Suggerimenti per l’arredamento dell’acquario tropicale di acqua dolce La differenza fondamentale tra un semplice contenitore d’acqua ed un acquario, che possa diventare un punto di richiamo dell’arredamento, consiste principalmente nell’armonica distribuzione degli elementi di arredo, piante e pesci, fermo restando il mantenimento ottimale delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua. Ove non vengano allevati grandi ciclidi o pesci che si nutrano di foglie o ne raschino la lamina superiore (Ancistrus ad esempio), è preferibile l’impiego di piante acquatiche che, oltre ad avere una rilevante funzione estetica, hanno il compito di migliorare le condizioni dell’acqua eliminando parte delle sostanze inquinanti che si accumulano nel tempo tra un cambio d’acqua e l’altro.
Oggi è vastissima la scelta di piante offerte dai negozianti del settore e pertanto non è difficile riuscire a trovare le migliori combinazioni di piante, sufficientemente robuste, che possano soddisfare anche l’appassionato più esigente; neanche le dimensioni dell’acquario costituiscono un problema in quanto è possibile trovare piante di qualunque altezza e dimensione, forse l’unico vero ostacolo è rappresentato dal notevole costo iniziale da sostenere per arredare acquari di medie e grandi dimensioni. In ogni caso il suggerimento è quello di acquistare inizialmente poche specie di piante economiche ed a rapida crescita che evitano accumuli di sostanze dannose e tolgono alle alghe il nutrimento necessario alla loro crescita, rimandando, a quando l’acquario si sarà stabilizzato (5/6 mesi), la progressiva sostituzione di parte di tali piante con altre a sviluppo più lento.
A meno che non si abbia una notevole esperienza, l’arredamento dell’acquario non deve essere improvvisato, rocce e legni devono trovare una collocazione il più possibile “naturale” lasciando ampi spazi liberi per le piante, è importante utilizzare legni e rocce di un’unica varietà altrimenti l’acquario assumerebbe un aspetto irreale ed è fondamentale non avere mai fretta, gli arredi vanno scelti con cura e pazienza. Immaginando la loro futura posizione nella vasca ponete alcune rocce e legni sul pavimento del negozio, come se si trattasse del fondo del vostro acquario, e selezionate quelli che più vi piacciono e meglio si accostano tra loro. In tal modo sarà molto più facile arredare in breve tempo l’acquario ed i risultati saranno migliori in quanto non saremo costretti a ricorrere all’accostamento forzato di elementi talvolta incompatibili tra loro per forma o dimensione. Una volta posizionati legni e rocce nella ghiaia, osservate la vasca dall’alto e disegnate su un foglio come si presenta il fondo arredato, nelle zone libere andranno collocate le piante che radicano nella ghiaia, sui legni e sulle rocce laviche le piante le cui radici si ancorano a tali elementi. Il disegno servirà a determinare il numero di piante da acquistare e la loro posizione rispetto alle fonti di luce. Per una crescita ottimale di tutte le piante è infatti necessario conoscere il fabbisogno di luce delle singole specie poiché per alcune varietà è sufficiente una illuminazione non troppo potente mentre per la gran parte di esse è necessaria una illuminazione medio/forte. In prossimità del vetro posteriore e delle pareti laterali andranno sistemate le piante alte, al centro e sulla parte anteriore quelle medie e basse fino a coprire almeno l’80% del fondo dell’acquario con poche specie per evitare un aspetto caotico costituito da un numero elevato di varietà talvolta in concorrenza tra loro per la sopravvivenza. L’acquario è un insieme di elementi in continua evoluzione: i valori iniziali dell’acqua si modificano, i pesci crescono e si riproducono e le piante crescendo e riproducendosi ne trasformano continuamente l’estetica. E’ inutile cercare di realizzare l’aspetto definitivo dell’acquario fin dal primo momento, l’obbiettivo dell’allestimento iniziale dovrà essere quello di avviare la vasca nel modo migliore, prestando la massima attenzione alla qualità dell’acqua e rimandando ad una fase successiva le rifiniture estetiche.
Un utile accorgimento, che migliora l’effetto di profondità dell’acquario e valorizza le piante a fusto, è quello di piantarle a gradini: si dividono gli steli in gruppi di 5/6 o più unità, si accorcia ciascun gruppo di circa 4cm rispetto al precedente poi si piantano gli steli del gruppo più alto partendo dalla parete posteriore della vasca ed avanzando verso la parete anteriore utilizzando gli steli sempre più bassi. E’ facile capire che ciò è realizzabile soltanto se si ha a disposizione un numero elevato di piante della stessa specie e non, come spesso accade, tante specie di poche piante ciascuna. Per superare la monotonia di un paesaggio costituito da piante di poche varietà sarà necessario accostare opportunamente piante di diverso colore o con foglie di differente forma e dimensione. Piante di colore verde chiaro andranno messe davanti ai legni di torbiera o rocce laviche che hanno un colore molto scuro e ne valorizzano l’aspetto, ai margini o addirittura quasi “abbracciati” da questo gruppo di piante potremmo inserire alcuni steli di piante di colore rosso; piante a foglia sottile potranno essere sistemate davanti a piante a foglia larga poiché in tal modo sarà possibile intravvedere la pianta che sta dietro, tappeti di piante a foglie strette potranno essere interrotti da piccoli “cespugli” di piante a foglie larghe e così via, lascio a ciascun appassionato la gioia di ricostruire un piccolo pezzo di natura, nel modo più reale possibile, seguendo la propria sensibilità.
Allo scopo di non appesantire l’articolo si è volutamente tralasciato di inserire i nomi scientifici delle piante nella parte descrittiva. Per facilitare la scelta di quelle utili per l’arredamento iniziale, si riporta sotto la seguente tabella che contiene piante di facile coltivazione con i dati essenziali per il loro corretto accostamento e posizionamento. Si rimanda alla letteratura specializzata l’elenco completo delle piante d’acquario ed i suggerimenti per la loro coltivazione. |