Fertilizzanti per acqua dolce Intervista a Douglas Hill, Presidente della Seachem In occasione della visita allo Zoomark 2011, ho avuto il piacere di conoscere Mr. Douglas Hill, presidente e direttore generale operazioni della Seachem.
Abbiamo avuto un interessante scambio di opinioni in merito alle caratteristiche dei loro fertilizzanti per acqua dolce ed alle differenze più significative rispetto ai fertilizzanti di altre marche.
Dopo alcuni giorni ho scritto a Mr. Douglas per avere ulteriori chiarimenti, ne è nato uno scambio di e-mail di cui riassumo, nel seguito, i contenuti di sicuro interesse per tutti gli appassionati che amano acquari dotati di una rigogliosa vegetazione. D. Il fertilizzante Seachem Iron utilizza il ferro gluconato anziché il ferro chelato, perché questa scelta? quali sono i vantaggi del ferro gluconato rispetto al ferro chelato?
R. Rispetto al ferro chelato EDTA, il ferro gluconato ha un legame più debole con l’elemento che lo protegge dall’ossidazione, pertanto le piante devono spendere meno energia per rompere tale legame ed utilizzare il ferro. L’assorbimento del ferro è più veloce e la crescita della vegetazione è più rigogliosa. D. Tra gli inibitori della crescita delle piante, che si accumulano nel tempo e sono eliminabili solo con i cambi d’acqua periodici, l’EDTA potrebbe rientrare tra questi? potrebbe ridurre o ostacolare l’assorbimento di alcune sostanze nutritive da parte della vegetazione?
R. Ritengo che il ferro chelato EDTA, molto efficace nell’ambiente terrestre, lo sia meno in quello acquatico in quanto, una volta che la pianta rompe il legame ferro-EDTA e utilizza il ferro, lascia l’EDTA nell’acqua che tende a legare sia gli elementi traccia che i macroelementi quali calcio e magnesio, togliendone disponibilità alla vegetazione.
Mentre le piante hanno la capacità di rompere il legame EDTA e assorbire il ferro, anche se richiede maggiore quantità di energia rispetto al legame gluconato, non hanno la capacità di rimuovere e utilizzare il calcio ed il magnesio da questo tipo di legame e pertanto rallentano la crescita. D. Utilizzando i vostri prodotti ho notato che la crescita delle piante rimane costante anche in assenza dei cambi d’acqua periodici, cosa che non ho riscontrato utilizzando fertilizzanti di altre marche, ad esclusione della linea Brigthwell, che mi permetteva cambi d’acqua più diradati nel tempo, ma pur sempre necessari.
R. Nel caso della linea Brightwell, hai potuto diradare i cambi d’acqua poiché Brightwell non utilizza solo il ferro chelato ma anche il ferro gluconato. L’impatto dell’agente chelante EDTA è pertanto ridotto ma non assente e, di conseguenza, la crescita delle piante tende comunque a rallentare con il passare del tempo. D. Quali rischi si corrono in caso di sovradosaggio?
R. Dipende molto dal prodotto usato, per i prodotti che contengono ferro non si dovrebbe mai superare il livello massimo di ferro di circa 0,5mg/l. Oltre questo livello, il ferro, in quasi tutte le sue forme, diventa tossico per i pesci. Molte persone dosano comunque il Flourish Iron a 0,5mg/l senza alcun problema per i pesci perché è assorbito talmente rapidamente dalle piante che la sua concentrazione diminuisce molto velocemente. Un metodo migliore per dosare il ferro sarebbe quello di calcolarne la velocità di assorbimento da parte delle piante ed utilizzare dosi giornaliere pari alla quantità di ferro assorbita nelle 24 ore (questo è applicabile a qualunque altro macroelemento misurabile con i test oggi a disposizione). In questo modo si riesce a mantenere un livello costante di fertilizzanti e massimizzare la crescita, evitando di lasciare in soluzione gli elementi non utilizzati dalla vegetazione. D. Quanto incide sulla crescita delle varie specie di piante il rapporto tra gli elementi contenuti nei fertilizzanti? E’ sufficiente che siano tutti disponibili o alcune specie traggono vantaggio da un bilanciamento degli elementi mirato ad incrementarne la crescita?
