Dove: La maggior parte dei guppy che troviamo in commercio sono pesci che provengono dal sud-est asiatico e in particolar modo da Singapore e Taiwan. Le condizioni particolarmente favorevoli di queste regioni, dal punto di vista climatico, a fatto sì che si venisse a creare un vero e proprio business dei guppy. Questi allevamenti lavorano in condizioni ottimali, sempre, e il loro fatturato annuo si aggira, ormai, intorno ai 90 milioni di dollari! Cifre impressionanti che hanno reso questo settore uno dei più redditizi in Singapore.
I guppy vengono allevati in aree molto vicine agli estuari dei fiumi dentro taniche di cemento.
Foto prelevata dal catalogo dell’allevamento “Apollo Aquarium Pte Ltd” di Singapore.
Leggendo le informazioni che troviamo nei vari siti di queste industrie del guppy leggiamo che l’acqua in cui vengono allevati è per due terzi piovana e per il restante terzo salmastra (proveniente cioè dall’estuario del fiume). I livelli di salinità sfiorano l’1%, il pH si attesta a valori intorno al 7 e il GH intorno al 10.
Le condizioni di allevamento, almeno da quello che è scritto su internet, non sono affatto precarie. I guppy hanno spazio sufficiente e il range di riproduzione è molto alto (50-100 avannotti per femmina).
Foto prelevata dal catalogo dell’allevamento “Apollo Aquarium Pte Ltd” di Singapore.
Come: Come mai i guppy muoiono con tanta facilità? Sono pesci delicati? Hanno perso la loro resistenza che tanto li distingueva dagli altri pesci?
Beh, la risposta è già implicita nel primo paragrafo di questo articolo, ma vediamo di renderla chiara a tutti. Come abbiamo già detto i guppy provenienti da Singapore sono allevati in acque con una elevata salinità. Va aggiunto, inoltre, i valori del pH e GH che da noi raramente troviamo nell’acqua che sgorga dal nostro rubinetto. Cosa succede quindi: i guppy che provengono da Singapore, molto probabilmente sono in ottime condizioni (dico questo perchè spesso si vedono guppy molto grandi malati, il che significa che prima stavano bene), ma una volta in mano ai grossisti europei e in particolare italiani, finiscono in acque con caratteristiche totalmente diverse, subendo stress impressionanti! Non credo (spero di essere smentito) che i distributori di pesci tropicali e i negozianti, compiano un delicato e lungo periodo di adattamento per permettere a questi guppy di passare da un’acqua salmastra ad una totalmente dolce. Al massimo viene aggiunto del sale, ma con che criteri? Viene tenuto conto anche dei valori del PH e del GH da cui provengono? O si basano sul sentito dire e sulla loro presunta esperienza? Quando: Quando è il caso di comprare i guppy? Io direi mai, finché non si prende coscienza di questa triste situazione. Per essere sicuri che il guppy che si acquista in negozio sia in ottime condizioni bisogna seguire queste regole. Può sembrare facile, ma solo un occhio esperto e razionale saprebbe dire con sicurezza se vale la pena di prendere quel guppy o no. Io provo lo stesso a dare consigli, speriamo che vengano seguiti.
Prima di tutto non fatevi abbindolare dai colori, siate razionali, scegliete un guppy anche brutto, ma almeno sano! Un guppy cioè che nel nuoto abbia un andamento perfettamente rettilineo e non dondolante (un guppy che dondola, anche poco, qualunque sia la forma della sua coda, è un guppy malato), che abbia le pinne ben distese e senza macchie o puntini bianchi, ma soprattutto che non demorda un solo istante nel corteggiamento della femmina. Dico questo perchè, anche un guppy malato potrebbe provare un approccio con la femmina e quindi per essere sicuri preferite il guppy che provi continuamente approcci, senza un attimo di respiro.
Se notate che la vasca dei guppy è statica, c’è cioè poco movimento, è una vasca malata! I guppy, se sani e in ottima forma, sono in continuo movimento, soprattutto dovuto al fatto che i maschi rincorrono le femmine e che quindi il caos è totale. Se il vostro negoziante tiene separati i sessi, a questo punto affidatevi alla “teoria” del dondolamento, e, se una volta a casa notate che il maschio dopo al massimo due ore non ha notato la femmina e ancora non la corteggia, fatelo subito presente al vostro negoziante e pretendete che ve lo cambi o che sia lui a darvi i medicinali per curarlo! Una buona alternativa, anzi ottima, per ottenere guppy sani è quella di rivolgersi ad amici che li hanno già riprodotti (e quindi già abituati alle nostre acque), oppure comprare delle femmine prossime al parto, in modo da accrescere la prole senza recargli stress.
Non avete il maschio e morite dalla voglia di comprarlo? Resistete! Molti dei vostri avannotti, nel giro di tre mesi, saranno dei maschi belli e robusti e coloreranno sempre più il vostro acquario. Comprare un maschio significa rischiare di infettare tutta la vasca e perdere tutti i pesci. Ne vale la pena??? Molti di voi, purtroppo, avranno risposto di sì e qui introduciamo il quarto punto, Perchè?? Perchè?: I guppy costano poco!!! Ecco perchè! Se muore non fa niente! Lo ricompriamo. Lasciamo anche da parte il punto di vista etico, ma pensiamo all’enorme danno che viene fatto all’acquariofilia. Chi è che non ha iniziato con i guppy o con un acquario di poecilidi? E quanti hanno poi abbandonato questo hobby perchè i pesci morivano? Io sono convinto che a molti sia capitato così.
E i negozianti? Cosa fanno per impedire ciò? ll guppy ha un prezzo molto basso e non vale la pena , da un punto di vista commerciale, tenerlo in vita. Se un guppy muore, non è un problema per il negoziante (non tutti per fortuna), che vedrà il malcapitato acquirente tornare a prendere un altro guppy. Quindi se muore……meglio! Mi libero più velocemente dei guppy moribondi e l’acquirente tornerà poi a prenderne un altro. Guadagno doppio!
Chi ci rimette? Il guppy naturalmente e chi altrimenti? Il negoziante non perderà mai un cliente perchè gli è morto un guppy, ma come abbiamo visto gli conviene pure, per non parlare delle medicine che vengono vendute anche per curarlo! A pesci più costosi, questo non succederà mai. Il negoziante avrà cura del pesce e farà di tutto per vendere un pesce sano per non rischiare di perdere il cliente.
Ecco quindi il perchè spesso leggiamo che i guppy muoiono, che si ammalano, che non sono più robusti ecc. ecc..
Purtroppo il guppy si riproduce molto facilmente e la gente (per primi i negozianti) lo ritengono un pesce facile da allevare dimenticando che è solo facile da riprodurre. Quindi il guppy è il pesce del neofita, adatto per iniziare e per essere torturato, non ha bisogno di particolari cure e lo possiamo far nuotare anche in mezzo al petrolio! Questo non è vero! Il guppy ha le sue esigenze e la sua acqua ideale, ha le sue abitudini e le sue particolarità che vanno rispettate se non vogliamo che il pesce muoia.
Questo pesce può vivere fino a 3 anni di età, ma quanti possiedono un guppy di 2 anni e mezzo in buona salute?? Pochi, molto pochi, rispetto alla miriade di guppy che non hanno vissuto per neanche un anno (per non dire 6 mesi). In conclusione, rifletterei a lungo prima di comprare dei guppy se si ha la convinzione che sono dei pesci facili, perchè non è VERO! |