Descrivi il tuo acquario La vasca è di tipo artigianale fatta costruire su misura da AquariumStyle di Torino nel novembre 2007, allestita solamente l’anno successivo a maggio. Si tratta di una vasca aperta le cui misure sono piuttosto “classiche” (cm): 80x60x50(h), spessore dei vetri 8 mm con frontale in extrachiaro, per un totale di 240 litri lordi. In alto a destra è presente il pozzetto di tracimazione di circa 16×11 (cm) dotato di scarico Stockman. Il livello dell’acqua è a circa 3 cm dal bordo vasca. La vasca poggia su un mobiletto artigianale di circa (cm) 120x60x90(h), dotato di 2 sportelli laterali di cui uno per accedere al pannello elettrico artigianale, mentre l’apertura frontale permette un comodo accesso alla sump. La sump è aperta sul retro, insonorizzata sulle restanti parti, costruita con legno resistente all’acqua ed illuminata. Sistema di filtraggio La vasca è stata avviata con sistema Berlinese e con tale sistema ho intenzione di proseguire. Ho optato per questa gestione perché mi è da subito parsa la più semplice, non mi sbagliavo! E’ un sistema adatto anche per chi si avvicina la prima volta al marino, bastano pochi e semplici concetti per metterlo in pratica ed è per questo che lo consiglierei ai neofiti. Ho scelto da subito l’uso di una sump, in primis per lasciare in vasca maggior spazio possibile e come secondo per un fattore estetico. La sump misura centimetri 80x40x40(h) con livello d’acqua a circa 20cm, accanto è inserita una vaschetta dedicata al rabbocco di centimetri 15x40x50(h). Agganciato al tubo di scarico in sump ho messo una calza riempita di lana di perlon per cercare di eliminare la maggior quantità di sedimento e pulviscolo in vasca. E’ presente uno schiumatoio: H&S 150-F2001 con pompa Aquabee 2000/1, molto performante, ottima schiumazione e di facile montaggio e pulizia. L’unica pecca di questo skimmer è il fatto che sovente si forma un deposito sulla valvola di immissione dell’aria, cosa che provoca il blocco della schiumazione. Il tutto però lo risolvo piuttosto facilmente immergendo il componente in acido muriatico per qualche minuto. Sistema di illuminazione Ho optato per l’illuminazione con HQi perché mi piaceva il tipo di luce molto chiara e l’effetto luci/ombre nella vasca. Le misure della vasca sono già state progettate in funzione della stessa luce e per l’utilizzo di un singolo riflettore Lumenarc. Fin da subito ho scelto un solo punto luce per questione di costi, la scelta è caduta sulle HQi da 250W, buon compromesso tra costi di corrente elettrica e possibilità di allevare ogni tipo di corallo (molle-LPS-SPS) con buoni risultati in termini di crescita e colore. Come gradazione di colore ho scelto la più chiara disponibile (10000°K) perché fin da subito ho pensato di abbinare due T5 da 24W per creare colori e fluorescenze. Come marca di HQi ho provato sia le XM che le BLV non riscontrando una grande differenza tra i colori, forse leggermente megliori le XM. Per quanto riguarda la resa mi è sembrato che le stesse XM abbiano un degrado delle prestazioni maggiore delle BLV, cosa che mi ha costretto a sostituirle in circa 6-7 mesi al confronto delle BLV che le ho tenute liberamente anche per più di 7 mesi senza riscontrare molte variazioni di tonalità del colore e formazione di alghe. Per quanto riguarda i due neon T5 sono partita con i BluPlus ATI, ultimamente sono invece passata ai Fiji Purple della Korallen-Zucht per cercare di far risaltare maggiormente i colori rosa-fucsia-lilla e meno le fluorescenze e devo dire che i risultati si sono visti nel giro di un mesetto. L’HQi è alimentata tramite Ballast IceCup elettronico. Il fotoperiodo è di 12 ore totali di cui 10 di HQI. Per dare l’effetto alba/tramonto uso dei semplici timer digitali collegati alle prese HQi/T5. Movimento dell’acqua Per quanto riguarda la pompa di risalita (vasca – sump) uso una Eheim 1250. Il tubo di immissione in vasca è regolato proprio sulla superficie dell’acqua, in modo da garantire un buon movimento. Per il movimento in vasca ho inserito una Tunze Nanostream 6045 per smuovere il retro della rocciata, scelta che si è rivelata ottimale fin da subito, perché mi ha consentito di portare sul davanti della vasca tutto il sedimento che sono di volta in volta risuscita a sifonare ed eliminare. Ho voluto fin da subito usare un metodo che mi consentisse di simulare i movimenti del maree, la scelta è ricaduta sul Multicontroller Tunze 7094 con fotocellula per la calma notturna. Le pompe collegate sono due Tunze Turbelle Stream 6000, posizionate ai lati opposti della vasca. Il settaggio è il seguente: le pompe vengono alternate ogni 6 ore con sistema