Un conchigliofilo del lago Tanganica
Vasca Caiman 240 lt (foto 1), filtro interno: 1 vano: spugne, 2 vano: cannolicchi, 3 vano bioballs, 4 vano (pompa) altri cannolicchi. Allestimento con rocce bianco rosate (da vivaio) poggiate su lastra di polistirolo, fondo con sabbia per sabbiatori, gusci di lumache terrestri prelevate in campagna (già vuote)
Cambi con acqua di rubinetto decantanta e trattata con biocondizionatore. Valori : NO2 : zero Coppia di Altolamprologus calvus black adulti
Dopo una prima fase, che possiamo definire di ambientamento, durata circa una settimana la coppia di calvus si è impossessata della parte sx della vasca mentre i boulengeri di quella dx (dove peraltro avevo sistemato i gusci di lumaca). I leleupi ovviamente scorazzano dappertutto salvo ricevere numerosi attacchi dai boulengeri che difendono la loro zona. I calvus invece appaiono estremamente timidi e disinteressati agli altri coinquilini. Nei giorni seguenti tutte le attività sono state rivolte alla difesa del territorio circostante il guscio (circa metà vasca!) nel quale nessun altro pesce poteva avvicinarsi, pena l’attacco immediato o della femmina o del maschio. Durante le due settimane seguenti mentre il maschio vigilava tutta la zona (ma con meno veemenza della femmina devo dire), la femmina è rimasta immobile (salvo raid punitivi di cui sopra) davanti al guscio nella fase, evidentemente, di ventilazione delle uova che erano state deposte all’interno del guscio. Ogni tanto vi entrava e usciva trasportando sabbia. Dopo, appunto circa 2 settimane dalla presunta deposizione, ho incominciato a intravvedere con mia grande gioia e stupore i primi avannotti, sottoforma di nuvoletta brulicante orbitante all’interno del guscio (contati circa 60/70 nati di 2/3 mm) mentre la femmina vigilava attentamente l’ingresso dello stesso per impedire che qualche avannotto ne fuoriuscisse e appena qualcuno “sconfinava” all’esterno del guscio veniva immediatamente “ripreso” con la bocca dalla femmina (saltuariamente anche dal maschio) e “risputato” all’interno del guscio. Altra caratteristica molto interessante è che i boulengeri nel periodo della riproduzione si “accendono” letteralmente di colori, normalmene un po’ sbiaditi, ma in questa fase veramente belli. Nelle foto è possibile notare il cambiamento fra il prima e durante la riproduzione anche se dal vivo questa differenza è molto più evidente e bella. Solo dopo 3 giorni dalla schiusa delle uova (nascita degli avannotti), gli avanotti hanno cominciato ad allontanarsi sempre più dal guscio e direi alla dimensione di 5/6mm ho intuito l’interruzione delle cure parentali e la possibilità per gli avannotti di allontanarsi sempre più dal guscio (purtroppo). Purtroppo la mia assenza da casa per lavoro non mi ha permesso di somministrare il cibo almeno ¾ volte al giorno come da manuale e, credo, anche questo deve aver influito negativamente sulla sopravvivenza degli avanotti che dopo una settimana erano totalmente scomparsi.
Non da meno deve aver influito anche il fatto che negli ultimi giorni (quando ancora si vedono una trentina di avanotti), la zona di competenza dei boulengeri è stata interessata da un vero e proprio tsunami provocato dagli stessi boulengeri che hanno iniziato a scavare buche profonde, solchi e a spostare tutti i gusci in giro per la vasca. Non è escluso che molti avanotti siano stati letteralmente sepolti durante queste operazioni. Insomma a parte la perdita degli avannotti (cosa abbastanza prevedibile date le condizioni di coabitazione con calvus e mancata separazione con assistenza frequente e dedicata), l’osservazione del comportamento, in tutte le fasi descritte, è di grande fascino e interesse e spero che questa descrizione contribuisca ad affascinare altri acquariofili verso questo meraviglioso mondo dei ciclidi africani. |