Negli anni su Acquaportal abbiamo parlato spesso di filtri, filtrazione e materiali per la filtrazione. Il filtro resta sempre il cuore dell’acquario ed è necessario capirlo bene, perché possa funzionare al meglio.
La prima distinzione da fare per identificare le varie tipologie di filtri sono:
- filtro meccanico
- filtro biologico
Il filtro meccanico
Il filtro ad azione meccanica, si occupa principalmente di togliere semplicmente le particelle di sporco, come residui di piante, cibo non consumato, deiezioni.
In genere il flusso d’acqua scorre velocemente e le parti raccolte vengono trattanute da spugne o perlon che andranno sciacquate spesso.
Questo tipo di filtro solitamente ha uno o massimo 2 tipi di materiali filtranti: spugne e lana di pelon.
Quando sono presenti diversi materiali, di solito questi hanno una diversa capacità di trattenere lo sporco.
Le spunge possono infatti avere pori più o meno piccoli e quindi essere in grado di trattenere sporco di diverse dimensioni: la spugna con pori più piccoli in assoluto va messa vicini alla pompa, mentre le altre più vicine all’ingresso dell’acqua.
La lana di perlon in genere trattiene in modo più grossolano ed è di solito il primo materiale filtrante che l’acqua attraverserà nel filtro.
Manutenzione di un filtro meccanico
Nei filtri ad azioche ne meccanica il materiale filtrante tende a sporcarsi in fretta e quindi va pulito spesso.
Per pulirlo NON si deve usare l’acqua del rubinetto, ma è meglio usare acqua dell’acquario: basta, in occasione di un cambio d’acqua, raccogliere l’acqua in una bacinella ed usarla per sciacquare le spugne ed il perlon più volte per poi rimontare il tutto.
Note sulla filtrazione meccanica
La filtrazione meccanica è tipica di vasche piccole di quarantena o per l’accrescimento degli avannotti, ma non è un sistema di filtrazione completo in quanto, sia per la velocità di passaggio dell’acqua, che per la mancanza di supporti idonei, non consente l’insediamento dei batteri nitrificatori al suo interno.
Filtrazione biologica
I filtri che si trovano già predisposti negli acquari che troviamo in vendita, sono normalmente ad azione biologica.
Possono esssere filtri interni o esterni e sono costituiti da varie zone per l’inserimento dei materiali filtranti che, attraversati dall’acqua, svolgono la loro funzione di purificazione dalle sostanze nocive.
La principale differenza tra filtrazione meccanica e filtrazione biologica è la presenza, all’interno del filtro, di una zona contenente un substrato per l’insediamento dei batteri nitrificatori. Questo substrato è in genere l’ultimo prima della pompa, in una zona buia ed è formato da cannolicchi, bioball o altri supporti appositi.
Percorso dell’acqua nel filtro biologico
Il filtro biologico contiene in genere:
- perlon
- spugne
- supporto per batteri
- pompa
Spesso vengono venduti con anche il carbone: NON è necessario. Va usato solo in casi particolari, in caso di patologie e uso di medicinali e tolto una volta completata la sua funzione.
L’acqua in ingresso nel filtro deve seguire un percorso:
- viene pulita dalle particelle più grosse, come residui di cibo, foglie, etc. tramite il perlon
- viene pulita dalle particelle più sottili da vari strati di spugne con pori di diverse dimensioni
- passa nella zona dei cannolicchi (o similari) dove sono insediati i batteri
- tramite la pompa torna in acquario
Un approfondimento dell’azione dei batteri è stato affrontato in questi articoli che vi invito a leggere:
- Ciclo dell’azoto e filtraggio biologico lento
- Guida all’acquario d’acqua dolce
- I filtri per acquario più comuni
- Filtraggio in acquario
Manutenzione di un filtro biologico
Poichè la prima parte di materiali svolge un’azione meccanica all’interno del filtro, questi materiali vanno puliti abbastanza spesso, onde evitare che il filtro si intasi e l’acqua non riesca più a circolare.
Non bisogna usare l’acqua del rubinetto, ma in occasione di un cambio d’acqua, utilizzare l’acqua raccolta dalla vasca per risciacquare le spugne e poi rimetterle al loro posto.
Non serve fare altro!!
Raramente e, di solito, dopo diversi anni se la parte iniziale del filtro è strutturata bene, è possibile notare della melma marrone nella zona dei cannolicchi: è normalissima e non preclude la funzionalità del filtro.
Se si vuole è possibile pulire il contenitore del filtro, sempre con l’acqua dell’acquario, avendo cura di non lasciare MAI i cannolicchi all’aria, ma sempre immersi nell’acqua dell’acquario e possibilmente al buio.
I cannolicchi o qualisiasi altro supporto per i batteri NON vanno MAI lavati o sciacquati: significherebbe solo buttare via buona parte dei batteri stessi e ricominciare, anche solo parzialmente la maturazione dell’acquario.
Salve, sono in procinto di creare un acquario per tartarughe, 1m×30cmx 40cm di altezza
Vorrei sapere che tipo di filtro posso utilizzare
Grazie