Se si pensa a un pesce per prima cosa vengono in mente le pinne, le branchie e le squame; ma, in realtà, che cosa caratterizza i pesci e li rende veramente simili tra loro? Vi sono dei pesci che sono privi di squame e altri che non hanno le pinne sviluppate completamente, si pensi semplicemente alle varie varietà di pesci rossi che possono presentare o no alcune pinne, come nel caso dei Testa di leone che non hanno la pinna dorsale. Vi sono tipi di pesci che non hanno le branchie, ma che passano tantissimo tempo in superficie per respirare. Quindi si capisce come sia sbagliato dire che tutti i pesci hanno le branchie, le squame e le pinne. C’è però una cosa che li rende simili ed è un fattore comune: è lo speciale muco che li ricopre, noi non siamo abituati ad indicarlo come caratteristica dei pesci, ma in realtà è fondamentale per le particolari funzioni che svolge. Spesso tra i primi consigli che si danno ad un acquariofilo c’è quello di non toccare il pesce con le mani perchè si rischia di danneggiare il muco che lo ricopre, quindi si consiglia di usare molta delicatezza e il retino. In genere l’uso del retino è sconsigliato solo per quei pesci che hanno occhi particolarmente delicati quali ad esempio i Black Moor che hanno gli occhi sporgenti; in questo caso l’unica soluzione è cercare di prenderli con delicatezza con le mani evitando di raschiare in nessun modo la pelle per non rischiare di togliere lo strato protettivo di muco, oppure cercarle di farli entrare delicatamente in un contenitore direttamente all’interno dell’acquario. In genere il muco viene formato da particolari ghiandole che si trovano nella epidermide; queste ghiandole sono sia unicellulari che multicellulari. Il loro compito è quello di creare una proteina che, a contatto con l’acqua, forma il muco protettivo. Vi sono pesci appartenenti a varie famiglie, come i Callionymidae e i Lampreys, che sono in grado di creare uno strato di muco così alto che risultano essere molto viscidi da prendere, infatti non si riesce ad avere una presa definitiva, anzi, una volta catturati, è difficile tenere la presa. Anche se lo strato di muco viene tolto questo si riforma molto velocemente e risulta difficile tenere fermo il pesce.
Come detto, il muco viene formato da delle ghiandole che si trovano nella pelle del pesce; questa, come negli anfibi, negli uccelli e nei mammiferi, si divide in due strati diversi: l’epidermide superficiale e quella pių profonda. Le ghiandole per la produzione della proteina che forma la mucosa hanno origine nello strato pių profondo della pelle. Comunque si è verificato che un pesce se non è ricoperto dal muco oppure se ne produce troppo, ben presto perde buona parte delle sue capacità difensive e muore. Vediamo adesso alcune funzioni caratteristiche del muco che spiegano meglio come questo sia fondamentale tanto quanto in natura che in acquario. I pesci hanno le squame come loro principale protezione dagli agenti patogeni esterni e dai parassiti, però anche il muco ha una sua funzione di protezione, infatti si è verificato che i pesci meno ricoperti da squame hanno uno strato maggiore di mucosa. La funzione della mucosa in questo caso risulta ancora pių importante in una vasca che in natura; infatti in un acquario gli agenti patogeni quali funghi, virus e parassiti sono molto pių concentrati che in natura quindi il pesce ha molte pių possibilità di venire a contatto con questi organismi, se è ricoperto da uno strato omogeneo di muco è pių probabile che riesca a contrastare eventuali attacchi. Vi sono anche degli appositi prodotti studiati per essere aggiunti all’acqua in modo tale da trattarla per proteggere la mucosa e aumentare la capacità di resistere alle malattie del Velluto e dei Puntini Bianchi. Come gli esseri umani i pesci respirano attraverso la pelle, il muco ha la funzione di regolare il passaggio di gas dall’acqua all’interno del corpo del pesce, questo è particolarmente chiaro nei pesci di acqua di mare dove la concentrazione di sale potrebbe influenzare molto il passaggio dell’acqua dal mare al pesce, la stessa cosa succede anche nei pesci di acqua dolce. Se ne deduce come il