Indice Molto tempo ed un acquario marino dopo, arriviamo ai giorni nostri. Con l’intenzione di comprarmi qualcosa, e dopo essermi documentato a dovere sui 3 contendenti, Aquastar by IKS, AquaSmart by Limulus ed Aquarium Controller by Aquatronica sono andato allo Zoomark di Bologna del 2005, dove incontrai e conobbi personalmente Massimo Brandi, Deus ex Machina del brand Aquatronica, nato da una costola della società AEB srl. Parlando con lui, ed anche grazie alla passione che è riuscito a trasmettermi, ho deciso di acquistare il kit base di Aquatronica.
A parte ho poi acquistato anche una seconda unità di potenza per permettermi di controllare tutte le utenze del mio acquario, il sensore di livello ed il modulo di collegamento al pc. Come già evidenziato da Gilberto Hassan nella sua precedente recensione, a cui vi rimando a completezza di questo articolo che parte dove lui si era interrotto, abbiamo acquistato in questo modo un timer molto evoluto e dalle infinite possibilità di personalizzazione, un sensore di temperatura, ad un prezzo tutto sommato contenuto.
è possibile infatti timerizzare ogni singola presa in maniera complessa, nel senso che si può arrivare fino ad accendere ogni singola presa ad intervalli di un minuto e sommare a questo un controllo sul sensore di temperatura e/o di livello, fino a poter controllare le prese a seconda degli input di un qualsiasi altro sensore. Sia dall’impostazione di un valore minimo o massimo, sopra o sotto al quale si può accendere o spegnere una singola presa (come ad esempio accendere il riscaldatore sotto i 25 gradi), fino a poter definire una curva di funzionamento (io ad esempio ho definito una curva di temperatura che parte a 26.7 gradi a mezzanotte e cresce nel corso della giornata fino ad arrivare ad un massimo di 27.4 per poi decrescere), al superare dei valori di questa curva si accende la ventola tangenziale per il raffreddamento, sono arrivato ad usare tre curve per tre ventole tangenziali shiftate tutte di un decimo di grado. Le ventole poi si spengono tutte al ritorno sotto la curva di riferimento, a seconda del delta di riferimento scelto. A 28 gradi ho poi impostato lo spegnimento delle luci, in modo da cautelarmi nel caso di malfunzionamento o insufficienza delle ventole.
Per capire fino in fondo quanto possa essere complessa, ed utile, l’impostazione del timer insieme ad un controllo su una sonda vi espongo come funzionava il mio reattore di kalkwasser assieme alla sonda di livello. Devo dire che il funzionamento di un anno di Aquatronica mi ha entusiasmato! Mi ha aiutato a semplificare la gestione del mio acquario, mi ha dato qualche sicurezza in più nella gestione del pericolo dovuto alle alte temperature, mi ha liberato di tanti timer per loro natura più approssimativi e meno precisi. Per dirne una, trovo fantastico passare da ora legale ad ora solare, o viceversa, poter cambiare un solo orario per tutte le utenze e non dover invece arrabattarmi con un numero imprecisato di timer.