pulsante, entrambe le pompe sono regolate al 90% di potenza, con pulsazione al 100%. La fotocellula è stata tolta successivamente perché ho riscontrato la presenza di troppo sedimento sulla rocciata. Somministrazione del calcio Inizialmente per somministrare calcio/alcalinità dosavo a seconda della necessità i buffer della Prolab Marine in polvere appositi, non appena la vasca è stata popolata dei primi animali sono passata all’utilizzo del Kent Tech A+B per mantenere costanti i valori. Posso affermare che sia i prodotti della Prolab Marine che il Tech della Kent si sono rivelati ottimi, unica pecca dei Prolab Marine è stata la difficoltà nel trovare il giusto dosaggio. Con l’inserimento di svariati SPS si è rivelato indispensabile l’inserimento di un reattore di calcio. Ho scelto l’LG701 caricato a corallina KZ, e aggiunto un pHmetro Milwaukee con elettrovalvola per facilitare e rendere più precisa la regolazione della quantità di CO2. Fin da subito la crescita è migliorata, la regolazione e taratura del reattore/pHmetro è stata piuttosto semplice e veloce, così come i successivi ritocchi al gocciolamento o valore del pH. Altri accessori La vasca è dotata dell’osmoregolatore Tunze Osmolator Universal 3155 per il rabbocco dell’acqua osmotica, semplice l’installazione e la manutenzione, unica pecca l’eccessivo rumore della pompa. Per la gestione della temperatura uso un controller collegato al riscaldatore in titanio Shego 300 con temperatura settata sui 25° centigradi in inverno. In estate collego al controller un semplice ventolino da casa che punta sulla superficie dell’acqua settando la temperatura sui 24° centigradi. Allestimento Il 16 maggio 2008 inizio la produzione di acqua di osmosi per riempire la vasca, tanica dopo tanica in circa 3-4 giorni la vasca è piena per 3/4, avvio le pompe di movimento al massimo della velocità e inizio a scaldare l’acqua portandola a 26°. Mi appresto all’operazione di “salatura”…. mi armo di sale Tropical Marine Pro Reef, pesa e tanta pazienza e inizio a salare l’acqua e a portare la salinità al 35 per mille controllando con rifrattometro. Lascio in funzione le pompe e il riscaldatore per 48 ore in modo da far sciogliere bene il sale, una controllatina a temperatura e salinità… tutto ok… si possono mettere le rocce!!! Il giorno 22 maggio 2008 metto le rocce in vasca (circa 40-45kg credo Fiji) e inizio l’inesorabile tram-tram per creare una rocciata soddisfacente! Sposta una roccia, sposta l’altra dopo 3 giorni passati con le mani a mollo finalmente la mia creatura assume forma… mi piace!!! A questo punto accendo anche lo skimmer e sempre con le pompe al massimo inizio la maturazione. Il sedimento lasciato dalle rocce era impressionante, c’erano montagne di porcheria ovunque! Così ogni due giorni per circa 3 settimane aspiravo il sedimento dal fondo, filtravo l’acqua tramite due pezzi di stoffa a trama fittissima (ad esempio due fazzoletti o tovaglioli) e ributtavo l’acqua in vasca. Poi prendevo la NanoStream e passavo su tutte le rocce alzando un mega polverone, che il giorno dopo si depositava e successivamente aspiravo. Intorno al 2 giugno 2008 faccio i primi test immaginandomi nitrati (NO3) e fosfati (PO4) a livelli altissimi! Test Elos alla mano…. cosa ottengo??? NO3 a zero e PO4 appena rilevabili, circa 0,01 praticamente a zero! Rimango allibita e la maturazione continua…… Lascio passare altri giorni (sempre sifonando) e arrivo al 14 giungo.. rifaccio i test e sempre gli stessi valori: NO3 a zero e PO4 circa 0,01. Do via all’illuminazione per cercare di scuotere un po’ la vasca. Inizio con 1/2 ora di attiniche + 2 ore di HQi + 1/di attiniche…. sono al 16 maggio. La maturazione procede bene e aumento di 1 ora la settimana le HQi mantenendo stabili le attiniche. Il giorno 30 giugno faccio il primo cambio d’acqua del 20%, per un totale di 48 litri di acqua, e il 4 luglio rifaccio i test ottenendo sia fosfati che nitrati a zero. La maturazione prosegue con aumento del fotoperiodo di 1 ora la settimana, cambi ogni 15 giorni del 20% e sifonatura del fondo 1 volta la settimana. Intorno al 15 luglio arrivo a circa 6 ore di HQi, compaiono le prime coralline sulle rocce e sui vetri, purtroppo arrivano anche le prime filamentose! Tutto procede secondo i piani (sperati) se non che la situazione nel mio primo acquarietto è sempre peggiore… le filamentose prendono il sopravvento su tutto.. anche sui coralli! Passano altri giorni e le filamentose raggiungono livelli insostenibili nella prima vaschetta… mi decido… via tutti i coralli!!! Anche in questa vasca iniziano a prendere piede un po’ di filamentose (normale.. sono in maturazione!) ma vista l’esperienza