L’acquariofilia e i suoi segreti: quanto è importante la provenienza degli esemplari che compriamo?
Il mondo dell’acquariofilia è estremamente complesso.
Informarsi
Ti assicuro che muoversi al suo interno non è per nulla facile: esistono tutta una serie di informazioni che devi tenere bene a mente quando decidi di intraprendere questo percorso.
Ti faccio un esempio: quando stai per acquistare degli esemplari da inserire nel tuo acquario, ciò che vedi è il semplice animaletto che nuota in maniera apparentemente spensierata, giusto?
Ecco, non limitarti a questo: la tua presenza in questo mondo deve essere il più consapevole possibile.
È importantissimo che tu sia a conoscenza della provenienza dei prossimi animali che andrai a curare, ne va della sicurezza degli habitat naturali dai quali provengono.
Continua a leggere, in questo post ti darò una serie di riferimenti relativi a:
- Differenza tra esemplari wild ed esemplari allevati;
- Provenienza delle specie presenti sul mercato;
- Rischi ambientali e le cause.
Differenze tra esemplari wild ed esemplari allevati
Come ti dicevo, è importante tenere a mente alcune informazioni prima di addentrarsi nel mondo dell’acquariofilia.
Per esempio, una cosa che dovresti sapere è che gli esemplari che trovi in commercio possono essere di due tipi:
- wild, ovvero quelli che provengono da catture in natura;
- allevati, cioè quelli che vengono appunto curati in grosse aziende presenti in varie parti del mondo. Generalmente gli allevamenti vengono allestiti in Paesi in cui le spese di manodopera sono minori.
Se gli esemplari wild vengono pescati in modo non sostenibile, si può avere un calo delle popolazioni ittiche presenti in natura.
Secondo la maggior parte degli acquariofili, gli esemplari wild sono particolarmente più belli di quelli allevati.
Questo si riflette in una maggiore richiesta di esemplari selvatici rispetto a quelli allevati, anche se parliamo della stessa specie.
Un ultimo dettaglio sull’argomento: spesso, affianco ad alcune nomenclature potresti trovare le sigle F0, F1 e F2. Queste hanno uno specifico significato, infatti:
- F0 identifica un esemplare selvatico/wild;
- F1 identifica un esemplare nato in cattività da riproduttori selvatici F0;
- F2 identifica un esemplare nato in cattività da riproduttori F1.
Provenienza delle specie presenti sul mercato
Quindi, molte specie possono provenire sia da allevamenti professionali che da catture in natura, ma questo dettaglio spesso sfugge ai neofiti.
Ciò può essere influenzato sia dalla stagionalità che dalla richiesta del mercato.
Alcune specie non vengono allevate affatto, principalmente perché presentano delle difficoltà rispetto alla riproduzione in cattività, anche se viene indotta con l’utilizzo di tecniche ormonali.
E ora, attenzione a quello che sto per dirti, è assolutamente cruciale.
Gli esemplari possono essere catturati in due diverse modalità:
- Sostenibile, quando per procedere alla cattura si tenta di tutelare l’ambiente e la relativa biodiversità;
- Non sostenibile, quando non viene curato il rispetto dell’habitat e nemmeno delle popolazioni presenti.
Proprio per limitare la diffusione impropria di catture non sostenibili, in molti Paesi sono state adottate normative che limitano quantità, periodi e dimensioni degli esemplari da catturare.
La tutela dell’ambiente, oggi più che mai, è un aspetto determinante, e abbiamo il dovere di dare un contributo importante in questo processo.
I rischi ambientali e le cause
Purtroppo, esistono alcuni aspetti negativi che provengono dalle catture e dagli allevamenti.
Per esempio, a prescindere dalla provenienza, un esemplare è sottoposto a forte stress quando viene trasportato dal Paese di cattura/allevamento all’importatore/venditore.
Come se non bastasse, alcune specie hanno subito un fortissimo ridimensionamento in natura, giungendo ad un serio rischio di estinzione.
Come ti dicevo prima, una delle cause di questo disastro è la pesca non sostenibile, che si aggiunge a tutte quelle attività agricole o minerarie che rovinano gli habitat naturali.
In virtù di ciò, gli addetti alla pesca devono essere consapevoli che per poter continuare la loro attività lavorativa devono prestare il massimo rispetto per gli ambienti naturali. In questo modo è possibile preservare una presenza discreta di questi animali.
Attenzione, però, perché anche gli allevamenti professionali possono avere effetti negativi.
Un utilizzo spropositato di acqua, per esempio, può avere un impatto fortemente negativo sull’ambiente.
Dagli allevamenti poi c’è anche il rischio di possibili fughe di esemplari che si andrebbero ad inserire in un ambiente naturale differente, arrecando seri danni alla biodiversità.
Conclusioni
Abbiamo finito.
Il mondo acquariofilo è straordinariamente affascinante, ma, come ti accennavo, altrettanto complesso.
Se sei alle prime armi ti consiglio di seguire le informazioni che ti ho dato e di continuare a documentarti.
Concludo fornendoti due preziose raccomandazioni:
- Acquista specie a cui puoi concedere uno spazio quanto più simile a quello che occupano in natura, ti consiglio un acquario su misura.
- Non rilasciare in natura esemplari acquistati che non puoi più tenere. Questo comportamento, purtroppo abbastanza frequente, causa danni seri agli ecosistemi.
Gregory Rossi
Acquariofilo Esperto