muco se cambia in quantità e in qualità possa influenzare l’assorbimento dei gas attraverso l’epidermide. Quindi la mucosa ha un’importantissima funzione osmotica che non deve essere sottovalutata. Un’altra funzione del muco è quella di aiutare il pesce a muoversi meglio in acqua. Tutti abbiamo presente la differenza che c’è tra il camminare normalmente e la fatica che si fa a camminare con l’acqua fino alle ginocchia. Quando camminiamo normalmente la fatica maggiore naturalmente è dovuta alle grandi distanze che riusciamo a compiere, ma di sicuro non risentiamo dell’attrito dell’aria che è quasi ininfluente. Invece quando andiamo in spiaggia e proviamo a camminare con le gambe immerse fino alle ginocchia, o oltre, la fatica maggiore è proprio dovuta all’attrito con l’acqua. La differenza in questi due casi è nella densità dell’acqua e dell’aria che pur essendo entrambi dei fluidi è molto diversa. Per fare un’altro esempo si pensi come la stessa aria possa diventare un problema quando si va in giro in moto ad alta velocità a volte tenere la posizione sulla moto diventa molto faticoso perchè l’aria offre molto attrito, in questo caso dovuto alla alta velocità. Come abbiamo compreso l’attrito nei fluidi, aria e acqua, è molto diverso da quello che c’è tra due corpi solidi. Un corpo immerso in un qualsiasi fluido e come se si ricoprise di tantissimi strati di fluido stesso come se fossero tante pellicole. Queste pellicole se il corpo è fermo non si muovono tra di loro. Al contrario quando il corpo si sposta queste pellicole si comportano in modo diverso. Lo strato di fluido pių vicino al corpo rimane attaccato al corpo stesso e si spostano solidali con lui, al contrario quelle pių lontane dal corpo in movimento rimangono ferme. Naturalmete passando dalla pellicola che si muove alla stessa velocità del corpo e quella ferma le pellicole intermedie avranno velocità decrescenti fino a zero. Quindi l’attrito in un fluido denso è tra liquido e liquido, la presenza del muco rende molto pių scorrevole il pesce nell’acqua quindi pių veloce ed agile. Inoltre il muco provvede a pulire l’acqua tutto intorno al pesce sempre con l’obiettivo di far muovere il pesce pių velocemente e rendere pių facile la respirazione attraverso la pelle. Il muco a secondo delle varie specie può anche assumere compiti diversi: nutritivi nei piccoli appena nati di Discus e difensivi in quelli appartenenti alla famiglia dei Myxinidae e Petromyzontidae. Si comprende come alcune di queste funzioni in acquario siano assolutamente inutili, però ve ne sono alcune che in acquario sono importantissime, tra queste la funzione di protezione dagli attacchi di agenti patogeni è forse la pių essenziale per garantire una vita sana al pesce. I pericoli per la mucosa del pesce in una vasca sono molti, ma alcuni con semplici accorgimenti possono essere risolti. Il primo pericolo è proprio l’uomo: quindi è meglio cercare di toccare e spostare il meno possibile il pesce, primo perchè rischiamo di rovinare la mucosa, secondo perchè questo è fonte di stress per il pesce; entrambe le situazioni possono facilitare l’azione di agenti patogeni e colpire il pesce che risulta indebolito. Un altro pericolo per l’integrità della mucosa è rappresentato dagli altri pesci, infatti se sono territoriali le loro lotte per il domino nell’acquario potrebbero indebolire o distruggere lo strato protettivo con tutte le conseguenze del caso, quindi, quando si introduce un pesce, bisogna stare attenti alle loro capacità di potersi adattare all’ambiente che avete preparato per loro e alla loro compatibilità con i pesci già presenti nella vasca. Per ultimo bisogna sempre considerare se l’allestimento della vasca è corretto, vi sono alcune specie di pesci rossi pregiati quali i Fantail che non sono dei grandi nuotatori e che quindi potrebbero facilmente venire a contatto con l’arredamento della vasca; magari non riescono a ferirsi però possono rovinare la mucosa, quindi bisogna cercare di ridurre al minimo i possibili rischi per i nostri ospiti eliminando tutto quello che può essere considerato uno spuntone. |
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