Se ne parla sempre più spesso, specie in questa nuova sezione, ma non tutti sanno esattamente cosa sia questo “mop” e perchè se ne consiglia frequentemente l’utilizzo quando si allevano pesci come Melanotaenie, Pseudomugil, Iriatherina e molte altre specie appartenenti anche ad altre famiglie.Cosa è un mop? Il nome è stato ripreso dal termine inglese che indica lo spazzolone per lavare per terra, il mocio, per capirci.
Il collegamento è d’obbligo visto che la forma e la composizione sono molto simili. Oltretutto la parola è semplice, corta e facile da ricordare, per cui il termine sembra azzeccato e ha preso piede senza difficoltà. Per noi acquariofili, un mop è uno strumento di lana costruito per aiutarci nell’allevamento dei pesci, fornendo un substrato adatto alla deposizione delle uova di molte specie di pesci.
Il suo scopo è quello di riprodurre, artificialmente, una pianta acquatica, delle radici sommerse o un intrico di alghe e vegetali in cui i pesci, in natura, scelgono di depositare le proprie uova per metterle al sicuro dai predatori e dalla corrente. Numerose sono infatti le specie d’acqua dolce che sono solite deporre sulle piante e tra la vegetazione semisommersa vicino la riva, in cui non solo ci sono meno predatori ma i piccoli avannotti trovano anche più cibo per i primi giorni di vita.
Trasportando questo all’interno di un acquario sembra evidente l’importanza che ha questo strumento per ricreare una condizione simile a quella naturale per la riproduzione dei pesci. In natura (e a volte anche in acquario) tutto succede senza il nostro intervento ma nell’allevamento in cattività, se si vogliono otterene determinati risultati occorre seguire un metodo, per cui diventa molto difficile lasciare tutto alla natura in acquario perchè non potremmo avere un controllo della situazione e non avremmo modo di salvare le uova o la prole dei pesci, il più delle volte mangiata proprio dai loro conspecifici in acquario.
Per questo si utilizza questo metodo artificiale ma decisamente efficace, e si mette da parte per un attimo la bellezza e la naturalezza delle vere piante. Acquario per il mop Chiaramente il mop non ha esigenze come le piante, però, visto che ne fa le veci, per utilizzarlo al meglio sarebbe opportuno non metterlo in competizione con loro.
Mi spiego meglio: utilizziamo il mop per “convincere” i pesci a deporvi le uova in modo tale da poterle salvare per accrescere i piccoli in una vasca dedicata, ma se nello stesso acquario dove viene messo il mop si trova anche un bel cespuglio di muschio, un boschetto di piante a stelo, piante fluttuanti o in genere piante filiformi allora diventerà difficile trovare le uova solo sul mop, riducendone in questo modo di molto l’efficacia. Per questo motivo se si intende riprodurre con una certa costanza e in un certo numero i pesci occorre sistemare uno o più mop in acquari in cui siano presenti piante più grandi, magari a foglie larghe come Anubias, Microsorum, Echinodorus, ecc in modo che non attirino l’attenzione dei pesci durante la deposizione.
Personalmente, ho allestito vasche da riproduzione senza nessun tipo di piante, solo con legni e mop e devo dire che il risultato (sembrerà strano) ma era anche piuttosto naturale, in quanto il groviglio di lana, se è di un colore adeguato sembrerà effettivamente un gruppo di radici o delle alghe.
Per praticità di gestione, infatti, sconsiglio le piante in vasche di questo tipo, a meno che non si tratti di epifite, piante galleggianti o fluttuanti. Come costruire un mop Arriviamo alla parte più interessante: come si costruisce un mop?
Per costruire uno o più mop servono solamente due materiali, reperibili facilmente e a basso costo:
– Lana 100% acrilica (molto importante)
– Materiale galleggiante (es. sughero, corteccia, polistirolo) o affondante (es. pietre, coccio, ecc) Serviranno poi un paio di forbici e un po’ di manualità.
Apro una parentesi sulla scelta del colore della lana, in quanto spesso è una cosa un po’ trascurata ma secondo me molto importante.
La lana (ricordiamo 100% acrilica) deve essere di un colore neutro o scuro, che richiami il più possibile qualcosa di naturale presente in un fiume. I colori più utilizzati, quindi, sono il marrone scuro, il verde bottiglia, il nero, il beige o il verde un po’ più chiaro, senza mai arrivare ai colori accesi e irreali quali il viola, il blu elettrico, l’arancione, ecc…
Oltre a diventare ancor più artificiale e rischiare che venga ignorato dai pesci, diventa poi difficile cercare le uova se si utilizzano colori inadatti. Una volta preso il materiale si segue una semplice procedura, che per praticità di lettura descriverò sotto forma di step schematici: 1) Prendete un libro o qualcosa che abbia una forma simile e rigida e iniziate ad avvolgervi intorno la lana (come se faceste una matassa).
2) Dopo un numero variabile di giri, più o meno dai 30/50 circa a seconda dello spessore del mop che desiderate, smettete di avvolgere la lana e, con un paio di forbici, tagliate il filo e mettete da parte il gomitolo.
