Il metodo NaturaleIl metodo naturale si discosta decisamente dal metodo Berlinese, dal metodo Jaubert e da qualsiasi altro metodo per allestire una vasca. Il metodo naturale spiega come allestire e mantenere un nanoreef di litraggio inferiore ai 100 litri che ospiti uno o al massimo due pesci.. Il nanoreef con metodo naturale è una vasca che potrà ospitare moltissimi invertebrati, se il vostro obiettivo è ospitare pesci marini non pensate neanche di allestire un nanoreef perchè le scarse dimensione non permettono di ospitare convenientemente quasi nessun pesce. I risultati fin qui ottenuti hanno permesso di affinare la tecnica e di sviluppare alcuni aspetti importanti.
La scelta della vasca va fatta in funzione anche della nostra scelta per il sistema di illuminazione e di pompaggio. In commercio ormai sono disponibile molte plafoniere adatte ad essere usate in un nano reef, queste plafoniere soddisfano le esigenze più disparate i quanto sono disponibili sia con i normali neon T8, i neon a risparmio energetico, i nuovi neon T5 e per ultimo con le HQI. L’ordine con cui sono state elencate le varie lampadine non è casuale, siamo partiti dal tipo di illuminazione più semplice per arrivare a quella che ci permette di ospitare in pratica tutto in vasca. Considerando il rapporto resa e potenza io considero le miglior plafoniere quelle a risparmio energetico oppure le T5. Scegliere insieme le dimensioni della vasca e il tipo di illuminazione credo che possa essere l’unico modo di evitare un errore classico: quello di illuminare poco il nostro nano reef. Nei primi articoli indicavamo che il rapporto watt/volume della vasca doveva essere compreso tra 1 e 3. Visto il successo che il nano reef ha avuto e la serie di animali che si andranno a ospitare, ma soprattutto dato che una ottima illuminazione aiuta a stabilizzare la vasca, il rapporto tra il watt/volume della vasca ora consigliato è compreso tra 2 e 3. Altro vantaggio nello scegliere in contemporanea la plafoniera e la vasca è quello di prenderle almeno della stessa lunghezza in modo tale che il cono di luce che la plafoniera genera finisca tutto nella vasca e non fuori perché la plafoniera è più lunga della vasca stessa; è importante che tutta la luce genera finisca in vasca. Scelta la vasca e la luce, altro aspetto primario è rappresentato dalle pompe. Non più una sola pompa, ma almeno due pompe da posizionare in modo tale che la corrente che si crei in vasca lambisca ogni angolo, anche quello più nascosto. Se possibile mettere le pompe in due angoli opposti con il getto rivolto una contro l’altra, le pompe devono essere accese in alternanza tra loro. La prima pompa deve stare accesa per un periodo di funzionamento singolo di 5.5 ore seguito da una accensione contemporanea con la seconda pompa di 0.5 ore, poi si spegnerà la prima pompa e si farà funzionare la seconda per altre 5.5 ore, altro periodo di funzionamento contemporaneo e poi il ciclo ricomincia. In questo modo si simulano le correnti che in natura vengono generate dalle maree. La portata oraria di ciascuna pompa deve essere almeno 20 meglio se non 30 volte il volume della vasca. La corrente in vasca sarà necessario per garantire il giusto apporto di cibo e movimento a tutti gli ospiti e per evitare la crescita di alghe indesiderate in zone di relativa calma. Il riscaldatore è uno dei mali minori, non importa se viene sovra dimensionato visto che molto probabilmente avremo a disposizione più di un watt/litro. Importante è che sia di buona marca per garantire la giusta temperatura durante l’inverno. Adesso avremo il nanoreef tecnicamente pronto per essere allestito. Avremo una buona illuminazione, un ottimo movimento dell’acqua, un altrettanto valido riscaldamento; non sono previsti altri prodotti da aggiungere.
