Un nanoreef è un piccolo acquario marino, che con una spesa relativamente contenuta, vi permetterà di avere in casa vostra un piccolo angolo di natura. Esistono alcuni prefissi che si danno a seconda delle dimensioni della vasca (pico, nano, micro, mini, ecc.), che non sono fondamentali per la comprensione dell’argomento, anche perché soggetti a differenti interpretazioni. E’ importante capire da subito quali sono i limiti di questi sistemi, limiti che sono dettati sia dalle dimensioni che dall’esperienza nella gestione di un reef. Non è difficile capire che un acquario è dipersè una forzatura, in quanto ogni animale, in natura, vive in ambienti ben più grandi. I pesci marini, in particolar modo, sono abituati a vivere in ettolitri d’acqua, a fronte dei ridotti spazi che possiamo riservargli nei nostri cinque vetri. Aldilà dei motivi di ordine etico, nelle vasche piccole il problema diventa anche pratico, in quanto l’attrezzatura spesso non consente di avere una filtrazione accettabile per mantenere uno o più pesci. Questo argomento verrà riproposto più avanti nel momento in cui si parlerà dell’allestimento vero e proprio della vasca; è però necessario esserne consapevoli da subito, in quanto se desiderate fare una vasca di pinnuti, occorrerà giocoforza aumentarne le dimensioni e l’attrezzatura. L’altro limite è legato alle difficoltà di gestione. Smentiamo da subito la convinzione che un nanoreef sia una vasca difficilissima e inadatta a principianti. E’ vero che le ridotte dimensioni equivalgono a un equilibrio più precario rispetto a una vasca grande, ma è indiscusso che in tanti abbiamo ottenuto ottimi risultati con vaschette da 20/30 litri, facendo solamente attenzione a non inserire animali troppo esigenti. C’è da tenere presente, comunque, che un acquario marino, di qualsiasi dimensioni possa essere, non può essere lasciato a sè stesso per giorni, senza fare nulla; in un nanoreef medio, occorrerà mettere in conto una mezz’oretta settimanale da dedicare alla manutenzione. Anche il discorso della popolazione merita un paragrafo a sé; quello che è importante sapere da ora è che un nanoreef può ospitare una moltitudine di animali belli e colorati, molti dei quali cresceranno e si riprodurranno in continuazione, fornendoci uno spettacolo sempre diverso e delle soddisfazioni uniche.
Quanto costa un nanoreefUn acquario marino è decisamente costoso e tante volte il nanoreef rappresenta un approccio prudente a questo hobby. Potrà succedere che la passione vi prenda al punto di cambiare vasca più volte, come magari può essere che terrete per anni la stessa; l’importante è sapersi muovere bene, per evitare di buttar via soldi nell’immediato e nel futuro. Per l’attrezzatura, la soluzione più economica è senza dubbio quella dell’acquisto di materiale usato da altri appassionati; i forum di discussione, come i social networks, spesso hanno una sezione “mercatino” dove si possono fare facilmente buoni affari. C’è da dire che è possibile pure prendere delle fregature, per cui, conviene frequentare per un po’ di tempo questi ambienti, anche per entrare in contatto con potenziali amici che si faranno in quattro per risolvere i vostri problemi. In ordine di convenienza, per chi non volesse affidarsi al mercato dell’usato, la scelta successiva va verso i siti di e-commerce internet. Anche qui la maggior parte dei negozi sono professionisti seri, ma è importante tener presente l’incidenza delle spese di trasporto, soprattutto nel caso vi dovessero essere dei resi. Al negoziante tradizionale voglio dedicare un paragrafo a sé, perché il discorso è molto più complesso di quel che sembra.
