L‘Ostracion cubicus è un pesce buona taglia che salta immediatamente all’occhio per la sua forma, che ricorda vagamente una scatola, tanto da essere chiamato “pesce scatola giallo”, appunto. Si tratta di un pesce marino velenoso appartenente all’Ordine dei Tetraodontiformes (Pesci palla) e alla famiglia Ostraciidae.
- 1 Origine e ambiente naturale dell’Ostracion cubicus
- 2 Futuro di questa specie
- 3 Aspetto, colorazione e dimorfismo sessuale
- 4 Mantenimento in acquario
- 5 Alimentazione
- 6 Preparazione dell’acquario per l’Ostracion cubicus
- 7 Valori dell’acqua
- 8 Carattere e comportamento dell’ostracion cubicus
- 9 Riproduzione dell’Ostracion cubicus
- 10 Pesce delicato
- 11 Velenosità dell’Ostracion cubicus
- 12 Conclusioni
Origine e ambiente naturale dell’Ostracion cubicus
Dal Mar Rosso, dove sono le sue origini, si è diffuso nelle barriere coralline, preferendo luoghi con anfratti e grotte o limpide lagune dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano, a partire dalle coste orientali dell’Africa a quelle occidentali dell’America; andando verso nord, lo si trova fino alle isole Hawaii e, andando verso sud, giunge alla Nuova Caledonia. Il suo ambiente è a profondità comprese fra 1 e 30 metri, pur potendo vivere fini a 300 metri, sempre presso il fondo, dove è alla ricerca continua di cibo, grufolando fra i detriti e spruzzandovi contro minuscoli getti d’acqua. In questo ambiente, non è raro che i piccoli si mettano al sicuro fra le lunghe spine dei ricci di mare tropicali, saldamente attaccati alle rocce.
Futuro di questa specie
Attualmente, questa specie non è in pericolo di estinzione naturale, ma lo può diventare, purtroppo, per ciò che di poco buono sta facendo l’uomo. Questi, con la sua limitata capacità, o forse meglio, volontà di ridurre o annullare l’inquinamento dei mari e degli oceani con lo sversamento di acque reflue contenenti prodotti per la pulizia, può causare il limite dell’efficacia difensiva data dall’Ostracitossina, sostanza che riveste tutto il suo corpo, nell’ambiente naturale dell’Ostracion cubicus, rendendolo indifeso contro i predatori.
Aspetto, colorazione e dimorfismo sessuale
Appartiene ai Plectognati, nome che deriva dal fatto che le ossa della mascella superiore e della mandibola sono saldate fra di loro. Per quanto si riferisce al nome Ostracion, cioè conchiglia, lo si deve al suo guscio osseo. La conformazione del suo corpo, che può superare i 25 centimetri di lunghezza (in acquario raramente supera i 10-15 centimetri), è oblunga e quadrangolare. I piccoli hanno l’aspetto veramente di un cubo, mentre gli adulti sono leggermente più distesi longitudinalmente. Il dorso è leggermente arrotondato.
Sul muso tubolare si trova la piccola bocca, con labbra carnose, munita di una dentatura formidabile, formata da 15 denti sia sopra sia sotto, a formare quattro placche. Gli occhi sono posti in alto.
Cambiamento nel tempo dell’aspetto del pesce scatola giallo
Quando il pesce è giovane, il corpo è di un colore giallo-arancio, luminoso, tutto tappezzato di macchie scure indicativamente della dimensione degli occhi. Nell’età adulta, la colorazione dei maschi tende a perdere la sua luminosità; talora, il corpo diventa più scuro, con viraggio verso colori che possono andare dal verde all’azzurro o colorazioni analoghe, mentre su tutto il corpo rimangono le macchie scure, non bene definite e più diradate. Le femmine sono colorate di un giallo più vivace. Quindi, i sessi si individuano dai loro colori. Le femmine, crescendo, possono trasformarsi in maschi.
La pelle, che è ricoperta da un muco appiccicoso e irritante, non porta scaglie, mentre sono presenti, al di sotto, placche di scaglie unite fra di loro a formare una specie di corazza o di carapace – come si vuole – con aperture solamente in corrispondenza delle aperture naturali (occhi, bocca, branchie, pinne, ano): insomma, è un piccolo mezzo blindato, che è un osso duro per i predatori. Le uniche parti morbide del suo corpo restano il piccolo peduncolo caudale, con una pinna arrotondata, che funziona da timone, e le pinne. Le pinne ventrali e quelle pelviche sono assenti. Le pinne dorsale e anale sono spostate verso la coda.
Il movimento del pesce scatola giallo
Il movimento del corpo, essendo del tutto rigido, è dovuto solo al moto ondulante delle pinne presenti e della coda. E pur con organi di movimento ridotti, gli Ostracionidi riescono a muoversi con grande agilmente e senza difficoltà, in qualsiasi direzione, anche in retromarcia.
Mantenimento in acquario
È un pesce che presenta qualche difficoltà nel suo allevamento e, pertanto, forse è meglio, inizialmente, lasciarlo agli esperti. Si tratta di un individuo tranquillo, purché non si cerchi di rubargli il cibo oppure lo si disturbi durante la deposizione e la fecondazione delle uova, perché in tal caso diventa violento.