Un aspetto che ho ritenuto fondamentale per la scelta di questo sistema è la natura modulare di aquatronica, l’estrema semplicità del cablaggio e quindi una installazione a prova di stupido. Una volta estratto dal box il sistema in pochissimo tempo è già pronto per funzionare, solo da configurare, azione semplificata dall’uso dello schermo in dotazione. Una volta estratto il kit dalla scatola è sufficiente collegare la ciabatta ad una presa di corrente, il monitor alla ciabatta con il cavo fornito in dotazione con connettori multipolari, e la sonda di temperatura all’unità di potenza. Fatto. Semplice, veloce ed indolore. L’unica critica che mi sento di muovere è la mancanza all’interno del kit base del modulo di collegamento al computer, che va acquistato a parte, con esso infatti è molto più semplice rinominare le proprie prese, è possibile procedere all’aggiornamento del firmware del sistema e salvare le proprie impostazioni sul proprio hard disk. L’evoluzione del Sistema
Ed il sistema è ancora in evoluzione, parlando con Massimo Brandi, è in fase di studio avanzato il modulo dimmer per neon t5, anche se non si possono fare previsioni sulla sua commercializzazione, ed è allo stato di studio preliminare un modulo per simulare il moto ondoso con pompe a controllo elettronico. All’interno dell’evoluzione del sistema rientra anche la definizione dell’uso dei tasti freccia come dei tasti funzione per attivare una serie di azioni preimpostate dall’utente, essendo questa infatti una implementazione del sistema avvenuta in un secondo momento, successivamente all’immissione sul mercato del controller. In questo caso ho impostato un programma denominato “Sps Food” che alla pressione prolungata del tasto “Freccia su” per 15 minuti mi spegne le tre prese evidenziate nell’immagine. Il modulo di collegamento al computer
E’ possibile impostare un intervallo di tempo per la registrazione delle misure e per la creazione del relativo grafico, che è di un giorno (una misura ogni mezz’ora), una settimana (una misura ogni 3 ore) o un mese (due misure al giorno), poi avendo il modulo di collegamento al pc queste informazioni si possono salvare sul disco rigido. E’ anche possibile usare il computer come monitor, come si vede dall’immagine seguente, ove in una rapida occhiata si può vedere lo stato di funzionamento delle singole prese; in questo caso tutte le prese dell’unità di potenza denominata (da me) “Prese Orizzontali” sono attive e comandate tramite timer, mentre nell’unità di potenza denominata “Prese Verticali” le prime tre sono attive e comandate tramite timer, mentre le successive 5 sono spente. Le Sonde Le sonde sono collegate al sistema tramite una interfaccia. L’interfaccia è virtualmente eterna, mentre le sonde sono da cambiare ad intervalli più o meno predefiniti (da uno a due anni) per il loro naturale deterioramento.
I collegamenti fra l’interfaccia e l’unità di potenza sono garantiti da un comune cavo usb, mentre il collegamento fisico fra interfaccia – sonda – in genere un connettore standard BNC. Solo le sonde di temperatura e livello sono differenti e vanno innestate nelle apposite prese. Ogni unità di potenza ha 6 prese usb che possono essere usate per collegarci le interfacce, oppure per collegarci delle altre unità di potenza, e due prese multipolari per collegarci una combinazione a scelta di sonde di temperature e livello. Sensore Temperatura
Il funzionamento è semplicissimo ed incredibilmente integrato nel sistema. Come si vede nelle foto è possibile impostare una qualsiasi presa in modo che si attivi o si disattivi quando la sonda si trovi sopra o sotto un qualsiasi valore, in maniera semplice e chiara, un po’ più complessa la gestione della curva di intervento, in cui si può configurare la presa con valori diversi a seconda dell’ora del giorno, operazione molto più semplice da pc che non tramite il controller in dotazione.
Viene data in dotazione una comoda ventosa per appendere la sonda in vetro alle pareti della vasca, io ne uso una in sump ed una all’interno del mobile per monitorare la temperatura dell’aria ed azionare eventualmente delle ventole di areazione
Sensore Livello
Il software che lo gestisce permette di controllare una presa a tempo, nel senso che la presa collegata viene accesa per un tempo variabile pre-impostabile dall’utente, se trascorso questo lasso di tempo il sensore risulta ancora aperto, la presa si disabilita e il controller emette un suono ciclico di allarme. Fondamentalmente è un controllo semplice ma probabilmente uno dei più importanti, peccato solo che ogni unità di potenza possa ospitare solo due sensori a scelta fra questo e quello di temperatura, ma è possibile acquistare un hub separato per ospitarne altri 5. Possibili usi del sensore di livello includono, oltre al rabbocco, l’uso come indicatore di riserva della vasca di rabbocco, come minimo della vasca di rabbocco (spegnendo quindi la pompa di rabbocco per evitare che si bruci), come livello di minimo della sump (per motivi analoghi a sopra), livello di massimo in sump (ad esempio per una perdita del rabbocco), come controllo in vasca, o come controllo di refugium o altro, in pratica è possibile controllare qualsiasi cosa, ed in aggiunta al modulo sms (appena presentato sul mercato), può costituire un sistema di controllo estremamente efficace.
