Pochi giorni fa, tornato da un viaggio, ho trovato una mail di Giorgio Melandri che mi chiedeva di recensire il libro “maestri dell’evoluzione” di George W. Barlow edito dalla Sesto Continente Editore.
Nonostante la consapevolezza di essere poco più di un appassionato e che ci sono persone sicuramente più competenti ho deciso di accettare con piacere questo incarico per due motivi:
il primo è che questo libro mi ha entusiasmato; il secondo è che forse l’opinione di un semplice appassionato può essere d’aiuto nel valutare il valore divulgativo di quest’opera.
La copertina del libro.
Lo scopo di una recensione si può riassumere con due domande di fondo. Perché dovresti leggere questo libro? Perché non dovresti leggere questo libro?
Partendo dal presupposto che, tempo permettendo, ogni libro vale la pena leggerlo, nel caso del libro di Barlow i motivi per cui vale la pena impegnare qualche ora nella sua lettura sono tantissimi.
Penso che sia uno dei volumi più completi mai scritti sul mondo dei ciclidi, ma non solo!
Esempi, analogie e aneddoti che spaziano dalle colonie di gabbiani della California, ai cuculi confrontati con alcune specie di Synodontis, alla mitologia dei popoli africani… tutto e di più.
Già nel titolo e dalla stupenda introduzione del grande Giorgio Celli si capisce che il libro è improntato ad un discorso molto più ampio della “semplice” evoluzione e biologia della famiglia dei ciclidi.
Analizzati nella loro anatomia, divisi nelle giuste categorie tassonomiche e studiati nei loro complessi modelli comportamentali i ciclidi sono lo spunto per analizzare il mondo e i nostri comportamenti forse troppe volte dati per scontati.
Il rigore scientifico emerge in tutto il libro senza soffocare la scorrevolezza della lettura. Ci sono numerosi esempi molto interessanti sul metodo scientifico. L’autore ci domanda i perché di un particolare comportamento e date delle possibili ipotesi ci spiega perché alcune siano possibili e altre no.
Per quanto riguarda il tema di fondo, l’evoluzione, gli ultimi capitoli sono ricchi di affascinanti ipotesi e un analisi dello “strano caso del lago Vittoria” porta l’autore a conclusioni finali molto interessanti che lasciano spazio a riflessioni personali molto profonde.
Insomma a me il libro è piaciuto molto, nei contenuti, nella traduzione a anche nel formato;
Perché non leggerlo? Io non ho trovato un valido motivo se lo trovate fatemelo sapere.
Puoi leggere il 4° e l’8° capitolo del libro, scaricando il file in formato zip che puoi trovare cliccando qui.