3) Adesso viene la parte più facile da fare che da descrivere: con le forbici tagliate tutti i fili avvolti sul libro, aprendo così la matassa che avete creato.
A questo punto togliete il libro e prendete la ciocca di fili di lana da un capo e tenetela insieme.
4) Con un pezzo di lana (lungo circa 15 cm) legate la ciocca nel mezzo così da ottenere un fiocco centrale e due spezzoni di matassa che cadono ai lati.
5) A questo punto utilizzate lo stesso filo con cui avete legato la ciocca per attaccare il tutto o ad un galleggiante o ad un peso, a seconda che il mop sia galleggiante o affondante. Fine del lavoro, il vostro mop è pronto per essere immerso in acquario. All’inizio la lana è estremamente galleggiante, e dovrete strizzarla un po’ sott’acqua per farla impregnare per bene e farla rimanere sommersa completamente. Nel giro di uno o due giorni il vostro mop sarà completamente immerso in acqua. Come utilizzare il mop Il mop va lasciato in acquario, sistemato in un angolo o dove non vi da fastidio, ma in un luogo accessibile ai pesci, magari che possano girargli intorno senza problemi.
In un acquario non c’è un numero fisso di mop, se ne può mettere uno soltanto oppure due, tre, a seconda dei pesci, della nostra vasca e delle nostre esigenze. Come detto poco fa, lo scopo del mop è quello di accogliere le uova dei pesci, ma noi come possiamo utilizzarlo?
Chi si avvale di questo strumento, solitamente ha due opzioni:
1) Cercare le uova all’interno del mop per spostarle poi in un contenitore/vaschetta di schiusa e accrescimento;
2) Spostare in un’altra vaschetta l’intero mop senza smuoverlo e senza prelevare le uova. Nel primo caso, si procede prelevando dall’acquario il mop, poggiandolo su un vassoio per evitare che goccioli. Si porta poi sotto una luce o vicino la finestra e delicatamente si apre e si inizia a cercare (o spulciare) tra le maglie fino a che non si trovano delle uova.
Alcune specie depongono più facilmente nella parte alta del mop, altre nella parte bassa, altre ancora dentro, quando le maglie sono fitte fitte…. Per rendere tutto più interessante, sappiate che gli Pseuodomugil (per esempio) depongono ovunque sul mop, non hanno zone precise.
Una volta trovate le uova si possono prendere delicatamente tra le dita e si spostano in un altro contenitore; contrariamente a quanto si possa pensare, non tutte le uova sono delicate anche se molto piccole. Alcune si possono prendere tranquillamente e non è facile romperle, a meno che non si stringano forte le dita. Evitando tutto questo, che personalmente è il metodo che utilizzo perchè mi piace di più, si può ricorrere ad un secondo metodo, ovvero quello di controllare la presenza di uova nel mop e poi spostarlo direttamente in un’altra vaschetta senza dover maneggiare le uova. I due sistemi sono equivalenti, ovvero si ottiene lo stesso risultato. La cosa differente è che il secondo metodo è decisamente più pratico quando la specie da noi allevata depone abbastanza uova in una volta sola.
Alcune specie di Rainbow fish, per esempio, depongono 2 o 3 uova ogni giorno, per cui c’è il rischio (utilizzando il metodo 2) di avere una vaschetta con 3 o 4 mop in una sola settimana…per questo io preferisco in questi casi prelevare le uova e rimettere il mop nella vasca con i pesci. In un acquario non metto mai un solo mop ma ne utilizzo minimo due, per dare ai pesci la scelta del luogo in cui deporre senza essere costretti a conquistarsi l’unico territorio disponibile. Altre funzioni del mop in acquario Per concludere, voglio elencare brevemente altre importanti funzioni che può avere un mop all’interno di un acquario, a prescindere dall’esigenza o meno di salvare delle uova. Innanzitutto, uno o più mop costituiscono un ottimo rifugio per tutte le specie di pesci, in quanto trovandosi in difficoltà o semplicemente per riposare possono trovare riparo e sicurezza all’interno delle sue maglie, dietro o sotto di esso.
Questo vale sia per pesci adulti che per gli avannotti, per esempio dei Poecilidi. Il mop, essendo formato di lana, è anche una miniera di microfauna per i pesci. Un mop “maturo” che sta in acquario da tempo ospiterà non solo qualche alga ma anche dei microrganismi utili per sfamare tutti i piccoli pesci.
Inoltre la sua consistenza lo rende anche un buon substrato colonizzabile dai batteri, e spesso si utilizzano i mop maturi presi da alcuni acquari per avviare nuove vasche o per avere una vasca matura in caso di fiere, esposizioni, mostre… Insomma, i mop sono degli strumenti utili non soltanto per la deposizione delle uova ma in genere per tutta la vita in acquario. Se possibile, consiglio a tutti di nasconderne qualcuno nelle vostre vasche perchè il loro lavoro è silenzioso e prezioso allo stesso tempo. |