Per molto tempo si è pensato che gli animali marini ingoiassero per errore pezzi di plastica flottanti, ingannati dal loro aspetto, dalla somiglianza con il loro cibo.
Ma uno studio recente, pubblicato sul Marine Pollution Bullettin, con esperimenti condotti in acquario, in condizioni controllate, sembra dimostrare che i coralli mangiano plastica perché è buona. D’altra parte i coralli non ci vedono, per loro la vista non sarebbe importante nella cattura della preda, che si impiglia nei loro tentacoli trasportata dalle correnti.
Quando oggetti in plastica lasciano la fabbrica, hanno centinaia di additivi chimici, molti dei quali potrebbero avere un sapore attraente, almeno per un corallo.
Le microplastiche sono minutissimi frammenti di varia origine, di diametro inferiore a 5 mm, che si accumulano negli oceani da circa 40 anni ed ora stanno diventando un problema, proprio perché vengono ingeriti da vari animali, si accumulano lungo le catene alimentari, possono causare blocchi intestinali, o dare un falso senso di “pancia piena” che porta a smettere di alimentarsi, e liberare sostanze chimiche con effetti patogeni.
I coralli dell’esperimento ingoiavano avidamente i pezzetti di plastica impigliati nei loro tentacoli, scartando invece i granelli di sabbia. In un altro esperimento mostravano di preferire la plastica pulita e nuova rispetto a quella “stagionata” in mare e ricoperta da una pellicola di batteri e microalghe, che si potrebbe pensare che scatenino l’aggressività dei coralli. Insomma, sembra proprio essere la plastica a piacere ai coralli.
Il prossimo scalino è il tentativo di isolare le sostanze che rendono appetibile la plastica, nella speranza che possano essere sostituite con sostanze repellenti, per rendere le microplastiche “cattive” da mangiare per gli organismi marini.
Testo e foto di Massimo Boyer