Altra domanda, la quarta, che in un nano reef è fondamentale:ho abbastanza spazio?
Briareum e Clavularia crescono molto velocemente costruendo una specie di prato che ricopre le rocce. Lo spazio serve anche per proteggerli dai loro vicini oppure per proteggere i loro vicino da loro stessi, molti di questi animali sono urticanti per altre varietà di invertebrati, non ha senso comprare due animali metterli vicino e veder deperire uno dei due solo perchè sta soccombendo sotto le difese chimiche dell’altro. Non si può solo guardare le loro dimensioni esterne e considerare la loro crescita bisogna anche considerate la lunghezza dei polipi e dei tentacoli che magari sono estro flessi solo di notte, ma che essendo moto lunghi possono dare fastidio all’animale vicino. Prendiamo ad esempio la Euphyllia, dell’ordine delle Scleratine, che nella varietà paradivisa vive benissimo anche sotto le luci dei neon quindi può essere inserita in un nano reef. Questa specie estro flette di notte i suoi tentacoli che possono essere lunghi anche 15 cm: ha senso inserire questo animale con altri animali vicino a lui? In un nano reef non troppo piccolo ha senso fare un bell’acquario monotematico ovviamente allestito per soddisfare le sue non poche esigenze. Comunque la Euphyllia paradivisa è urticante per quasi tutte le Scleratine, ma è sconfitta nelle guerra chimica da Actinodiscus e Rhodactis. Un problema simile si ha con la Favia sp che vive anche sotto le lampade al neon è però molto urticante. Ultima domanda, la quinta, ho degli animali non sessili che potrebbero darmi dei problemi in vasca con il mio nuovo ospite? Ci sono specie di granchi o di gamberi, come i Rhynchocinetes, che diventano aggressivi verso gli invertebrati e non li lasciano aprire completamente oppure se ne cibano. Più che altro si “divertono” a staccarne dei pezzi senza poi mangiarli. Lo stesso vale per molti piccoli nudibranchi che magari non abbiamo inserito in modo diretto, ma sono arrivati come ospiti insieme alle rocce vive. Quando si inserisce un invertebrato è fondamentale osservare e annotarsi ogni cambiamento perchè potrebbe essere dovuto a possibili “parassiti” messi erroneamente in vasca. Un altro esempio il Epitonium Bileanum si nutre dei tessuti delle Tubastrea, quindi fare attenzione agli animali che si vogliono inserire. Attenzione non è necessario seguire pedestramente l’ordine che ho inserito io, l’importante è rispondere a tuta queste domande prima di inserire un invertebrato in vasca e non bisogna mai dimenticare che le possibilità sono così tante che difficilmente non riusciremo a trovare qualcosa che soddisfi le nostre esigenze. Vorrei solo far notare che gli invertebrati in una vasca non sono mai troppi a meno di mancanza di spazio, visto che molti arrivano dal dolce gli invertebrati sono come le piante: più ce n’è meglio è. Leggete sui libri o le nostre schede per farvi una idea di cosa va bene o meno per la vostra vasca. |