della vaschetta mi decido… voglio un riccio! La maturazione è praticamente finita.. un’esperienza unica, dalla creazione della rocciata alla comparsa delle prime coralline…. un’emozione fantastica, è come creare un mondo con le proprie mani! Nel giugno 2009 mi decido a risistemare la rocciata in alcuni punti lasciati in sospeso e parto alla ricerca di alcuno rocce piatte. Dopo svariate ricerche riesco a trovare qualcosa di soddisfacente e mi metto all’opera. Un duro lavoro cercare di non distruggere tutto, coralli e rocciata…. Un po’ di casino con la milliput ma l’impresa è andate benissimo, valori dell’acqua inalterati e solo un po’ più di sedimento sul fondo… Ora posso dire che la rocciata si completa, stabile e di aspetto gradevole! Integratori ed oligoelementi Non integro nulla se non il magnesio due volte a settimana. Uso il buffer in polvere della Prolab Marine nella dose di due cucchiaini da caffè sciolti in acqua di osmosi. Alimentazione I pesci vengono alimentati con mangime in grani della Elos (Spirulina – SVM2), due volte al giorno in piccole dosi. La scelta dell’alimentazione per gli invertebrati è stata ponderata dal fatto di voler usare meno prodotti possibile, ma buoni ed efficienti. Ho optato per la linea Elos: SVC – ProSkimmer – Omega. I dosaggi sono variati a seconda del numero di animali in vasca, attualmente doso così: 2 volte la settimana due cucchiaini grossi (dosatore Elos) di SVC sciolti in un po’ di acqua di vasca. Nei restanti giorni 3 gocce di ProSkimmer e 3 gocce di Omega. Le somministrazioni vengono fatte a luci spente, circa due/tre ore dopo lo spegnimento. I pesci sono in ottima forma e ottima colorazione. I coralli splendidi sia come colori e come crescita, la scelta della linea Elos la reputo ottima soprattutto nel rapporto qualità/prezzo. Pesci Discorso doloroso… i pesci! La vasca è sovrappopolata e con pesci di difficoltosa convivenza!!!! Sono tutti pesci che già avevo nella mia prima vaschetta da 80 litri e che già vivevano insieme in quel litraggio molto esiguo per loro – 1 Monodactilus argenteus dall’inverno 2005 (conosciuto come “Mono” e notoriamente vive in acqua salmastra da giovane… credo sia l’unica vasca marina con un Mono all’interno!) – 1 Amphiprion frenatus dall’autunno 2004 Invertebrati Inizialmente ho inserito i vecchi coralli molli della prima vasca, ma successivamente li ho tolti, allevando esclusivamente SPS-LPS. Sono presenti: – Varie colonie di Discosomi di diversi colori LPS: SPS: Non ho avuto particolare difficoltà a allevare i coralli, ho dovuto però limitare i corallimorfari per la loro invadenza e per il fatto che urticano molti SPS (non tutti), stesso discorso per i Parazoanthus e Clavularia. Unica difficoltà riscontrata con gli SPS è stata con la Montipora foliosa rossa, lasciata crescere troppo è colata su tutte le rocce circostanti, costringendomi ancora oggi a raschiare o coprire con milliput i pezzetti rimasti perché continuano a crescere. Altri animali: Manutenzione Effettuo cambi settimanali del 5% usando sale Preis o Tropic Marine. Durante i cambi effettuo una sifonatura del fondo per eliminare sabbia e detrito. Una volta la settimana ripulisco lo skimmer e la lana di perlon nella calza, ogni due giorni pulisco i vetri. Il reattore di calcio lo svuoto, ripulisco e aggiungo corallina ogni 2-3 mesi, effettuando anche la ritaratura del PHmetro. In via eccezionale quando reputo necessaria la cosa, pulisco in maniera più approfondita le varie pompe, immergendole in acido muriatico e risciacquandole molto bene. Valori dell’acqua
Consigli ed osservazioni Posso consigliare a chi si accinge la prima volta ad allestire una vasca marina di avere calma, pazienza e rispettare tutte le tappe necessarie e i tempi previsti in ogni momento, dalla maturazione all’inserimento degli animali. Io ho cercato di realizzare una vasca spendendo il meno possibile, cercando di risparmiare dove possibile ma non limitandomi nelle spese dove invece richiesto, come ad esempio sull’attrezzatura. Semmai ho cercato di acquistare più possibile materiale usato in ottime condizioni, ma non ho voluto avventurarmi nella scelta di attrezzatura di marche scadenti solo perché “costano meno”. Ringraziamenti Un particolare ringraziamento a Stefano (nightrider) per l’indispensabile aiuto nell’allestimento della parte elettrica e per tutti gli accorgimenti che mi ha suggerito. Ringrazio inoltre tutti gli amici del forum che mi hanno da sempre seguito e aiutato dandomi spiegazioni alle varie domande proposte. Non faccio volutamente nomi per evitare di dimenticare qualcuno. Eleonora Prevelato |
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