Alimentazione
Il pesce è onnivoro e, con la dentatura che possiede, può mangiare tutto quanto fa parte del cibo dei pesci marini: dalle spugne ai vermi, dai crostacei ai policheti, dai molluschi ai copepodi; però, per il suo benessere, è opportuno integrare la sua dieta con cibo vegetale (lattuga e zucchine cotte). Ama pure il cibo surgelato, come Artemia salina, Chironomus, Krill, Mysis; inoltre apprezza la polpa di cozze, i pesciolini e i gamberetti.
Non disdegna però neppure il cibo secco, in granuli o fiocchi. Interessante, soprattutto per l’acquariofilo, il fatto che il Pesce scatola non disdegni di nutrirsi dei cianobatteri, di cui potrebbe essere interessante parlare in un articolo dedicato a loro. Il pesce necessita di essere alimentato due o più volte al giorno.
Preparazione dell’acquario per l’Ostracion cubicus
La vasca deve avere buone dimensioni, con una capacità volumetrica non inferiore ai 400 litri, e deve essere arredata con rocce frastagliate, tane, grotte, anfratti, usando travertino e madrepore; non devono mancare rocce vive, sacrificabili, perché fanno parte della dieta preferita del pesce. Però non devono mancare spazi vuoti nei quali esso possa nuotare tranquillamente.
Per il suo benessere, l’acquario deve avere un ottimo sistema di filtraggio con buona portata oraria. Sono necessari frequenti ricambi di acqua, accompagnati da una attenta sifonatura del fondo, e senza dimenticare l’aggiunta di oligo e bioelementi. Per rendere l’ambiente al meglio, al fine di salvaguardare la salute del nostro ospite, è opportuno installare un ozonizzatore di buona portata, da inserire in uno schiumatoio che, fra l’altro, ha anche la funzione di contenere la formazione di fosfati e nitrati dovuti ai microrganismi aerobici che prolificano nel filtro biologico.
Valori dell’acqua
Temperatura da 26° a 30° C, acidità PH 8,4, densità nell’intervallo 1022/1024.
Carattere e comportamento dell’ostracion cubicus
Il pesce appartiene a una specie diurna, per cui si può avere il piacere della sua vista per l’intera giornata. Al momento dell’accoppiamento lo si trova insieme con alcune femmine; per il resto, il maschio vive preferibilmente da solo.
È un animale tranquillo, che può convivere con tutte le specie di pesci che si trovano con lui nelle barriere coralline, purché, essendo più veloci di lui, non riducano le sue possibilità di cibarsi, perché in tali casi diventa furioso.
Riproduzione dell’Ostracion cubicus
Quando i pesci sono pronti per la deposizione delle uova, il maschio si avvicina alla femmina, le nuota attorno e poi la spinge verso il punto da lui desiderato. Lì giunti, si mettono l’uno di fianco all’altro, uniscono le code e iniziano a rilasciare le loro sostanze sessuali e le uova sono abbandonate a se stesse. In natura, le uova sono rilasciate nelle correnti, che le disperdono: è una forma di sopravvivenza, perché così si evita che un predatore possa divorarle tutte. In quel momento può succedere che qualche maschio si avvicini troppo, causando la violenta reazione del maschio della coppia, che ingaggia un combattimento; e, mentre questo avviene, il maschio disturbato emette suoni, assimilabili a ronzii della durata di qualche secondo; ed è quanto capita pure durante l’accoppiamento.
Pesce delicato
L‘Ostracion cubicus è un pesce che si ammala facilmente, soprattutto quando il pH è piuttosto ridotto; inoltre, qualora si ferisca in una qualche maniera, le piaghe sulla pelle faticano a guarire.
Velenosità dell’Ostracion cubicus
Si è già ricordato più sopra che l’Ostracion cubicus è un pesce velenoso: infatti, esso è dotato di un’arma di difesa molto efficace, però le tossine di cui dispone sono solamente per difesa. Se si sente minacciato oppure è ferito, da cellule particolari, presenti su tutta la sua pelle, secerne una sostanza tossica, detta Ostracitossina, che si espande intorno al suo corpo: è una sostanza micidiale, che agisce sul sistema nervoso dei predatori e ne distrugge i globuli rossi.
Per l’uomo non esistono pericoli se ne viene a contatto, però la tossina diventa estremamente pericolosa, potendo diventare addirittura letale, se le sue carni sono ingerite. Molti Pesci scatola possono essere mangiati, con le dovute cautele, ma per questa specie è preferibile non rischiare, giacché l’Ostracitossina non si elimina con la cottura. Non si sta qui a elencare i guai contro i quali si può sbattere se si mangiano le carni di questo pesce: basti ricordare di non introdurlo mai nella propria dieta, e il gioco è fatto.
Conclusioni
L’Ostracion cubicus è un pesce molto bello, per il colore vistoso e per il suo modo caratteristico di spostarsi con il solo movimento delle pinne e della coda, cui presenza arricchisce l’acquario. Se tenuto al meglio, può essere il fiore all’occhiello dell’esperto acquariofilo che lo cura e coccola per più anni.