Per Refugium non si intende altro che un piccolo acquario collegato alla vasca principale, dedicato all’allevamento e alla riproduzione di piccoli e medi organismi ed alla coltivazione di macroalghe.In un ambiente separato e lontano dai predatori e dai pesci fitofagi si possono moltiplicare indisturbati grandi quantitativi di piccoli organismi provenienti dalle rocce vive e dalla sabbia o introdotti appositamente: individui adulti o in stadio larvale di Protozoi, Crostacei (Granchi, Gamberetti, Copepodi, Mysis, Branchiopodi, Ostracodi, Anfipodi, Paguri), Gasteropodi, Echinodermi (Ofiure, stelle marine), Vermi (Oligocheti, Policheti, Nematodi), ecc. E’ possibile inoltre introdurre piccoli animali (come ad esempio una coppia di gamberetti Lysmata) che sono soliti espellere uova o larve che in un acquario tradizionale verrebbero immediatamente eliminati dalle pompe, dal filtro o dallo schiumatoio. Altri organismi che possono incrementare la popolazione sono paguri, Turbo snails, stelle marine, spirografi, e una grande quantità di Macroalghe (Caulerpa, Halimeda, Rodophytae, ecc).
A cosa serve il Refugium 1) Aumenta il litraggio totale dell’acquario 2) Possibilità di allevare plancton vivo spontaneo come alimento per pesci ed invertebrati. 3) Allevamento di animali detrivori, il Refugium diventa una sorta di filtro meccanico, dove i detriti vengono consumati dagli organismi microfagi. 4) Possibilità di introdurre piccoli animali che producono uova e larve (che non vengono eliminate immediatamente dal sistema di filtraggio). 5) Schiuditoio per Artemie (si consiglia l’uso di uova sgusciate) 6) Coltivazione di Macroalghe che aiutano a tenere sotto controllo le sostanze inquinanti (Nitrati, Ammonio, Fosfati) e mediante la fotosintesi consumano CO2 e cedono ossigeno all’acqua (questo contribuisce a mantenere stabile il pH). Le Macroalghe cresciute potranno essere potate ed utilizzate come cibo per i pesci fitofagi. 7) Il substrato del refugium che deve essere costituito da un alto strato di sabbia corallina per favorire la colonizzazione di organismi detrivori, col tempo si colonizza di batteri anaerobici che riducono il contenuto di nitrati. 8) Utilizzando il refugium con un fotoperiodo invertito si contrasta grazie alla CO2 assimilata dalle alghe durante la notte, l’abbassamento del pH notturno. In questo caso, per non disturbare gli animali dell’acquario durante la notte, si consiglia di munire il refugium di un coperchio in vetro opalina, di applicare sul vetro anteriore uno sportellino rimovibile (in legno o pvc) e di oscurare i restanti tre vetri con della carta adesiva nera. 9) Immettendo l’acqua arricchita di CO2 proveniente dal reattore di calcio si favorisce la crescita delle Macroalghe allevate nel refugium e si riduce il contenuto di CO2 libero nell’acqua dell’acquario. 10) Per ultimo osservare il comportamento degli organismi allevati nel refugium è altrettanto interessante dell’osservazione degli animali dell’acquario. Come funziona Un problema è costituito dal fatto che la girante della pompa utilizzata per alimentarlo può uccidere una parte del plancton con cui entra in contatto. Per questo motivo è bene prelevare con una piccola pompa l’acqua dall’acquario immetterla nel refugium e farla rientrare nell’acquario per troppo pieno tramite un foro realizzato nella parte alta del refugium. In questo modo nessun organismo verrà mai a contatto con la girante della pompa. Il refugium deve essere illuminato, consiglio di installare almeno un paio di neon timerizzati.Il fotoperiodo può essere prolungato fino a 14 ore. Per la realizzazione del refugium possono essere usati tutti i tipi di acquari artigianali o di marca, anche un acquario usato può andare bene o addirittura un vasca o un contenitore di plastica. In caso di acquari nuovi, è possibile integrare il refugium direttamente nella vasca principale (di fianco o dietro), questo da alla struttura un impatto estetico migliore.
