La costruzione di questa plafoniera LED fai da te è iniziata con due scopi principali: primo, ridurre il calore sviluppato dalla plafoniera (montavo una Giesemann 3x250hqi + 4x80T5), secondo, che poi è una conseguenza, ridurre l’evaporazione e l’umidità in casa. Il tutto doveva essere realizzato con le mie quasi nulle conoscenze di elettronica e di circuiti elettrici, visto che so a malapena collegare dei fili, ma senza perdere nulla (o quasi) della resa luminosa delle HQI. Oltre a questo, volevo avere la possibilità di avere l’effetto alba-tramonto, con progressione non solo dell’intensità luminosa, ma anche rispetto alla lunghezza della vasca, (200 cm) e la possibilità di utilizzare la combinazione più ampia possibile di led dei vari colori, ovviamente con la dimmerazione di ogni singolo colore. Il risultato del mio lavoro è questo, di seguito una breve descrizione e qualche foto della costruzione: Dimensioni: 190x50x10 cm Led: 120 bianchi (10000K), 72 blu, 12 orange, 3 red, 12 cyan, 12 verdi, 12 UV (o presunti tali) 12 actinic (idem), acquistati da satisled e aquastyle, tutti da 3W e montati su stellina. Tutti i colori sono dimmerabili tramite 3 controller (Typhon), e grazie all’uso di un totale di 12 canali diversi, ho ottenuto la possibilità di regolare sia la potenza, sia le “zone” di illuminazione della vasca. Uno dei problemi più grossi è stato proprio quello di incassare” i controller, e di realizzare i tasti di comando, visto che viene fornita solo la scheda nuda…io ho fatto così, in pratica ho incollato delle viti in plexi alla lastra e ho usato rondelle e dadi in plexi per fissare i controller. I tasti sono stati ricavati da alcune penne a pulsante, e incollati sui pulsanti dell’arduino. La scelta di usare 3 controller è dovuta alla mia ignoranza in materia informatica: in questo modo ho semplificato le cose e non ho avuto la necessità di realizzare un controller dedicato né di avventurarmi in improbabili programmazioni. I LED sono alimentati da 5 Meanwell ELN 30-48P (12 led ciascuno, rossi e orange 15 su un alimentatore) e 8 Meanwell ELN 60-48P (24 led ciascuno). La scelta è stata fatta prendendo come spunto i kit di aquastyle, e questo mi ha consentito di evitare conteggi a me ignoti per volt, watt e ampère.. Nella scocca, oltre ai Meanwell, sono inseriti i 3 alimentatori dei Typhon e un alimentatore da 2 A per le ventole di raffreddamento. I led sono incollati con colla termoconduttiva (Kafuter K5211). La parte più lunga e per me difficoltosa è stata la saldatura dei led, dato che non avevo mai usato un saldatore. Ho realizzato, 20 file da 12 led e una da 15, e il filo da 0,75 mm è stato ricoperto, per evitare “penzolamenti” con foglio di alluminio adesivo (Leroy Merlin). I terminali di ogni fila passano nella parte superiore della lastra di alluminio tramite dei fori laterali, dove, tramite morsetti, sono collegati agli alimentatori. Per la struttura ho utilizzato una lamiera di alluminio di 2mm (aludelta di Paderno Dugnano) e 8 barre a “E” per dissipare il calore (pasta termoconduttiva tra lastra e barre a E), mentre due barre a “C” di alluminio nero le ho utilizzate per creare i supporti della lastra di protezione in acrilico (tutte da Leroy Merlin). Altre barre tubolari quadre, e a “L” opportunamente tagliate le ho utilizzate per irrigidire la struttura e per creare i punti di attacco dei cavi di sospensione. Tutti gli elementi della struttura sono imbullonati, per evitare di saldare l’alluminio, e semplificando il lavoro. Il rivestimento della plafoniera è stato realizzato in plexiglas, in particolare i due terminali corti sono stati ordinati da plexishop, già con i fori destinati ai controller, mentre le lastre dei lati lunghi e il plexiglas di protezione li ho fatti tagliare da Plasting srl di Segrate. Per il plexiglas di protezione ho fatto una scelta penso unica dato che non ho trovato nessuno che abbia applicato questa soluzione, cioè quella di utilizzare del plexi UV permeabile (Il normale plexi non consente il passaggio dei raggi UV): non avendo trovato indicazioni ho deciso di sperimentare personalmente. Quello che non capivo è perché si debbano usare dei led UV se poi si “proteggono” con il normale plexi, che non fa passare i raggi UV…il dubbio ho deciso di togliermelo da solo e ho scelto il plexi UV permeabile. Vi farò sapere…. Le diverse parti sono state incollate con acrifix e fissate alla struttura in alluminio, tramite blocchetti di acrilico avvitati alla lastra di alluminio e a loro volta incollati con acrifix alle lastre di plexi. I controller Typhon (da Boostled) sono incassati in uno dei lati corti, mentre sull’altro è installato un termostato stc 1000 (e bay) per le ventole di raffreddamento. Su un lato lungo ho praticato i fori per le tre prese e i tre interruttori dell’alimentazione. Il coperchio della plafo è stato ricavato da un’altra lastra di alluminio, sulla quale ho praticato i 6 fori per le ventole di raffreddamento, utilizzando un seghetto alternativo con lama per metalli e una forbice da lattoniere. Le ventole utilizzate sono 6 Noctua F12 TC da 120mm, che, oltre a essere silenziosissime, variano la velocità in base alla temperatura raggiunta dal sensore di cui ognuna è dotata: tutte lavorano aspirando aria dentro la scocca. Queste ventole nascono per essere collegate in wpm, io ho preferito collegarle direttamente all’alimentatore, per evitare problemi. In aggiunta ho installato 4 ventoline da 40mm che lavorano in estrazione sui lati corti della plafo. Le ventole sono collegate in parallelo ad un alimentatore da 2A (mediaworld) e collegate al controller di temperatura STC 1000, in modo da evitare che restino accese quando non necessarie. Per la sospensione, non volendo fare altri due buchi nel soffitto, ho preso le misure delle distanze tra i fori esistenti, e ho tagliato a misura due barre filettate, in modo da poter avvitare gli elementi regolabili di un kit di sospensione ATI (acquariumline). Per evitare problemi, per fissare i cavetti al soffitto ho usato 2 tasselli di ottone per fissaggio medio-pesante, ciascuno ha una tenuta di 240 kg. L’alimentazione della plafoniera avviene tramite 3 cavi di alimentazione con blocco di sicurezza (tipo quelli da pc, ma con il blocco di sicurezza per evitare che si possano staccare) ciascuno con interruttore indipendente (tutto preso da TME). La realizzazione ha richiesto quasi sei mesi, lavorando un paio d’ore alla sera e qualche domenica, e un costo complessivo di circa 1500€, oltre all’acquisto di un saldatore e di alcuni accessori per il Dremel.
|
Messaggio precedenteRiproduzione di Carassi black moor ed orifiamma
Next PostOsmoregolatore elettrico 220V