Anche per quel che riguarda l’acquisto degli animali, la scelta più economica è senza dubbio quella dei privati, tenendo comunque presente che è preferibile non acquistare a distanza, sia per l’impossibilità di vedere in anticipo l’animale, che per i rischi dovuti ai ritardi nella consegna. Una variabile importante nel conto, è il costo della strumentazione per la gestione dei valori della vasca che in genere prescinde dal litraggio. In una vasca piccola l’incidenza è ovviamente maggiore, ma anche qui il rapporto col negoziante locale può fare la differenza. E’ difficile poter stabilire una spesa media per l’allestimento di un nanoreef, in quanto le variabili sono tante; occorre però tenere presente che si parla di centinaia di euro e se pensate di entrare in un negozio e uscire con un piccolo marino spendendone poche decine, siete già sulla strada sbagliata. Probabilmente uscirete con un “qualcosa” che nella migliore delle ipotesi funzionerà a stento e vi costringerà a spese successive, senza peraltro avere la certezza di un risultato. Sfruttando al massimo il canale dell’usato, tra tecnica, attrezzatura e animali, un 2/300 euro vanno messi sicuramente in conto. Poi vale sempre il discorso fatto in precedenza: un nano semplice ha un costo, quello estremo ne ha un altro.
Voi e il negozioSe frequentate o vi capiterà di frequentare i forum di discussione sull’acquariofilia, troverete sicuramente una quantità di “colleghi” che si sono trovati in serie difficoltà con il loro negoziante. Allestimenti o consigli sbagliati possono mettere in crisi sia la vasca che il portafoglio. Partiamo dal presupposto che gestire una vasca è ben diverso dall’allevare un comune animale da compagnia. Nella seconda ipotesi, acquistiamo per esempio un gatto: dal negozio avremo le indicazioni di massima per accudirlo e i consigli sui vari accessori per il suo mantenimento. Poi, a regola, segue il veterinario, al quale ci si rivolge per le problematiche relative alla salute dell’animale. Per un acquario il discorso è molto più complesso, in quanto occorre creare e mantenere un vero e proprio ecosistema (acqua, luce, ecc) che ospiti animali, ognuno dei quali può avere le proprie specifiche esigenze e conseguentemente, specifici problemi. Pretendere che un negoziante ci segua dall’allestimento alla gestione di un acquario marino, equivale a comprare un computer, con la speranza che chi ce lo vende ce ne spieghi il funzionamento nei minimi particolari e sia sempre pronto a risolvere ogni problema che dovesse capitarci. L’acquariofilia è un hobby in continua evoluzione; a distanza di pochi mesi escono nuovi prodotti o si scoprono differenti sistemi per ottimizzare la propria vasca. Può capitare che il negoziante non sia aggiornato, o ancora peggio, sia talmente legato a metodi di gestione oramai ultradecennali che non prende proprio in considerazione altre alternative.
C’è da dire pure che ci sono diversi modi di intendere l’acquariofilia e che spesso e volentieri i forum sono un’avanguardia poco rappresentativa della realtà. Questo non significa che quegli appassionati stiano sbagliando, tutt’altro, ma occorre tenere presente che vi è una tendenza a estremizzare gli allestimenti per ottenere il massimo dalla propria vasca. Per fare un esempio facilmente comprensibile, un appassionato di cellulari cercherà di avere sempre il modello più recente, nonostante il vecchio funzioni ancora perfettamente. Devo dire pure che io sono “cresciuto” e appartengo all’ambiente dei forum, per cui il mio pensiero ne è fortemente influenzato. Mi rendo conto però che non esiste solo quello e per onestà devo farlo presente. Ci sono regole di gestione che in ogni modo prescindono da quanto uno sia appassionato, la cui inosservanza deve farci attentamente riflettere sulla preparazione del nostro interlocutore.. In poche parole e in termini pratici: se state pensando di allestire un nanoreef, il primo passo è quello di iniziare a informarsi sulle basi della gestione e non presentarsi completamente impreparato nel momento in cui deciderete di acquistare il tutto. Non occorre una cultura approfondita sull’argomento, ma semplicemente le nozioni fondamentali, che potrete acquisire anche dalla lettura di questa guida. Trovare il negozio giusto nella propria città, è fondamentale nella gestione del proprio acquario e non è per nulla una missione impossibile; certo che non si potrà paragonare i prezzi a quelli dei siti online o dell’usato, per motivi più che comprensibili, ma a fronte di un costo maggiore ci sarà l’indiscusso vantaggio di vedere prima di comprare, in particolar modo per gli animali. INTRODUZIONE ANIMALI ILLUMINAZIONE TECNICA |
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