Acquario Dennerle Nano Cube 60 lt. in funzione da Febbraio 2014. Misure vasca cm 38x38x43h con spessore Vetri di 5mm panoramico aperto. Premetto che sia la parte meccanica del sistema sia la gestione elettronica, è stata prima progettata e poi messa in opera da me, onde evitare di dover improvvisare durante la fase di assemblaggio. Nonostante questo, comunque non sono mancate modifiche in corso d’opera. La vasca essendo il modello originale della Dennerle, è stata modificata personalmente con sistema di tracimazione di carico e scarico sulla base inferiore per poter così alloggiare nella mobile la sump. Il litraggio completo tra vasca e sump si aggira intorno ai 70 lt lordi. Ovviamente anche il mobile è stato modificato per il passaggio dei tubi, per l’inserimento della centralina elettronica di gestione e delle due ventoline, disposte una superiore in verticale per il raffreddamento della zona elettrica e una inferiore per estrarre l’umidita dalla zona sump.
L’aria viene aspirata passando da tre bocchette di areazione presenti sulla parte bassa dello sportello, aspirando così aria leggermente più fresca dal basso e consentendo un piccolo raffreddamento in più dell’acqua nei mesi estivi. Per consentire una agevole manutenzione della sump ho predisposto un pianale scorrevole che mi consente di portare avanti l’intero sistema di filtraggio anche con la vasca a pieno carico.
Per il filtraggio ho scelto di utilizzare il metodo Berlinese, quindi rocce vive, schiumatoio, filtraggio meccanico e sabbia marina da 0,2. Come già accennato, è presente una sump costituita da un Acquario Dennerle Nano Cube 30 lt con misure cm 38x38x43h e spessore vetri di 5mm, che utilizzavo precedentemente coma vasca principale. Anche questa vasca è stata modificata per trasformarla in sump. E’ stata quindi divisa in settori in base alle esigenze del sistema. Circa la metà è stata separata e utilizzata come vasca di rabbocco di acqua osmotica. Con un litraggio di oltre 12 lt mi permette un’autonomia elevata. In estate l’autonomia diminuisce di parecchio, ma comunque garantisce un reintegro di almeno 8 gg. L’altra metà della sump è stata divisa in due. Una prima lastra per il filtraggio meccanico e dotato di spugna a grana fine. Una seconda lastra posizionata leggermente più bassa della precedente per consentire la tracimazione, divide la zona tra lo schiumatoio e la pompa di risalita. Lo schiumatoio in uso è un Hydor Slim Skim Nano Performer 135.35 ideale per acquari da 60 lt affollati o 140 lt mediamente popolati, quindi idoneo per questa composizione. Per aumentare la schiumazione, in caso di necessità, ho predisposto un aeratore collegabile con il tubicino dell’aria in entrata allo schiumatoio e regolabile con un rubinetto. Costruzione sump con divisori in plexiglass Da esperienza personale, in caso di “fai da te”, vi consiglio di usare il vetro per costruzione della sump. Anche per i soli divisori. Al principio della preparazione della sump avevo usato del plexiglass da 3 e 5mm , essendo più facili da tagliare in casa, ma questo si è rilevato un fallimento. Dopo una settimana infatti hanno cominciato a curvarsi sotto la pressione dell’acqua, per poi addirittura staccarsi. Così non potendo usare uno spessore maggiore per via dello spazio che sarei andato a togliere alla sump ho optato per il vetro da 2 mm , facile al taglio, e dopo 7 mesi non ha fatto “una piega”. Anche la divisione dei comparti è stata modificata da quella iniziale, inserendo come primo passaggio della caduta dell’acqua il filtro meccanico, poi schiumatoio e infine risalita. Questo perché l’acqua che scendeva dall’acquario non essendo ancora filtrata mi creava un deposito di sporcizia nel vano dello schiumatoio, di conseguenza ero obbligato ad aspirare di continuo il fondo. Dopo la modifica basta sfilare e pulire il filtro meccanico, ovviamente a pompe spente e rubinetti chiusi.