R. Per una crescita ottimale della vegetazione, il rapporto tra gli elementi deve essere ben bilanciato: ad esempio se non c’è abbastanza azoto ma c’è abbondanza di fosforo le piante non saranno in grado di utilizzare adeguatamente il fosforo e la crescita sarà lenta e stentata. In queste condizioni le alghe saranno comunque in grado di utilizzare il fosforo e priveranno le piante anche di questo nutriente: le alghe cresceranno mentre le piante soffriranno ancora di più. La stessa cosa succederà se manca il fosforo, oppure è presente in quantità minime, ma c’è tanto azoto. Un errore comune è quello di rimuovere l’elemento presente in grande quantità quando invece bisogna aggiungere quello che manca. Una volta aggiunto l’elemento mancante le piante li potranno utilizzare entrambi e, oltre che crescere bene, sottrarranno nutrimento alle alghe. D. Alcuni produttori riportano sulle confezioni la data di scadenza: quanto è importante tale data?
Uno o due mesi dopo la data di scadenza, i fertilizzanti sono ancora efficaciò Possono diventare dannosi o, più semplicemente, diminuiscono il loro effetto?
R. La maggior parte dei prodotti per gli acquari non ha scadenza in quanto i fertilizzanti sono composti principalmente da elementi inorganici. Alcuni prodotti, tipo il Flourish, contengono nutrienti organici ma, se tenuti bene, la stabilità a lungo termine non è un problema: pertanto posso affermare che Flourish non ha scadenza. D. Quindi non dobbiamo preoccuparci di utilizzare fertilizzanti di vecchia data?
R. Ripeto, questo non è un problema quando gli elementi sono stabilizzati e formulati correttamente. D. Una volta definito e testato positivamente un protocollo di fertilizzazione, è possibile inserire i vostri prodotti in un unico flacone, rispettando le proporzioni dei dosaggi settimanali, e fertilizzare una o due volte a settimana con tale miscela? C’è il rischio che qualche elemento si possa deteriorare?
R. Non lo consiglio, alcuni elementi potrebbero precipitare. C’è una chimica diversa e attentamente studiata in tutte le formulazioni, è per questo che i vari prodotti sono così stabili nei singoli flaconi. Alcuni prodotti possono comunque essere miscelati e utilizzati per dosaggi settimanali senza alterazione.
Si possono miscelare:
– Flourish Iron e Flourish Excel;
– Flourish Potassium e Flourish Phosphorus;
mentre Flourish e Flourish Nitrogen devono essere conservati in flaconi separati. D. Molte persone, specialmente quelle alle prime esperienze, preferiscono utilizzare fertilizzanti settimanali contenenti, in un’unica confezione, tutti gli elementi necessari alla crescita della vegetazione. Visto che non è possibile miscelare tutti i vostri prodotti in unico flacone, cosa consigli?
R. Se qualcuno vuole un modo facile e poco impegnativo di fertilizzare, consiglierei semplicemente l’uso di Flourite, come substrato, con l’aggiunta di Flourish tabs una volta ogni 3-4 mesi e una miscela di Flourish Iron e Flourish Excel una volta alla settimana. D. Flourish Excel è realmente efficace in presenza di fertilizzazione con CO2°
Potrebbe sostituire la fertilizzazione con CO2°
R. Sì, può sostituire la fertilizzazione con CO2, ma perché farlo quando funzionano così bene insieme? Se uno non ha il tempo o il denaro per costruire un sistema di fertilizzazione CO2, allora può utilizzare soltanto Flourish Excel. Io personalmente credo che funzionino talmente bene insieme che non userò mai più l’uno senza l’altro, uso entrambi anche nel mio acquario, in ufficio, con ottimi risultati. Grazie Mr. Douglas per tutti i chiarimenti forniti e per la disponibilità e la pazienza dimostrate nel rispondere a tutte le domande formulate.
Utilizzo i fertilizzanti Seachem da alcuni mesi ed ho avuto modo di apprezzarli non solo per i risultati ottenuti ma, soprattutto, per il basso livello della criticità di dosaggio che li rende adatti a tutti gli appassionati, compresi gli acquariofili alle prime armi. Zoomark 2011
Douglas Hill con una sua collaboratrice. |