenti dei maschi e mantengono la struttura del corpo ‘allungato’ anche in età avanzata. Il nome ‘Boesemani’ è stato attribuito in onore del Dottor Marinus Boeseman, curatore dei pesci in un museo Olandese. Per mantenere la fantastica colorazione è importante variare la dieta delle Boesmani allevate in acquario. Quando si vuole acquistare un esemplare bisogna tener conto che un esemplare adulto può costare molto, e questo è giustificato dalla lentezza della crescita degli avannotti. Io preferisco comprare esemplari giovani, poco appariscenti di certo, ma che, se ben allevati, possono vivere tranquillamente 7-8 anni. Come tutti i melanotenidi le Boesmani sono estremamente resistenti, e possono vivere in ogni acquario di comunità. Melanotenia Praecox Un altro rainbowfish che sta rapidamente conquistando posto negli acquari è la melanotenia Praecox, chiamato Neon rainbowfish. Questo melanotenide può raggiungere una lunghezza massima di 8 cm e per questo motivo viene accolto negli acquari di comunità anche di chi non è appassionato di pesci australiani. Le praecox sono originarie della rete fluviale della regione di Irian Jaya, in Nuova Guinea. I maschi presentano un colorazione azzurra con riflessi lungo il corpo, mentre le pinne sono rosse: durante il corteggiamento il dorso diventa dorato. Le femmine hanno il corpo celeste e le pinne arancioni o gialle. Anche per questa specie si manifesta l’ispessimento del corpo degli esemplari più vecchi, in particolare dei maschi.
La luce che forse meglio evidenzia i fantastici colori delle Praecox è la luce indiretta: spesso, quando ho le luci dell’acquario spento e filtra la luce solare vedo le Praecox risaltare come lampadine nel mio acquario. Le praecox depongono praticamente tutti i giorni e le femmine possono produrre fino a 40 uova giornaliere. Tra tutti i melanotenidi le Praecox sono particolarmente sensibili all’accumulo di sostanze inquinanti nell’acquario e quindi consiglio di effettuare un cambio parziale d’acqua a settimana Melanotenia Parkinsoni
Come le Boesemani anche le Parkinsoni hanno una parte del corpo colorata differentemente dall’altra, ma in questo caso il disegno non è regolare: i maschi di Parkinsoni difatti hanno le pinne e alcuni punti della parte posteriore del corpo colorati di un arancione intenso (anche se esistono alcuni esemplari che sono gialli). Diversamente da altri melanotenidi gli esemplari adulti non si ispessiscono, ma mantengono un corpo abbastanza allungato e anche in questo caso le femmine sono molto meno colorate dei maschi. Le Parkinsoni (chiamate così in onore di uno studioso che ha spesso accompagnato Allen nelle sue spedizioni) hanno una crescita molto lenta e da piccole sono insgnificanti, visto che sono grigie con solo un accenno di arancio sulle pinne: se si ha la pazienza di comprarle in quel momento si può risparmiare molto e soprattutto si può sfruttare l’occasione, visto che non sono molto diffuse in commercio ( io le ho trovate solo sulla Prenestina da Aquaplanet…Alessandro ringraziami per la pubblicità!). Melanotenia lacustris
Le lacustris possono assumere colori che hanno tutte le tonalità del celeste, azzurro e turchese nella parte superiore del corpo, mentre quella inferiore può essere bianca o gialla. Il dismorfismo sessuale in questo caso non si manifesta in una differente colorazione bensì nello spessore che assume il corpo dei maschi, che diventano dei veri e propri dischi ( soffriranno di crisi d’identità e penseranno di essere dei Discus?!): a questo punto i maschi sono davvero magnifici…ma purtroppo la crescita di questi animali è tremendamente lenta. Le lacustris possono raggiungere i 12 cm, ma fra tutte le melanotenie che allevo queste sono in assoluto quelle che crescono più lentamente e che soffrono maggiormente di malattie alle mucose, quindi per ora gli esemplari fantastici li ho visti solo in foto! Melanotenia HerbertAxelrodi Purtroppo gli esemplari che spesso arrivano nei negozi sono frutto di incroci o riproduzioni fra consanguinei, e quindi hanno perso parte del colore originario: nonostante tutto io consiglio di provare a prenderli, visto che rimangono esemplari molto belli.