Il movimento dell’acqua è affidato a 2 pompeHydor Koralia EVO Nano 900 con una portata di 900 lt/h molto piccole, circa 6 cm, ottime per un nanoreef, visto anche il magnete esterno per il fissaggio al vetro.. Una direzionata verso l’alto per un movimento di superfice, una verso il basso. Si alternano tramite un timer elettronico con un ritmo di 3 ore con uno stop automatico durante l’alimentazione e uno stop di 6 ore durante la notte. L’impianto di risalita è invece affidato ad una pompa Eheim compact 1000 regolabile da 23 watt con una prevalenza di 200 cm che garantisce comunque un ricircolo e un minimo movimento anche la notte.
Altri accessori presenti di rilevanza sono un impianto di rabbocco automatico gestito da una piccola pompa presente nella vasca di acqua osmotica e da due interruttori a galleggiante, posti nel vano della pompa di risalita, per il controllo di livello, collegati in serie per avere un doppio controllo del sistema eventualmente uno di essi vada in avaria. Il vano della pompa di risalita lavora a circa metà del livello massimo per evitare in caso di blackout che l’acqua residua dell’acquario scendendo fuoriesca dalla sump. Un altro sensore a galleggiamento è stato messo anche nella vasca di rabbocco per la segnalazione di esaurimento acqua osmotica e blocco della pompa per evitare funzionamento a secco. Il riscaldamento è affidato a due riscaldatori da 100 watt inseriti nella sump per doppia sicurezza.
Per il sistema di Illuminazione ho utilizzato una plafoniera acquistata da IKEA al prezzo di euro 6,90 e smontato il braccio. Come lampada ho installato una e27 alimentata a 220 Volts composta da 12 bulbi a led da 1 watt ciascuno di cui 8 Royal Blue e 4 White Cold con una gradazione totale a 20.000 C° Kelvin. Tempo di accensione è di 6 ore al giorno, dalle 16 alle 22. All’interno della plafoniera ho anche installato due anelli circolari a led uno bianco freddo rivolto verso l’interno della parabola e uno blue rivolto verso la vasca rispettivamente da 130mm e 140mm per effetto alba/tramonto, i quali si accendono 1 ora prima della luce principale e si spengono un’ora dopo. Con un sistema a relè ho fatto in modo che l’anello a led blue funzioni anche da luce notturna, passando ad una illuminazione minima tramite un Dimmer manuale di regolatore d’intensità a 12 Volts.
Per quanto riguarda la centralina elettronica, è stata progettata da me per rendere agevole e veloce qualsiasi tipo di manutenzione. Come si nota in figura ho utilizzato un pianale del mobile come base e un pannello anteriore per l’inserimento dei timer, interruttori, spie, display ecc.… Vista frontale Tutto l’impianto elettronico è gestito da 4 alimentatori a 12 volt, 4 relè, 1 dimmer e 4 timer elettronici ed è facilmente estraibile sfilando la base come un cassetto e scollegando i due connettori ad attacco rapido che lo alimentano. E’ composta da un impianto a 220 volt per le pompe, schiumatoio, ecc.. e un impianto a 12 volt per il funzionamento dell’illuminazione a led, i relè, le spie, i sensori ecc.… Per il collegamento rapido dell’alta tensione ho usato un connettore maschio/femmina a 24 pin, per quello a bassa tensione un connettore maschio / femmina seriale a 25 pin seriale parallelo (quello dei pc). In più c’è un connettore jack maschio/ femmina per il sensore della temperatura . Il controllo della temperatura è affidata ad un termostato che gestisce sia il riscaldamento che il raffreddamento e visualizza la temperatura.
Vista interna Per il raffreddamento ho costruito un supporto in plexiglass per l’alloggiamento di 3 ventoline a 12 volt disposte inclinate sul bordo della vasca di cui una ventolina centrale si attiva all’accensione della luce principale, le altre due al superamento dei 27,5 C°. Sotto i 25° passa il consenso ai 2 riscaldatori inseriti nella sump che comunque dispongono anche del proprio termostato integrato.
