Vasca: autocostruita in vetro di 5 mm di spessore misura 32 cm di lunghezza 27 di altezza e di profondità Illuminazione: la plafoniera è autocostruita e ospita 2 neon da 15w a 15000°K e un neon Sera deep sea attinico da 15w il tutto comandato da due timer meccanici con approsimazione di 15 minuti Filtraggio: è presente un filtro a zainetto con una pompa da 370 litri orari riempito per metà da canolicchi e un piccolo batuffolo di lana di perlon per catturare le particelle in sospensione Movimento: due pompe da 320 litri orari che pescano l’acqua da dietro le rocce. Temperatura: riscaldatore da 100w Allestimento: il nano contiene 4.5kg di rocce vive e un fondo di circa 2,5 cm di sabbia corallina
Ospiti: Invertebrati:
Il tutto è gestito in maniera appassionata senza estremismi esagerati il ph non l’ho mai misurato nitriti e nitrati solo durante l’avviamento il calcio ogni 2 o 3 mesi ormai il nano ha un anno e gli invertebrati Sarcophiton e Sinularia non vanno in muta e crescono da almeno 6 mesi sintomo che l’acqua è buona e che l’aumento di illuminazione che aumenterò ulteriormente è stato positivo La mia avventura: Sono arrivato al Marino dopo 6 anni di esperienza con il dolce allevando vari ciclidi labidochromis, Discus, Scalari, e ciclidi nani. Ho sempre ritenuto l’acquario marino una cosa al di fuori dalla mia portata poi un giorno navigando qua e la in internet mi sono imbattuto nei Nanoreef e cosi mi son detto mah quasi quasi mi documento e provo…. Ecco alcune mie annotazioni: Ofiure: inserite assieme alle rocce vive hanno colonizzato la vasca….di giorno lasciano spuntare le zampette dagli anfratti nelle rocce pronte a raccogliere qualche granulo di mangime che sfugge agli altri ospiti. Sinularia: questo invertebrato mi è stato regalato assieme alle rocce vive Paguro Zampe Blu Electric : dopo un mese passato praticamente ad uscire solo la notte, da un giorno all’altro la svolta, sempre in movimento è un’instancabile pulitore si nutre di alghe filamentose e qualsiaasi cosa gli passa tra le chele Actinodiscus: dal piede dell’invertebrato più grande si sono divisi 4 piccoli actinodiscus Amphiron ocellaris : questo piccolo pagliaccio rigorosamente d’allevamento è grande circa 2.5 cm…. sono tentato di regalargli un fratellino per poi spostarli in un altra vasca non appena arriveranno a 4 cm ma sono preoccupato per il carico batterico che dovranno assorbire le rocce vive Lysmata amboinensis: l’ho inserito dopo 2 mesi dall’avviamento del nano…..2 giorni dopo prendeva il cibo dalle mani….simpaticissimo… |