Finito!! No, non è vero c’è ancora molto da fare, ma per oggi basta così. Ho iniziato a montare il mobile alle 19 e ho finito di sistemare l’acquario così come lo vedete alle 22, ma tenete presente che ho anche fatto cena. Ora i vetri sono ricoperti di bollicine. Non fatevi venire la voglia di toglierle, andranno via da sole e non ricordo il perchè, ma hanno anche loro una funzione precisa durante l’avvio dell’acquario.
Volevo parlarvi un po’ del filtro, ma non vorrei confondervi le idee, dato che i filtri che montano gli acquari della Juwel sono un po’ particolari (come potete vedere in foto). Non hanno cannolicchi, ma solo spugne e hanno un sistema di convogliamento dell’acqua tale da ridurre le dimensioni del filtro in modo notevole. Non so se questo sarà un vantaggio o meno, staremo a vedere. Comunque, volendo si può sostituire tranquillamente un gruppo di spugne con dei cannolicchi. Per sapere come è solitamente composto un filtro classico, vi rimando alla lettera della sezione “impariamo l’acquariofilia” presente su AcquaPortal.
Buongiorno! E ben alzati. Oggi possiamo mettere le piante. Per i pesci c’è tempo, dobbiamo aspettare almeno altri sette giorni e vi dirà poi perchè. Come vedete le piante appena comprate sono rivestite da una specie di vasetto di plastica nero riempito di lana di vetro intrisa di fertilizzanti.
Il vasetto va rimosso con delicatezza in modo da non danneggiare le radici, ma soprattutto va rimossa tutta la lana di vetro che le riveste. Questo è molto importante, perchè come dicevo prima la lana è intrisa di fertilizzanti che possono rilasciare elevate quantità di nitrati nell’acquario e sostanze nocive per i pesci. La lana di vetro è anche nociva per il fatto che rilascia micro scaglie di vetro, appunto, che possono essere ingerite e non metabolizzate dal pesce e quindi causargli delle lesioni mortali o provocargli delle ferite alle branchie.
Non fatevi prendere dal nervoso se vedete che la lana non viene via. Abbiate pazienza e toglietene il più possibile.
E’ giunto il momento di inserire le piante. Alcune di queste è consigliabile dividerle in più unità. Questo perchè avranno a disposizione più luce una volta disposte nell’acquario. Ricordatevi anche di accorciare leggermente le radici prima di impiantarle: questo permetterà alla pianta di attecchire meglio e più velocemente.
La pianta va presa in questo modo e….
…inserita così. Cercate di arrivare fino sul fondo dell’acquario, quasi a sentire il vetro. Quando rilasciate la pianta e togliete le dita, fatelo molto lentamente per evitare che fuoriesca del terriccio.
E già così ì un’altra cosa 🙂 Bello vero? Non ho messo molte piante, perchè queste cresceranno molto velocemente e spero quindi di ripiantarle e riempire le altre zone. Le piante sono molto importanti: hanno la funzione di “mangiare” lo sporco e di conseguenza migliorare la vita dei pesci a patto però che le piante siano curate e crescano rigogliose, altrimenti avremmo l’effetto contrario!
Come vedete, nella ghiaia si sono formate le famose montagnole e dune di cui vi parlavo. Le piante inizialmente saranno un po’ affievolite, ma questo è normale. Nel giro di un paio di giorni si riprenderanno e inizieranno a produrre nuove foglie e a crescere velocemente. Questo soprattutto durante i primi tempi, poichè il fondo è molto fertile ed è stato appena allestito.
Questa che vedete sopra è la valigetta contenente le varie boccette per fare i test della propria acqua. La valigetta in questione è della Tetra, ma anche la Sera ne produce una così completa e credo anche altre aziende. A cosa servono i test? Ve lo dico nelle prossime foto.
In questo momento sto facendo il test del pH, poi farà quello del Gh e del Kh e dei Nitrati (No3). Dentro la valigetta o nelle confezioni dei singoli prodotti trovate le istruzioni per eseguirli in modo corretto, quindi non vi fate impressionare dalla cosa, è molto semplice e soprattutto fondamentale!