Sabbia e roccia viva sono il cuore di un nano reef. Devono essere entrambe di ottima qualità e soprattutto vive. Le rocce vive devono essere di ottima qualità e devono essere tali da occupare almeno 1/3 se non di più del volume totale del nano reef. Non ha senso parlare di kg di roccia viva per litri di acqua dell’acquario, le rocce vive hanno forme e pesi specifici diversi quindi consigliano un valore si rischia di esser fuorviati. Importante è occupare, come detto sopra almeno un terzo del volume della vasca, le rocce vive devono essere scelte con cura e possibilmente comprate in più fasi e magari di provenienza diversa per garantirci che la micro-fauna e la micro-flora sia la più variegata e completa possibile, solo questo permetterà in futuro di avere un sistema veramente stabile. Le rocce non vanno scelte solo per il loro aspetto estetico, ma vanno scelte in modo tale da avere metà delle rocce vive di tipo massivo e metà delle rocce vive di tipo piatto e per lo meno sottili. Perché questa distinzione? Invece i batteri anaerobici che trasformano i nitrati in azoto gassoso che così si elimina dalla vasca vivono soprattutto nelle rocce vive massive. Si consideri che la quantità di ossigeno nelle rocce vive decresce più si va verso il centro della roccia. Un buon equilibrio lo si trova solo se abbiamo comprato una pari quantità di rocce massive e di rocce con ampia superficie. Questo sistema è un filtro completo in grado di eliminare da solo i residui organici. Per questo motivo per evitare che l’equilibrio della nostra vasca ne risenta è sconsigliato in tutti i modi di muovere il fondo o spostare le rocce. La quantità di sabbia da comprare deve essere tale da garantire un fondo di 7-8 millimetri da inserire almeno 8 mesi dopo il primo avviamento. Non mettere il fondo è un grosso errore, non metterlo ridurrebbe di molto il potere filtrante naturale su cui si basa questo metodo. Attenzione che il fondo deve essere di sabbia fine, se troppo grossa l’acqua passa liberamente e trasporta con se l’ ossigeno. Inserire il fondo se già vivo dopo le rocce vive è meglio anche per il semplice motivo che le rocce vive i primi giorni buttano fuori un bel po’ di detriti e se non si ha il fondo si può facilmente eliminare questo materiale in eccesso sifonandolo. Il fondo come dicevamo è fondamentale perché anche lui fa da filtro e se lo strato è abbastanza alto è parte fondamentale dell’equilibrio della vasca. Non è però così facile trovare il giusto equilibrio tra altezza del fondo e processi di trasformazione batteriche. Un fondo troppo basso e continuamente mosso dalla corrente è assolutamente inutile se non dannoso. Un fondo troppo alto può generare negli strati inferiori processi di trasformazione chimiche non desiderati che potrebbero creare dei problemi in vasca (fosfati e all’inizio troppi cainobatteri). Il materiale del fondo deve essere di sabbia finissima e avere una certa altezza, io direi 8 millimetri, per attivare dei processi riducenti. Questo fondo non deve essere smosso per nessun motivo, ci penseranno i nostri ospiti a farlo: paguri, vermi e lumache. Non scordiamoci poi della funzione che hanno tutti gli animali detrivori che vivono nel fondo e nelle rocce vive, questi animali contribuiscono in modo essenziale all’equilibrio della vasca e allo smaltimento delle sostanze organiche e contribuiscono alla formazione del plankton che tanto sarà utile agli invertebrati. Al contrario in una vasca ben avviata e allestita correttamente un filtro biologico può solo fare danni. La presenza di un filtro biologico attiva anche lui processi di tipo aerobico con trasformazione dei nitriti in nitrati. Questo ne causerebbe un accumulo in vasca perchè la capacità di trasformare i nitrati in azoto gassoso da parte dei batteri delle rocce massive non sarebbe sufficiente per trasformare tutti i nitrati generati dai batteri aerobici del filtro biologico e dal nostro filtro naturale formato dalle rocce e dalla sabbia viva.. Si creerebbe una abbondanza di nitrati non trasformati che si accumulerebbero in vasca con evidenti problemi per gli ospiti e crescita indesiderata di alghe. Allo stesso modo lo schiumatoio in un nano reef equilibrato non può far altro che sottrarre elementi utili ai nostri ospiti, perché se abbiamo raggiunto l’equilibrio uno schiumatoio potrà estrarre: amminoacidi, carboidrati, ferro, iodio, fitoplancton e plancton e tutte le sostanze “leggere”; tutti elementi che poi dovremo integrare in un nano reef e che sono molto utili ai nostri ospiti. Preparare un nano reef richiede pochi mezzi, la parte difficile e trovare il giusto mix tra i vari tipi di rocce e la giusta altezza del fondo; la forza di acquariofilo è la pazienza: il periodo di maturazione serve per trovare questo mix. Fare le cose velocemente porta tutto alla rovina nel breve tempo. Fare una vasca con filtro biologico e-o schiumatoio dicendo poi tanto lo tolgo vuol dire che quando li toglierai dovrai rincominciare da capo e addio ai valori in vasca. Allestimento vasca con metodo naturaleLa vasca è auto costruita usando 5 semplici vetri siliconati tra loro con silicone nero. La vasca è stata allestita solo inserendo rocce vive e sabbia viva proveniente da vasche avviate da anni. Le rocce sono state posizionate in modo tale da coprire l’ angolo tecnico dello scomparto, le rocce ergono lungo tutta la parete e scendono lentamente verso i lati della vasca. Ho formato una specie di scoglio al centro della vasca poggiata solo allo scomparto tecnico lasciando liberi la quasi totalità dei 4 lati. La illuminazione è fornita solo da una PL da 18 watt, luce a risparmio energetico alloggiata dentro una plafoniera commerciale che appoggia sui vetri laterali. Presenti due pompe accese una in alternativa all’ altra per un periodo di 12 ore ciascuna. E’ presente una grande quantità di alghe superiore della specie caulerpa che mi servono per poter tenere sotto controllo i valori dell’acqua, viene potata regolarmente. Molluschi ospitati nella vasca:
Pesce ospitato:
Invertebrati non sessili ospitati sono:
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