Anche le Herbertaxelrodi sono originarie della Nuova Guinea, in particolare vivono solo nel lago Tebera. Nel 1980 Gerald Allen fu contattao dal dottor Herbert Axelrod che aveva catturato uno strano rainbowfish nelle acque di questo lago: Allen riconobbe che si trattava di una nuova specie e la chiamò M.Herbertaxelrodi in onore dello scopritore. Ci sono alcune trifasciate che presentano una colorazione molto simile alle Herbert, ma la conformazione e le dimensioni sono differenti, visto che le trifasciate tendono a sviluppare una gobba prominente: da un punto di vista geografico inoltre le Trifasciate sono indigene dell’Australia, mentre le Herbert popolano solo il lago Tebera della Papua Nuova Guinea Bedotia Geayi Questo pesce ha un corpo completamente differente rispetto ai melanotenidi australiani, visto che ha un sagoma molto allungata, che ricorda quella di un Killi. Il corpo è bianco con alcune scaglie dorate, le pinne sono nere e nei maschi le terminazioni delle pinne sono rosse. Questo pesce può raggiungere i 15 cm di lunghezza ma già esemplari di 3 cm iniziano a deporre.
Rispetto ad altri rainbowfish i Bedotia depongono meno uova al giorno ( al massimo una decna) ma le uova sono più grandi, così come più grandi sono gli avannotti che ne escono dopo 8 giorni. La crescita dei piccoli è molto veloce e dopo 2 mesi è già possibile vedere il rosso delle pinne dei maschi. Rispetto ad altri melanotenidi i Bedotia sono più sensibili alle variazioni dei nitrati nella vasca e prediligono temperature più basse, possibilmente attorno ai 22 gradi, visto la loro origine è legata ai torrenti montuosi del Madagascar. Ultimamente anche questi pesci sono stati aggiunti alla lista dei pesci a rischio, a causa della devastazione dei territori di origine, e quindi un loro corretto allevamento è ancor più importante. Melanotenia splendida australis
Glossolepis incisus Il Glossolepis incisus è famoso per la sua livrea che, nel caso dei maschi, varia dall’amaranto fino al rosso vivo in caso di corteggiamento della femmina: in questo caso il dorso del pesce risplende di un giallo-oro intenso. il dismorfismo sessuale è in questo caso molto accentuato e le femmine sono molto meno appariscenti, essendo argentate. Questo è stato uno dei primi rainbowfish collezionati, visto che già agli inizi del secolo il tedesco Max Weber riportò alcuni esemplari in patria, ma l’allevamento e la definizione della specie ha dovuto aspettare il 1973, quando Werner riportò alcuni incisus vivi. Il glossolepis incisus, conosciuto come salmone rosso, è originario della Papua Nuova Guinea indonesiana, la regione di Irian Jaya e vive solo nel grande lago Sentani e nei suoi tributari. Per apprezzare al meglio la colorazione di questo pesce bisogna mantenere almeno una femmina in vasca: se si vuole effettuare la riproduzione si potrà notare che questo melanotenide è molto abbondante nelle deposizioni. Mi ripeterò dicendo che come tutti i melanotenidi questo pesce è molto resistente, e leggendo le caratteristiche del lago Sentani si capisce anche il perchè: questo lago presenta delle differenze incredibili nei valori dell’acqua fra inverno ed estate, visto che la profondità può variare di ben sei metri! In natura i Glossolepis Incisus si radunano attorno ai tronchi sommersi e alla vegetazione acquatica e i maschi si affrontano in duelli. Proprio i maschi vengono catturati dalla popolazione locale, lasciati essiccare e sono venduti ai turisti.
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Mi chiamo Marco, abito a Roma e sono interessato al mondo delle Melanotaenie.
Ho iniziato ad allevarle e sono arrivato a popolare quattro acquari…
Mi farebbe piacere entrare in contatto con Danilo, l’autore dell’articolo per scambiare un po’ di consigli.