L’autunno e l’inverno, con il cambio del fotoperiodo di illuminazione dell’acqua, la riduzione delle temperatura e spesso le abbondanti pioggie, sono un periodo delicato per il laghetto, per i pesci, le piante e per i suoi microrganismi.
Le koi, essendo organismi eterotermi, cioè con la temperatura corporea uguale a quella dell’acqua in cui vivono, subiscono nella stagione fredda un progressivo rallentamento metabolico. E’ importante quindi
diminuire il numero di pasti e le quantità con l’abbassarsi delle temperature. In autunno si consiglia di alimentare le koi con
POND STICKS COLOR. E’ opportuno invece sospendere l’alimentazione sotto gli 10° C di temperatura dell’acqua (calcolata in superficie).
Le riserve accumulate durante l’estate, grazie a una dieta varia e di qualità, permetterà ai vostri pesci di superare il digiuno invernale.
Il laghetto in autunno
Nei mesi autunnali è opportuno preparare il tuo laghetto ad affrontare i rigori invernali, effettuando una serie di operazioni di manutenzione:
- Potare le piante – E’ opportuno potare tutte le piante del laghetto quando queste cominciano a ingiallire, e comunque prima che marciscano.
- Rimuovere le foglie dalla superficie – Le foglie tendono d’apprima a galleggiare e poi a depositarsi sul fondo, con difficoltà a decomporsi causa la loro componente di cellulosa. Il lento processo di decomposizione peggiora la qualità dell’acqua ed è quindi opportuno o rimuoverle manualmente con un retino prima che affondino, oppure installare una rete sospesa sopra il pelo dell’acqua in modo da raccoglierle finchè gli alberi non saranno spogli.
- Controllo regolare dei valori di KH – Questo parametero va controllato con maggiore frequenza rispetto all’estate, in quanto le probabili frequenti ed intense piogge autunnali o nevicate invernali portano a diminuire la concentrazione di sali carbonati nel laghetto, con conseguenti rischi per i pesci, visto che il KH ha la fondamentale funzione di stabilizzare il pH.
Se vedete le koi sfegarsi frequentemente sul fondo potreste avere un problema di KH. In caso di un valore di KH inferiore a 6 °d KH è sempre necessario intervenire per alzare il PH utilizzando MUTAPHI “M” pH+/KH+, una soluzione che alza il pH fino al livello desiderato. - Effettuare un cambio regolare dell’acqua – Durante l’autunno è opportuno proseguire con un cambio periodico del 10% dell’acqua utilizzando AQUASANA POND per eliminare il cloro e la cloramina dell’acqua di rubinetto e annullare gli effetti dei metalli pesanti.
- Raccogliere i sedimenti dal fondo – Poichè la profondità del laghetto è un fattore fondamentale per il benessere dei pesci, è consigliabile in autunno rimuovere i sedimenti dal fondo per mantenere inalterata la profondità.
Per fare questa operazione è comodo utilizzare una pompa per raggiungere eventuali zone prodonde e difficilmente raggiungibli a mano. Poichè la rimozione dei sedimenti comporta anche una riduzione dei batteri presenti nel laghetto è opportuno, fino a che la temperatura rimante superiore a 18° C, somministrare batteri tramite l’uso regolare di NITRIDAC. - La pompa del laghetto d’inverno: due soluzioni
- In zone dove la temperatura dell’ambiente va spesso sottozero d’inverno, si può decidere di asportare la pompa per evitare che congeli.
- Se si decide invece di tenere la pompa per il laghetto in funzione anche nei mesi invernali, è opportuno farne una accurata manutenzione e collocarla in un luogo riparato. La pompa in inverno va utilizzata per movimentare solo gli strati superficiali dell’acqua, visto che i pesci andranno in letargo nella zona più profonda e calda del laghetto. Mischiare le acqua a diverse profondità e temperature rischierebbe di essere deleterio per i pesci.
Il laghetto in inverno In Italia
In Italia, di solito da metà – fine novembre le koi iniziano il periodo di letargo: questo è facilemnte osservabile in quanto i pesci rallentano i movimenti e mostrano un chiaro calo d’appetito.
Se durante l’inverno si formasse del ghiaccio sulla superficie del laghetto nei mesi invernali i pesci non avranno problemi a sopravvivere serenamente sotto la superficie, se però un laghetto ha almeno 1 metro di profondità.
Per diminuire il rischio di congelametno della superificie si può lasciare la pompa in funzione in modo da muovere almeno una zona della superficie del laghetto.