Pomacanthus imperator in livrea giovanile (Foto Roberto Sozzani) Classificazione
La sottofamiglia Pomacanthinae appartiene alla famiglia Chaetodontidae dell’ ordine Perciformes.
Alla famiglia Chaetodontidae appartengono anche i delicati Chaetodontinae che non tratteremo in questa sezione. Area di diffusione
I pesci Angelo vivono prevalentemente nelle acque dell’Oceano Pacifico, Indiano e dell’Arcipelago Indo-Australiano.
Diverse specie (in particolare del genere Holocanthus) sono diffuse nelle zone tropicali dell’Atlantico Occidentale e nel Mar dei Caraibi.
Il genere Arusetta prospera nel Mar Rosso, analogamente ad altre specie Pomacanthus. Caratteristiche fisiche
La lunghezza massima di questi bellissimi esemplari è di circa 20-30 cm.
Alcuni di essi presentano una conformazione del muso caratterizzata da una mascella inferiore prognata. Biotopo
La presenza di alcune specie è segnalata in prossimità di scogliere ricoperte da una fitta vegetazione di alghe.
I Pomacantidi vivono anche sul reef, nelle adiacenze del litorale e nei fondali del mare aperto.
Habitat degli esemplari giovani sono le acque litorali di scarsa profondità, le lagune caratterizzate da una vegetazione di alghe non abbondante e da madrepore solitarie.
Le barriere coralline sono meta delle specie più piccole di Centropyge che formano in quelle acque delle prospere comunità territoriali o colonie. Comportamento in natura
La maggior parte degli esemplari di questa famiglia vive solitaria o in coppia, in particolare le specie più grosse.
Come summenzionato, i Centropyge sono invece dediti alla creazione di colonie composte da diversi esemplari che vivono nelle barriere coralline. Comune a tutti i Pomacantidi è la salvaguardia del proprio territorio da eventuali sconfinamenti di altri pesci della stessa specie.
Quando si sente minacciato, il Pesce Angelo può ingaggiare uno scontro con l’intruso e scoraggiarlo emettendo dei suoni secchi simili ad uno schiocco. La tendenza di questa famiglia a frequentare i fondali marini è ravvisabile dal loro movimento natatorio; essi infatti nuotano sempre con le pinne ventrali rivolte verso il substrato, pertanto nelle grotte la posizione del ventre è rivolta verso l’alto. | Annularis
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Alcuni esemplari giovani di specie diverse denotano una livrea parecchio somigliante e per questa ragione risultano aggressivi tra di loro. Comportamento in acquario
I Pomacantidi avversano i pesci della stessa specie e talvolta del medesimo genere; quindi è raccomandato introdurre nella vasca un’unico esemplare.
Comunque è possibile introdurne di più, a condizione che i vari esemplari della stessa specie abbiano una livrea di colore diverso e che l’ambiente sia spazioso e presenti un numero adeguato di nascondigli.
Tale famiglia si rivela pacifica verso i pesci tranquilli, anche di piccole dimensioni, e talvolta risente della presenza di pesci troppo vivaci e voraci.
Euxiphipops navarchus (Foto Daniele De Napoli)
Anche se non sono veri e propri divoratori di polipi, alcuni Pomacantidi non sono adatti a vasche di invertebrati, soprattutto se questi ultimi presentano polipi molto piccoli. La loro continua ricerca di cibo da sbocconcellare con il robusto apparato boccale, potrebbe essere un continuo disturbo non tollerabile da parte degli invertebrati. Si consiglia di introdurli in vasche allestite con rocce vive sulle quali possono trovare alghe e piccoli animaletti di cui nutrirsi. I Centropyge, tra tutti le specie di Pomacantidi sono quelli più adatti alla vasca di barriera. I pomacantidi sono pesci abbastanza delicati soggetti ad alcune tipiche malattie, alcuni di loro come ad esempio il Pigoplites diacanthus, non riescono a trovare le condizioni idonee ed hanno breve vita in acquario. A nostro modesto parere, esclusi i Centropige, i Pomacantidi data la loro incompatibilità con gli invertebrati (una vasca con invertebrati offre condizioni migliori rispetto ad una senza), non sono adatti a vivere in cattività, andrebbero lasciati a casa loro. Anche se sono frequenti i casi di Pomacantidi che vivono per anni in vasche adeguatamente capienti, la stragrande maggioranza è destinata a morire entro i primi mesi. In altre parole se intendete orientarvi su una vasca di soli pesci preferitegli robusti pesci predatori.
Pomacanthus imperator (Foto Marco Rosetti)
Alimentazione
I Pomacantidi sono pesci monofagi, in quanto specializzati nel nutrirsi di uno specifico mangime.
In tal senso, indirizzano le loro attenzioni principalmente verso spugne, alghe, Briozoi e crostacei.
Le specie più piccole di Centropyge traggono sostentamento da alghe e microrganismi derivanti e in qualche caso si nutrono di piccoli invertebrati. La propensione dei Pomacantidi a selezionare un’alimento a scapito di altri non agevola il loro allevamento in cattività.
In particolare, durante il periodo di acclimatazione, i pesci adulti stentano ad abituarsi al regime alimentare imposto dall’acquariofilo deperendo così nel giro di poco tempo, mentre, nel migliore dei casi, accettano dei surrogati. L’alimentazione degli esemplari medio-adulti è meno intransigente, anche se è bene somministrare il mangime in modo mirato, visto che risentono marcatamente di squilibri in tal senso.
Specie di Pomacantidi molto delicate sono Pomacanthus imperator, Pomacanthussemicirculatus e Holocanthus trimaculatus.
Pomacanthus paru (Foto Roberto Sozzani) Gli esemplari giovani sono i più disponibili ad assimilare il mangime offerto, probabilmente perchè anche in natura non hanno ancora sviluppato la capacità di selezionare il mangime, tipica degli adulti. In generale, la dieta da somministrare, nel corso del periodo di acclimatazione, si basa su piccoli crostacei tipo polpa di gamberetto od artemie, alghe o verdure come spinaci, broccoli, zucchine, e cibi secchi in scaglie e granuli.
Le verdure risultano essenziali per acclimatare le varie specie di Centropyge. E’ sconsigliato somministrare dosi di mangime esigue in una vasca popolata da Pomacantidi e pesci voraci svelti nel nutrirsi, poiché i secondi prevalgono facilmente sui primi lasciandoli regolarmente a bocca asciutta.
Nel caso fosse somministrato mangime animale morto o di origine vegetale, è bene preparare bocconi di grandezza proporzionale alla dimensione della loro bocca. Particolarità
Il repentino cambiamento di livrea occorrente nella maggior parte degli esemplari ha indotto a credere che il pesce giovane e quello adulto appartenessero a specie diverse.
Tale trasformazione avviene negli individui lunghi dai 7 ai 10 cm e si manifesta così radicalmente, da modificare addirittura la conformazione delle linee della livrea. Alcuni esemplari di diversi generi (per esempio, Pomacanthodes imperator, P. semicirculatus, P. annularis, Pomacanthus maculosus e Arusetta asfur) tendono ad assomigliarsi parecchio in età giovanile, presentando un misto di righe blu e bianche dai tratti irregolari. Specie
Vediamo nel dettaglio i Pomacantidi che più frequentemente vengono introdotti negli acquari. Clicca sul nome per accedere |