Quattro Timer a programmazione elettronica si occupano invece dei seguenti servizi: 1) Luce principale / Luce notturna Ogni Timer noterete che ha due funzioni e quindi due utenze collegabili, avendo un uscita N.C. a riposo e aperta con relè eccitato. Dieci interruttori luminosi gestiscono comunque tutti i servizi da poter spegnere al bisogno in modo manuale, ad esempio durante la somministrazione di cibo, o la pulizia dello schiumatoio, ecc.. Altri tre interruttori gestiscono i collegamenti a bassa tensione tra cui i sensori a galleggiamento. Sono dotati tutti di illuminazione e collegati in modo da rendere visibile se l’utenza collegata è operativa o no. Quattro spie a led servono per la visione immediata dei servizi essenziali. Un led blu indica che la pompa di risalita è in funzione o no, un altro led blu indica che il rabbocco per il reintegro dell’acqua evaporata è in quel momento attiva, un led verde per indicare che la vasca di rabbocco ha ancora una quantità di acqua osmotica sufficiente, in caso contrario un led rosso lampeggiante richiama l’attenzione di necessità di ripristinare il livello dell’acqua di rabbocco. Il sensore di livello minimo disattiva anche la pompa di rabbocco evitando così di far girare la pompa a secco. Dal momento che si accende la spia rossa e termina il rabbocco automatico, si ha comunque un paio di giorni di autonomia prima che lo scomparto della pompa di risalita vada a secco. Sul pannello sono presenti anche due pulsanti, uno per il rabbocco manuale dell’acqua di osmosi e uno per lo svuotamento della sump, utilizzabile anche per il cambio parziale dell’acqua senza dover estrarre acqua direttamente dalla vasca. Infatti si può notare nella sump una pompa con un attacco rapido. In più è presente un interruttore per l’illuminazione del vano sump. Comunque il vano sump dispone anche di accensione e spegnimento automatico della luce ad apertura porta. Durante le ore notturne dei led di colore viola si accendono solo come effetto scenico del vano sump. Un altro Interruttore spegne tutto il sistema in caso di emergenza. Vista collegamenti elettrici L’allestimento della vasca è costituito da 9 kg di rocce vive acquistate in due fasi, qualche decorazione artificiale in attesa degli invertebrati e da pochissima sabbia fine con uno spessore di circa 5mm. L’acquario è in funzione da febbraio 2014, utilizzando per l’avviamento il 50% dell’acqua e delle rocce dal vecchio acquario. Dopo circa tre mesi ho inserito i pesci. I pesci presenti in vasca sono: 1 Paracanthurus hepatus Per il reintegro degli elementi essenziali provvedo 2 volte a settimana alla somministrazione di calcio. Per il momento viene effettuato manualmente preparando acqua calcarea con calcio in polvere della SHG tramite sistema goccia a goccia durante la notte onde evitare innalzamento eccessivo del pH. Utilizzo per tale scopo una flebo usata in campo medico che permette una regolazione perfetta del gocciolamento. Quando verranno inseriti anche gli invertebrati provvederò ad un impianto automatico di calcio tramite “Reattore di Kalkwasser” della Ruwal che con un diametro di Ø 13 e un’altezza di h 50cm potrebbe essere inserito nella zona di rabocco della sump. A tal fine già ho predisposto una presa di corrente che entra in funzione solo nelle ore notturne collegata al rabbocco automatico. Una volta a settimana aggiungo 5 ml di SHG Reef A e 5 ml di Reef B che diventeranno 10 ml con invertebrati, + 4ml di batteri sempre SHG sempre settimanalmente. Per l’alimentazione dei pesci per ora solo cibo secco di alta qualità. Poi provvederò anche al congelato una volta ogni tanto. La manutenzione è molto ridotta. Pulizia filtro meccanico e vetri una volta ogni 15 gg, pulizia bicchiere schiumatoio una volta a settimana, inserimento carbone attiva una volta ogni 3 mesi per tre gg consecutivi, cambio parziale dell’acqua del 15 % (c.a 10 lt) ogni 15 gg, aggiunta oligoelementi una volta a settimana. In nove mesi non ho mai avuto nessun problema di alghe o malattie.
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Salve, dove ha acquistato tubo e raccordi per lo scarico e carico acqua?