In questo articolo vi spiegherò passo passo con l’ausilio di foto e disegni come ho realizzato un filtro meccanico biologico fai da te. Le dimensioni, l’estetica e la “solidità“ di quelli che mi sono ritrovato nelle vasche commerciali che avevo acquistato, mi hanno sempre lasciato insoddisfatto. Se stai per costruirti una vasca artigianale o il filtro della tua (vuota!) non ti soddisfa puoi costruirtene uno personalizzato anche tu!
Il materiale ideale per costruire un filtro biologico è il polistirolo, si trovano (difficilmente) in commercio lastre di polistirolo nere con una rifinitura superficiale molto simile a quella che comunemente troviamo sulle plance delle vasche, dall’altro lato sono bianche e lisce, questo per praticità di piegatura e finitura finale è il materiale da preferire. In alternativa si trovano in commercio nei brico center lastre di polistirolo trasparente, ovviamente per quest’ultime dobbiamo prevedere poi una mascheratura superficiale esterna, che potremo realizzare in poliuretano espanso e poi ricoprirla con torba o con la sabbia che utilizzeremo per il fondo. In questo esempio possiamo vedere il più semplice ( e pratico ) dei filtri che possiamo realizzare, si chiude con una parete un lato dell’ acquario, il procedimento è molto semplice ma si deve prestare molta attenzione alla misura interna della vasca, una volta realizzato per mascherare l’interno alla vista si può incollare sul vetro esterno un foglio di plastica nera adesiva, anche questo è facile da reperire nelle grosse cartolerie. Altrettanto semplice da realizzare, ma un po’ più complicato da progettare è questo tipo di filtro Il vantaggi è che non ci servono mascherature sul vetro frontale, richiede però un maggiore volume della sezione della pompa e tanta attenzione nella preparazione fuori vasca delle separazioni interne. Il terzo tipo di filtro è quello esteticamente più gradevole. Questa forma richiede molta più manualità ed attrezzatura in quanto per realizzare le piegature della lastra è necessario incidere la superficie e scaldarla con una pistola termica. Passiamo ora alla realizzazione pratica Prendiamo la lastra e tagliamola della misura che abbiamo previsto, per rifinire i bordi di taglio è ottima la pialla, il lavoro è ancor più facile se la fissiamo in una morsa con la lama verso l’alto e passiamo la superficie (occhio alle dita!). Prima di passare alle siliconature o alle eventuali piegature si devono praticare i fori di ingresso e quello dell’uscita della pompa a pelo dell’acqua, per fare un bel lavoro ci sono in commercio delle fresette a tazza che danno una ottima finitura, se non le abbiamo o non troviamo chi ce le può prestare si possono fare una serie di buchi con una punta fine e raccordarli poi con una limetta mezzotondo. Se abbiamo deciso di fare le piegature dobbiamo ora procedere con l’incisione della lastra lungo i bordi di curvatura. Per praticare l’incisione io ho usato una piccola sega da banco facendo sporgere la lama dal piano di circa la metà dello spessore della lastra. A questo punto prendiamo la lastra, la posiamo su di uno spigolo vivo di una tavola ed incominciamo a scaldare lungo l’intaglio con una pistola termica ( si dovrebbe riuscire bene anche con un grosso phon). Una volta completato le parti inseriamo il tutto in vasca e verifichiamo la precisione delle parti, eventualmente rifiliamo con un taglierino (soprattutto le parti vicine alle siliconature della vasca!), quindi siamo pronti a incollare col silicone le separazioni del filtro. la procedura ideale è incollarle con un bicomponente (per tenerle ben salde in posizione) e poi procedere con abbondante silicone acetico. Possiamo anche preparare dei supporti interni per il riscaldatore (cosa che ho trovato estremamente pratica) e fissarli nella prima parte del filtro. Ora fissiamo il filtro con un filo di silicone sugli spigoli delle pareti, dopo 24 ore possiamo fare le siliconature abbondanti e rifilarle senza problemi di spostamenti delle parti. Una volta siliconato e stirato col dito bagnato leviamo il nastro (prima che il silicone sia reticolato!!!) e lasciamo evaporare i solventi per minimo quattro giorni. 1) deve essere silicone acetico, o al più silicone neutro, assolutamente da evitare il silicone antimuffa! La vasca rimarrà con noi parecchi anni, e rifare una parte del filtro vuol dire dimettere l’acquario per un po’ di giorni. Le foto sono di Mandi Massi. |
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