La mia passione per i pesci nasce con la pesca all’età di 6 anni, la mia fortuna è di vivere in campagna e avere un lago privato che mi ha permesso di fare molta pratica quotidianamente, sono comunque stato molto spronato dalla famiglia e dai miei fratelli. (tutti con il pollice verde). Il primo acquario era formato da 5 semplici vetri incollati fra loro, a 10 anni lo allestivo con un po’ di sabbia che rubavo dai mucchi dei cantieri, acqua di pozzo…pesci gatto, alborelle, carpe erano gli inquilini… Saltuariamente era protagonista una biscia d’acqua. Un bel giorno di natale, sotto l’albero trovai in regalo un acquario che tutt’ora(8anni) è in funzione, niente di ingombrante, la cosa giusta per iniziare. Da quel giorno all’anno scorso ha avuto ogni genere di ospiti.. ogni errore è stato commesso, ogni esperimento è stato fatto…molti pesci sono morti. Un bel giorno riesplode la passione, balza in testa l’idea di sistemare l’acquario di impegnarsi di studiare di approfondire…, si prende conoscenza degli errori fatti e di quelli fatti fare dal negoziante… Per ripartire da zero, riportai i pesci rimasti (uno Scalare, un Trichogaster) al negoziante, riallestii l’acquario con piante e decisi di iniziare con i Guppy perché lessi su internet delle loro doti di adattabilità di resistenza di facile riproduzione ecc.. Casualmente contattai Luca, un ragazzo di Bologna, vendeva Guppy a 0,50 cent l’uno, mi informò che i suoi erano selvatici (mai sentito prima…), mi disse che la differenza è che erano più piccoli ma più colorati, che non mangiavano i piccoli e che erano puri e rari… La cosa non mi allettava più di tanto, più che altro ero interessato al prezzo e al fatto che fossero Guppy, poi il fatto che non mangiavano i piccoli mi avrebbe semplificato il lavoro non dovendo usare sale parto e tutto il resto…. Ne acquistai 10 esemplari. Messi in vasca mi sembravano minuscoli, erano giovani e lunghi non più di 1,5 cm, i pochi colori che c’erano erano sbiaditi… Nel giro di 4 o 5 giorni mi morirono 5 esemplari… telefonai subito a Luca… il quale mi chiese i valori dell’acqua in cui li avevo messi… io non avevo nemmeno i test per l’acqua… così gli acquistai e verificai che NO2 e NO3 erano alle stelle… ecco che i 5 superstiti furono salvati dall’acqua di rubinetto e da un buon biocondizionatore.
Ciao, mi chiamo Giovanni e allevo Guppy Selvatici del Brasile, Ancistrus, e Discus. Ho 3 acquari molto ingombranti e sono qui per raccontarvi come allevo i Guppy Selvatici e come mi trovo con questi fantastici pesci. Innanzi tutto cercherò di farvi capire come sono fatti utilizzando delle foto e soprattutto raffrontandoli con i Guppy Commerciali ovvero quelli che conoscono tutti. Partiamo dall’estetica, principalmente i selvatici che ho io, vengono divisi in 2 tipi: Normali e Albini. I primi hanno le femmine completamente grigie, prive di ogni colorazione anche nella coda (a differenza di quelli commerciali) che è completamente trasparente come tutte le altre pinne.
I secondi, gli Albini, hanno le femmine completamente giallognole(da qui il nome) con pinne giallo/trasparenti.
I maschi invece di tutti e due i tipi sono coloratissimi, tranne le pinne che sono tutte trasparenti. Lungo tutto il corpo hanno macchie Rosse, Azzurro/Blu con riflessi Verdi, gli distingue il colore di base che nei Normali è il grigio, negli Albini il giallognolo. Particolare è una macchia nera e bianca in prossimità della coda. Come in gran parte dei pesci, i maschi sono + piccoli delle femmine, diciamo che raggiungono i 2,5 cm contro i 4/4,5cm delle femmine (in ogni caso sia i maschi che le femmine rimangono + piccoli dei ispettivi fratelli Commerciali), in ogni caso formano un bella coppia. Dopo il primo parto ho avuto modo di verificare che non si verificano fenomeni di cannibalismo cioè che ne le femmine ne i maschi si cibano, o cacciano i piccoli avannotti. Il numero di avannotti nati da un parto dipende dall’età della femmina e variano da un minimo di 10 a un massimo di 30 circa. I fenotipi sono ripetuti nei piccoli, ciò significa che nascono sempre maschi uguali e femmine uguali in tutte i tipi, Normali e Albini.(che comunque si incrociano tra loro). I piccoli per la prima settimana si nutrono di niente ovvero raccattano cibo sul fondo, sulle piante scorrazzando liberi, poi iniziano a cibarsi delle sminuzzature di cibo degli adulti e via via crescono fino a che, ad un mese di età, i maschi iniziano a colorarsi e le femmine diventano mature. Sono molto resistenti e si adattano molto facilmente a varie temperature, ho avuto modo di tenerli in vasche a 24 gradi per arrivare a vasche con 28/29 gradi. Credo che sopravvivano anche a temperature molto + fredde, diciamo di 18°. Si adattano anche alla durezza dell’acqua, al kh, al ph, a tutto basta tenere bassi NO2 e NO3. Li ho in vasche con acqua di rubinetto (ph8/8,5) e anche in una vasca in cui convivono con i Discus (ph di 6,8/7,3). Si cibano di ogni tipo di mangime, in scaglie, granulare… non disegnano le zucchine che do agli Ancistrus e vanno ghiotti dei Chironomus che rubano ai Discus. Mi hanno dato molte soddisfazioni, ora ne ho tantissimi e ho deciso di iniziare l’esperienza del laghetto proprio con loro come protagonisti tra le ninfee e le zanzare(vediamo se è vero che in Oriente li usano per liberarsi proprio di quest’ultime)… |