MALATTIE DOVUTE A CROSTACEII crostacei fanno parte della classe degli artropodi. Di solito sono animaletti di piccole o medie dimensioni con abitudini prevalentemente acquatiche. L’Artemia salina è un tipico rappresentante degli artropodi: innocuo per i nostri pesci, è considerato, per eccellenza, il mangime più adatto per la cresita e lo sviluppo degli avannotti di molte specie di pesci. Altre specie di crostacei, invece, possono parassitare la cute dei pesci in acquario, diventando però raramente un grosso problema. Il riconoscimento di questi parassiti di solito avviene già a occhio nudo: si vedono spuntare sulla pelle o dalle branchie minuscoli animaletti dalla forma caratteristica o dei segni che ne indicano la loro presenza.
ErgasilidiQuesti crostacei possono giungere in acquario insieme al cibo vivo. Il pesce viene solitamente attaccato alle branchie e si può riconoscere l’infezione poiché appaiono delle formazioni biancastre allungate sulle lamelle branchiali di circa 1,5 mm. Una pesante infestazione può causare la debilitazione del pesce e infezioni secondarie dovute a funghi. | Poecillide attaccato alla branchia da un ergasilide. Foto: S. Boccola. |
Lernidi
Questo crostaceo ha più un aspetto di un verme lungo pochi millimetri. La testa del parassita è ancorata all’interno dell’epidermide del pesce, mentre il resto del corpo, con i due sacchi ovigeri avvolti all’estremità, sporge dal pesce.
Foto: archivio Sera
ArgulidiDetti comunemente “pidocchi dei pesci”, questi crostacei perforano la pelle e succhiano il sangue dei pesci. Sul punto di attacco del parassita si forma un arrossamento e possono svilupparsi delle infezioni fungine secondarie. Si riconoscono dalla loro forma ovale schiacciata (a scudo) della dimensione di 4-12 mm. Aspetto del pidocchio dei pesci, (Argulus sp.) Foto: S. Boccola
Trattamento: le infezioni dovute a crostacei si possono trattare con il comune sale da cucina: in una bacinella da un litro di acqua si sciolgono 15-20 g di sale e vi si lascia il pesce da 10 a 45 minuti. Altrimenti si può impiegare la formalina se non sono già presenti ferite vive sul pesce,o il permanganato di potassio.
Medicinali commerciali: COSTAWERT: 8 gocce ogni 25 litri (o 20 ogni 20 litri) per tre giorni consecutivi.
Foto: archivio Sera.
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