Vi sono vari tipi di lampade ad UV-C, le due più usate (non solo in acquariologia) sono quelle con arco al mercurio ad alta pressione e quelle a bassa pressione. Le lampade ad ultra violetti del tipo ad alta pressione e con arco al mercurio in genere sono costruite a forma di tubo e non hanno lunghezze molto rilevanti. Necessitano per mantenere un funzionamento corretto un flusso di acqua che mantenga costante la temperatura di funzionamento in questo modo aumentiamo la durata di vita della lampada. La scarica tra i due estremi del tubo si genera con il passaggio di microonde che vengono generate da due circuiti magnetici posti sempre agli estremi della lampada stessa. E’ proprio questa la causa che impone la costruzione di sole lampade corte. Al contrario le lampade a bassa pressione non necessitano di raffreddamento ad acqua, infatti le si può anche raffreddare con aria, inoltre si possono costruire con una ampia scelta di lunghezza. Come tutte le lampade a scarica, il massimo rendimento corrisponde ad una ben determinata pressione dei gas contenuti all’interno del tubo, corrispondente alla temperatura ambiente di 20°C. Per questo motivo, a temperature inferiori corrispondono rendimenti inferiori. Ad esempio, una tipica lampada UV, alla temperatura di 10°C, possiede solo l’88% del rendimento ottimale a 20°C. La parte trasparente della lampada è costituito da un tubo siliceo-vetroso (quarzo) trasparente che a secondo delle varie potenze cambia in lunghezza e spessore, questa zone della lampada può funzionare tra i 600°C e gli 800°C. Per fortuna il quarzo riesce a sopportare senza problemi queste temperature perchè assorbe poco calore, si dilata poco alle alte temperature e si fonde a temperature superiore ai 2000°C. Questa parte è importantissima per il funzionamento della lampada stessa quindi viene costruita in materiali abbastanza costosi per garantire che il quarzo abbia una trasparenza alla luce ultravioletta del 90%, in caso contrario sarebbe filtrata la luce e rimarrebbe solo la lunghezza d’onda più debole e più lunga. La sorgente di radiazione UV-C più utilizzata in acquariologia è rappresentata dalle lampade a scarica in vapore di mercurio a bassa pressione. La lunghezza d’onda fondamentale emessa è di 254 nm che corrisponde al massimo effetto germicida. I modelli comunemente usati sono del tutto simili alle comuni lampade fluorescenti destinate all’illuminazione e ne utilizzano gli accessori (portalampada, starter, reattore). La lampada non emette solo ultravioletti, ma anche onde luminose nella lunghezza d’onda del visibile e dell’infrarosso, le proporzioni generali sono queste:
ATTENZIONE: non fissare la lampada perchè può essere dannosa per l’occhio umano.
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