Diciamolo subito: il Pesce Pipistrello (Ogcocephalus nasutus), detto anche comunemente Pesce Pipistrello Camminatore, sicuramente può non piacere a tutti per il suo aspetto, ma ha delle caratteristiche che lo rendono interessante e in acquari marini con inquilini particolari può fare una sua bella e dignitosa figura. Del resto ciò non meraviglia, giacché appartiene alla famiglia Ogcocephalidae, che è costituita da generi e specie strettamente imparentati, come aspetto, con la Rana pescatrice (Lophius piscatorius), che certamente bella non è.
Per la prima volta, nel 1829, l’Ogcocephalus nasutus è stato descritto e denominato Malthe nasuta da Cuvier, ma non fu specificato da dove provenisse. Si sa che, comunque, lo zoologo, specializzato in ittiologia, pescò alcuni esemplari nella Martinica e a Santo Domingo e sembra che sia stato lui a descriverli nel 1837.
Ambiente naturale
Questo strano pesce vive nelle acque tropicali e subtropicali della parte centrale del continente americano, precisamente nell’Oceano Atlantico occidentale, nella zona dei Caraibi, dalla Florida sud orientale alle Bahamas, al Golfo del Messico, alle regioni settentrionali del Brasile e alle Antille, e nell’Oceano Pacifico occidentale, dalla Grande Barriera Corallina all’Oceano Indiano, al Mar Rosso; solamente nel Mediterraneo è assente.
Si trova ovunque, essendo bentonico, nelle mangrovie, nei prati di fanerogame, nei porti, nelle lagune, ma non è difficile trovarlo anche a profondità fino ai trecento metri, anche se qualcuno asserisce che lo si può trovare fino a 3.000 o 4.000 metri.
Morfologia del pesce pipistrello
In libertà, può raggiungere i 40 centimetri di lunghezza, ma in acquario si ferma molto prima, mantenendo, comunque, una dimensione che richiede un una volumetria di tutto rispetto. Il suo corpo ha una sagoma particolare, che si potrebbe definire, oltreché singolare, anche grottesca. Del resto, ciò non deve meravigliare, in quanto appartiene alla famiglia Ogcocephalidae che presenta sagome del tutto particolari, quale, per esempio, quella della Rana pescatrice, come più sopra ricordato.
Struttura corporea e aspetto fisico
Il corpo, allungato, massiccio nel capo, va piano piano diminuendo andando verso la coda. Il muso, caratteristico, porta una specie di sperone, che gli ha procurato il nome di “Pesce Pipistrello dal naso corto” (per gli Inglesi, Shortnose batfish), anche se spesso non è proprio corto: si tratta di un’appendice che, come organo di senso, consente al pesce di individuare potenziali prede attorno a lui.
Il dorso è ricoperto da grandi squame, simili a dischi, armate di spine coniche, mentre la parte inferiore del corpo è tappezzata da squame ossee appuntite e la parte inferiore della coda lo è di piccole spine. Sulle piccole aperture branchiali sono dure placche ovali con presenza di piccoli denti. Il corpo e il capo sono ruvidi al tatto.
Pinna dorsale, pinne pettorali e pseudo zampe
La pinna dorsale è ricoperta di pelle e quella anale è carnosa; entrambe sono piccole e situate in vicinanza della coda. Caratteristiche sono le pinne pettorali, molto muscolose, che nel loro aspetto vagamente ricordano le braccia umane, e le pinne ventrali, molto spostate verso la gola, sembrano ricordare le gambe dell’uomo; e questi definibili arti, sono dotati anche di articolazioni. E con queste quattro grandi pseudo zampe, il Pesce Pipistrello dà l’impressione che “cammini” come tanti animali terrestri.
Modalità di movimento
Però, può pure nuotare, se di nuoto si può parlare quando avviene con un movimento lento e impacciato, costituito più che altro da una serie di saltelli, di piccoli balzi, accompagnati dall’agitazione delle pinne pettorali e della coda. D’altra parte il suo moto è limitato al minimo indispensabile per procurarsi il cibo; vale a dire che questo dipende esclusivamente dal suo stato di necessità.
Illicio e strategia di caccia
Sul capo è un illicio, cioè una specie di esca, munito di tre elementi terminali carnosi, che serve per adescare i pesci; questo può essere orientato a piacere del proprietario. L’illicio, quando non è necessario, viene raccolto in un alloggiamento tutto suo. La colorazione del corpo può essere uniforme oppure formata da una rete di macchie scure e chiare di grandezza varia con tonalità che vanno dal nerastro al bruno rossiccio. A volte il ventre e la bocca sono rossi.
Alimentazione
Il pesce mangia molluschi, granchi, vermi policheti, stomatopodi, gasteropodi, bivalvi e piccoli pesci, il tutto integrato con pezzetti di alghe e fanerogame, cibo che può essere lo stesso in acquario.
Preparazione dell’acquario per il pesce pipistrello camminatore
Raramente l’Ogcocephalus nasutus compare in qualche acquario, perché, non avendo nessun valore alimentare o commerciale, i pescatori, quando lo trovano nelle loro reti, lo ributtano in mare. Sono tenuti da acquariofili esperti di pesci di mare in vasche che non necessariamente devono essere grandi, giacché il pesce non si muove molto, come si è già detto.
Parametri dell’acqua
L’acqua, logicamente salata deve avere le seguenti caratteristiche: temperatura dai 28° ai 30°, densità da 1018 a 1022 e pH 8,0-8.4.
Riproduzione
Ben poco si conosce delle sue abitudini riproduttive. Si sa solo che sia le uova sia le larve sono pelagiche e che solamente quando si sono trasformate in avannotti vanno ad appoggiarsi e a vivere sul fondo. I piccoli, che hanno la stessa forma degli adulti, sono muniti di un piccolo corno e hanno una colorazione mimetica a reticolo chiaro che li fa confondere con il fondo sabbioso o ghiaioso.
Conclusioni
Che sia un pesce strano nessuno lo può negare, però, come tale, suscita la curiosità di coloro che hanno occasione di vederlo, giudicarlo e, perché no, pure di ammirarlo. In effetti, può rappresentare un fiore all’occhiello per l’acquariofilo che lo cura e di cui gode la visione.