Crescita Gli Alcionacei hanno diversi modi per ottenere le sostanze nutritive che servono per la loro crescita. Come già visto in altre sezioni alcuni polipi degli Alcionacei hanno al loro interno le alghe zooxanthelle, queste sono i grado di utilizzare gli scarti del metabolismo dei polipi e in cambio cedono ossigeno e altre sostanze. In questo modo le alghe disintossicano dall’anidride carbonica, dall’azoto e dai fosfati; inoltre forniscono agli Alcionacei aminoacidi, grassi, carboidrati, composti proteici e vitaminici.
Anche se ci sono alcuni Alcionacei che vivono solamente sulla simbiosi con le alghe e di conseguenza hanno un sistema di digestione elementare e non hanno del tutto i nematocisti, come la famiglia Xenidaee, vi sono altri Alcionacei che non hanno al loro interno alcuna zooxanthella e hanno trovato altri modi per ottenere le sostanze nutritive. D’altronde le alghe non sono sempre in grado di garantire una corretta alimentazione ai polipi, quindi questi hanno imparato ad assorbire le sostanze nutritive da più di una fonte: attraverso il fitoplancton, lo zooplancton oppure alimentandosi di batteri. La stessa famiglia delle Xenidae è i grado di assorbire il cibo direttamente dall’acqua, in genere usano i tentacoli che sono dotati di sottili filamenti per poter filtrare ed assorbire dall’acqua il loro alimento: infatti l’acqua passa attraverso le folte maglie che loro costituiscono con i tentacoli e in questo modo viene filtrata
Il problema in questo caso è rappresentata dalla velocità con cui l’acqua passa vicino ai polipi, se la corrente è troppo forte l’acqua passa solo attraverso e non viene filtrata, è vero però che il polipo e la colonia si possono piegare per favorire una filtrazione migliore, ma il processo non aumenta di molto il range di velocità che va bene per far si che il plancton o fitoplancton si fermi nelle “reti” dei polipi.
Questa diversa velocità nella crescita dipende da vari fattori: ad esempio dalle dimensioni della vasca infatti se la vasca è piccola il corallo cresce più difficilmente.
Comunque anche in questi casi raggiunti certi limiti di dimensioni la colonia più piccola cresce di più di quella grossa.
|
Messaggio precedenteRealizzazione di un acquario di barriera di 180 litri
Next PostL' acquario di Marco Serazio