Il flusso d’acqua non deve essere troppo turbolento ma di medio bassa intensità (intorno ai 2-4 ricambi totali ora). Nel caso di organismi molto piccoli, come ad esempio i naupli di artemia, è reale il rischio che vengano immessi nell’ acqua turbolenta dell’acquario poche ore dopo la schiusa con la conseguente immediata eliminazione da parte dei filtri, dalle pompe di movimento, e dallo schiumatoio. Per ridurre al minimo questo inconveniente vi è la possibilità di alimentare il refugium con due pompe gestite da timer. Una pompa che funziona ininterrottamente deve avere una portata estremamente ridotta, sufficiente a garantire delle buone condizioni, ma che limiti la fuoriuscita dei microrganismi dal refugium (in questo modo potranno crescere e riprodursi indisturbati). Una seconda pompa più potente introduce un maggior quantitativo d’acqua saltuariamente e per pochi minuti, possibilmente con il contemporaneo spegnimento di tutte le pompe di movimento e dello schiumatoio (per circa un ora). Un prefiltro di rete di nylon (quelli utilizzati nei prefiltri meccanici degli impianti ad osmosi) potrebbe essere inserito prima del troppo pieno del refugium (posizionato orizzontalmente sul livello dell’acqua) per eliminare completamente il rischio di fuoriuscita di plancton durante il periodo gestito dalla pompa piccola. Il prefiltro deve avere una fessura longitudinale nella parte alta per garantire il flusso libero nel momento in cui entra in funzione la pompa più potente (con il conseguente leggero innalzamento del livello dell’acqua nel refugium), e nel caso di intasamento del prefiltro eviterebbe lo strabordamento dell’acqua dal refugium . Lascio a chi vorrà sperimentare questa soluzione eventuali accorgimenti e modifiche, soprattutto sui tempi di intervallo delle due pompe, e sulla misure del reticolo da usare (temo infatti che un reticolo tanto fine da impedire ai naupli di Artemia di passare si otturi con velocità sorprendente). Arredamento Ottimi risultati si sono ottenuti con l’utilizzo di sabbia viva, purtroppo in Italia quasi introvabile. Un po’ di sabbia prelevata da un acquario maturo potrebbe essere una buona alternativa. Successivamente verranno introdotti vari tipi di Macroalghe. Alimentazione Ottimi anche i prodotti liquidi utilizzati per alimentare gli invertebrati e i prodotti a base di Zooplancton e Phytoplancton (durante la somministrazione è bene spegnere per un breve periodo la pompa di alimentazione). Le macroalghe trovano il nutrimento direttamente dall’acqua e dagli oligoelementi che somministriamo ai nostri invertebrati.< Sump e refugium Anche se molti organismi riuscirebbero a passare indenni, e che comunque, anche se venissero uccisi verrebbero probabilmente ugualmente predati, la soluzione risulta meno efficiente rispetto a quella del refugium posizionato sopra o a fianco dell’acquario. Anche se non consigliata di seguito lo schema per la realizzazione di una sump munita di refugium. Per sfruttare al massimo la lunghezza della sump la vasca per il rabbocco automatico è stata prevista stretta e lunga nella zona posteriore. Nel caso di refugium inserito nella sump si consiglia l’utilizzo di pompe Tunze, queste ultime infatti hanno il vano dove è contenuta la girante molto più ampio rispetto a quello delle altre pompe. Le pompe Tunze sono le uniche che salvaguardano parzialmente il plancton. Lo schema ipotetico è strutturato per un acquario 150/160 di lunghezza x 60 di profondità. In questo caso il refugium risulta molto capiente se si ipotizzano delle misure di circa 60/70×35/40×60(h) si ha un litraggio lordo di 120/170 litri.
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