Da sempre il mondo sommerso mi ha affascinato e mi affascina, da buon Siciliano sento di avere un legame speciale con il mare ed il suo richiamo è per me irresistibile. Da qui parte il mio interesse per l’acquariofilia, e come tutti ho cominciato con la vaschetta di plastica, poi la scoperta del termoriscaldatore e successivamente del primo filtro. Dalla vaschetta di plastica al primo acquario da 60 litri sulla cassettiera della mia camerina il passo fu breve e successivamente le tappe furono quelle che abbiamo attraversato quasi tutti: Guppy, fritti misti, colonne di resina e anfore dalle cui aperture uscivano le bolle dell’aeratore, fino all’incontro con AP, che cambiò tutta la mia visione acquariofila. Ad Ottobre 2012 scelsi di riprovare ed un anno dopo questo è il risultato. Ho scelto il metodo naturale per contenere i costi e perché mi sembrava l’approccio migliore per un neofita ed in più non avendo molto spazio a disposizione non avrei avuto problemi di posizionamento di sump o schiumatoi vari. La vasca è un Wave Cube 30, allestito con circa 6,5 kg di roccia viva, filtro a zainetto (che in maturazione caricavo a resine, adesso invece con delle roccette vive), termoriscaldatore da 50 watt, per il movimento ho una Hydor Nanokoralia da 900 lt/h, non mi soddisfa molto, per l’illuminazione una plafo a LED e-shine 12×3 watt bridgelux, ed un osmoregolatore fai da te (progetto trovato sul forum) per il rabbocco. Da subito, come per quasi tutte le mie vasche, decisi di tenere una sorta di foto diario, è il modo migliore per capire come la vasca cambia, come crescono gli animali, i periodi, positivi o meno, che attraversa l’acquario, soprattutto credo che in un acquario marino questo strumento sia utilissimo per la comprensione di questo complesso mini ecosistema. Trovo che un acquario vuoto abbia un fascino tutto particolare, è come una tela bianca ancora da dipingere, ci sono dentro tutte le aspettative e l’eccitazione dell’inizio è una sensazione bellissima, come un bimbo davanti ad una vetrina piena di giocattoli. Arrivate le rocce, mi misi subito all’opera cercando di fare una rocciata sicura, con più terrazze possibili, ariosa e che mi soddisfacesse esteticamente. Finita la rocciata partii con il mese di buio sperando che 30 giorni bastassero per la maturazione, consapevole del fatto che quello di buio sarebbe stato il periodo più noioso per me, occupai il tempo leggendo e documentandomi, scegliendo i coralli che avrei voluto inserire e cercando la plafoniera a LED dato che fino a quel momento avevo solo una PL da 18 watt. Arrivato a questo punto cominciavo ad essere piuttosto impaziente, d’altronde erano quasi 4 mesi che la vasca era al buio, ma continuavo ad avere valori alti di No3, non volevo comunque aver aspettato tanto per poi rovinare tutto, quindi strinsi i denti e pazientai ancora, anche perché la plafoniera ancora non era arrivata, ma non capivo se le alghe non arrivavano perché avevo fatto tutto per bene o se doveva ancora arrivare l’esplosione algale, ero nella confusione più totale. Insieme alla plafoniera arrivò anche l’esplosione algale, o sarebbe più corretto dire che la innescò. Dopo più di 4 mesi decisi di accendere le luci quindi, lasciando che le alghe consumassero i nutrienti che ancora imperversavano in vasca, ma dopo tutto quel tempo i giorni sembravano settimane e la mia perseveranza cominciava a vacillare. Le alghe cominciavano a regredire, anche se come si vede c’erano delle belle barbe, nella parte inferiore erano quasi sparite e con impazienza aspettavo che anche il resto si diradasse, ormai quasi non si riusciva a vedere la forma originale della rocciata, ma vedevo la luce in fondo al tunnel. Finalmente vedendo che le alghe erano ormai regredite quasi del tutto, cominciai ad inserire i primi ospiti tra cui due lumache, una bellissima roccia piena di Zohantus verdi e di varietà dragon eye.
Passai l’estate a caccia di coralli, ero ormai in crisi d’astinenza, se poi consideriamo che a Giugno a Livorno ci fu il Raduno di Goccia Blu Toscana… tornai a casa con un bel bottino, quei bellissimi discosomi rossi che da 3 piccoli sono diventati 10 giganteschi, 1 Ricordea verde, 1 Rodachtis che ora sono diventati 3, la bellissima Acanthastrea che Erisen mi ha gentilmente consigliato ed una simpatica coppia di Thor Amboinensis. Un anno dopo… Per il momento ho deciso di non inserire nient’altro ed aspettare solamente che gli esemplari in vasca crescano dopodiché comincerò a scambiare quei pezzi che meno mi piacciono o che magari sono cresciuti troppo. Per celebrare il primo anno della mia vasca e per documentare al meglio questo viaggio, ho fatto un video che ho messo on-line e sul mio topic, questo è il link per chi avesse curiosità di vederlo: Bene, questo credo sia tutto, mi scuso se mi sono dilungato, a questo punto credo che i ringraziamenti siano d’obbligo. Partiamo allora. Ringrazio innanzitutto i miei genitori che mi hanno assecondato quando ero piccolo ed hanno sopportato lo spazio che occupavo, via via sempre di più, pavimenti bagnati durante i cambi d’acqua e le bollette lievitate. Ringrazio la mia fidanzata Barbara con cui convivo, che sopporta ma incuriosita, ed alla fine ringrazio Acquaportal per tutte le dritte, le conoscenze che ho oggi e per avermi fatto conoscere il lato oscuro della Luna, quello che molti acquariofili ignorano e grazie anche ad Ale87tv per avermi chiesto di scrivere sulla mia vasca. |