Filtro ad aria per avannotti.
Allevare i Guppy ha i suoi difetti, pochi ma ci sono. Il difetto più grande è che lo spazio non basta mai.
Quasi con lo stesso ritmo dei pesci si moltiplicano vasche, vaschette, secchi e tinozze e con loro la necessità di fornire un ambiente idoneo soprattutto allo svezzamento degli avannotti.
In preda ad un “attacco artistico” ho scopiazzato soluzioni qua e la e Vi presento il risultato.
Materiale necessario
- Piccola lastra di vetro da 5×5 cm (serve da peso)
- Lastra in plexyglass, poliver (vetro acrilico) PVC o materiale plastico similare 5×5 cm
- Spugna a poro largo.
- Tubo in PVC Ø20 (lunghezza in base alla dimensione della spugna e livello acqua)
- Pietra porosa
- spezzone di tubo per aeratore Q.B.
Materiale impiegato per la realizzazione del filtro
Attrezzi per la realizzazione
- Trapano
- Silicone
- Seghetto manuale o attrezzo multiutensile da hobbistica.
- Colla a caldo, in alternativa Tangit (specifico per PVC) o Attak
Per prima cosa si prepara la base che servirà anche da zavorra per mantenere il Filtro in posizione sul fondo. Non esistono collanti per unire plastica e vetro quindi ho praticato alcuni fori nella piccola lastra di poliver. Questa va applicata sulla lastra di vetro dove in precedenza verrà spalmato il silicone. Parte del silicone fuoriesce dai fori e, una volta schiacciato fornirà resistenza meccanica sufficiente a tenere unite le due parti.
Risultato finale della sovrapposizione vetro-plastiver
La base sarà pronta all’uso dopo le 24 ore circa necessarie alla reticolazione del silicone; nel frattempo prepariamo il “corpo” del filtro.
Per soluzioni più “estetiche” si possono utilizzare tubi in PVC trasparente; in questo caso ho impiegato un tubo per impianti elettrici.
A circa 10-15 mm da una imboccatura, che diventerà la parte inferiore, si pratica un foro per il passaggio del tubo dell’aeratore, normalmente un Ø6 mm. Nella zona immediatamente sopra a questo foro bisogna realizzare una griglia attraverso la quale sarà poi aspirata l’acqua. Per questa operazione si possono praticare piccoli fori o intagli sia con un normale seghetto che con frese o similari.
A sinistra il tubo tracciato per la realizzazione di foro e griglia, a destra i particolari pronti al montaggio
L’estensione della griglia deve essere calcolata in base all’altezza della spugna, deve infatti restare completamente coperta dalla spugna.
Poi si regola l’altezza del tubo tagliandolo in modo che rimanga 2-3 cm al di sotto del livello dell’acqua.
Dopo che il silicone è asciutto si può procedere ad incollare il tubo alla sua base. Si può incollare direttamente o, soluzione consigliata, tramite l’uso di uno spezzone che serva da incastro in modo da poter smontare il tubo per le operazioni di pulizia.
Nella spugna si deve praticare un foro verticale che possa accogliere il corpo centrale costituito dal tubo in pvc. Per questa operazione ho trovato molto comodo un attrezzo da cucina che serve per carotare i torsoli delle mele.
Adesso è tutto pronto non rimane che infilare il tubo dell’aeratore facendolo fuoriuscire dall’imboccatura opposta, si collega la pietra porosa e si ritira il tubo in modo da posizionare la porosa nella parte bassa del filtro.
Collegamento e posizionamento della porosa all’interno del corpo
Ecco il risultato a struttura montata.
Montaggio completo, a destra con la spugna calzata
Calzare la spugna è l’ultima operazione prima di posizionare il filtro in vasca, si abbia cura di praticare un intaglio nella parte inferiore che permetta l’alloggio del tubo di mandata dell’aria.
Posizionato in vasca e collegato ad un aeratore il filtro è pronto a svolgere la sua funzione.
Vista dall’alto della vaschetta con la turbolenza superficiale creata dall’aeratore
Filtro in funzione con gruppo di avannotti “al pascolo”!
Personalmente, tramite un distributore che si acquista con pochi euro, uso un singolo aeratore per alimentare contemporaneamente 6-8 filtri in vaschette da 15 litri.
Distributore a quattro vie con uscite regolabili singolarmente da un rubinetto.
Ulteriore modifica potrebbe essere la “camiciatura” del filtro tramite una carcassa esterna alla spugna con prese dell’acqua nella parte superiore, ma la ritengo una inutile complicazione con un miglioramento non apprezzabile in termini di resa.
La soluzione “standard” è estremamente economica, funzionale e di semplicissima realizzazione.
Naturalmente questo tipo di filtraggio ha sempre bisogno dell’aiuto umano in termini di cambi di acqua regolari e pulizia del fondo.
Nico Roselli