Sensore pH
Nel lungo tempo che ho usato la sonda pH devo solo evidenziare come sia fondamentale una taratura fatta con sistematicità per evitare una dilatazione dei valori soprattutto verso il basso e un ampliamento del range di lettura, ma questo è comune per ogni tipologia di sonda di qualsiasi marca. Aquatronica consiglia una taratura quadrimestrale ed il cambio della sonda, ma non dell’interfaccia che è praticamente eterna, ogni anno. Personalmente ritengo che usarla per un tempo maggiore significhi solo tararla più spesso, anche ad intervalli mensili, a scapito ovviamente della precisione del risultato ottenuto.
Dati tecnici: Sensore ORP
Può anche essere usato come controllo in caso si stia somministrando ozono, e quindi usarlo per attivare o disattivare la somministrazione di ozono in caso di potenziale redox troppo alto.
Dati Tecnici: Sensore Densità
Le cose non stanno esattamente così. L’uso di un rifrattometro a parte, è, secondo me altamente consigliato per non dire assolutamente indispensabile. Al di là della taratura del sensore che non è delle più agevoli, in quanto rispetto alle altre sonde è quella che impiega più tempo a stabilizzarsi, richiede l’uso di boccette di liquido certificate dovute alla complessità della misurazione, dove anche la forma della boccetta oltre al liquido contenuto possono influenzare il risultato finale. Il problema della taratura e quindi della esattezza della misura puntuale, secondo me, non è sufficiente per far si che si possa usare il valore di densità espresso dalla sonda come valore su cui calibrare la vasca, però risulta assai utile come parametro di riferimento e come controllo sui cambi d’acqua, non tanto per controllare l’esatto contenuto di salinità dell’acqua del cambio, ma come controllo della variazione di densità prima del cambio e dopo lo stesso.
Dati Tecnici: Le mie conclusioni Il costo di un tale sistema è, infatti, secondo me assolutamente paragonabile al costo di tutti quei sistemi, artigianali o meno, necessari per la conduzione di una vasca reef, da un sistema di timer, ad un controller di temperatura a soglia multipla, ad un controller sul livello, ad un sistema di monitoraggio a distanza, ad un sistema di allarme e così via giustificandone l’ulteriore esborso di prezzo soprattutto se si valuta il complesso dei costi e del valore di un acquario marino di barriera. E’ anche possibile comandare sino a 5 unità di potenza con lo stesso controller, permettendo anche di tenere sott’occhio e di gestire più acquari contemporaneamente. Prima di acquistare Aquarium Controller di Aquatronica infatti avevo diversi timer singoli, un controller di temperatura doppia soglia, e diverse ciabatte, il tutto ad un costo, allora, paragonabile al 60% del sistema base, senza averne però i pregi ed i vantaggi. Devo poi sottolineare anche l’impeccabile comportamento del sistema nel recente cambio vasca, ove prima ho scollegato tutte le prese, tutte le sonde ed interfacce, ed alla riattivazione della vasca le ho ricollegate, senza rilevare problemi di sorta. Tutto è ritornato come le 6 ore precedenti con la vasca vecchia. Assolutamente fantastico. In due anni di utilizzo dell’Aquarium Controller non ho avuto nessun problema, e l’acquario è stato gestito in maniera impeccabile, senza nessun tipo di inconveniente, ma con il valore aggiunto che un sistema di questo genere assicura. Danilo Ronchi
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