La larva sul vetro di fondo Il mio incontro con il famoso nudibranco mangia briopsis è avvenuto proprio per un problema con la terribile alga. Infatti avendo trovato nel mio nano diversi focolai di Briopsis e avendo provato più volte ad estirparla, con il risultato di farle rinvigorire sempre di più, mi ero visto disperato anche perché leggevo continuamente di esperienze di vasche smantellate per colpa dell’alga. Non ricordo chi mi fornì l’informazione, se il negoziante stesso o sul forum, sta di fatto che mi misi alla ricerca del nudibranco, come unico tentativo per debellare l’algaccia. Finalmente un giorno mi telefonò il negoziante dicendomi che l’aveva trovato e andai a prenderlo subito. Subito notai oltre alla bella livrea sebbene non coloratissima, anche le notevoli dimensioni; mi aspettavo un animalino piccolino e invece si trattava di questo bel lumacone.
Ovviamente, posizionato in vasca in corrispondenza del ciuffo di briopsis, notai subito una certa “iperattività” dell’animale il che mi fece ben sperare. Tuttavia dopo i primi minuti di interesse, l’animale ha iniziato a girovagare per la vasca, senza intaccare minimamente l’algaccia spontanea. Ormai rassegnato a soccombere sotto il flagello algale, mi sono accontentato di godermi l’animale sapendolo chiaramente innocuo e sperando riuscisse a sopravvivere. Pochi giorni dopo cercai il nudibranco ma non si vedeva…..notai dei frammenti di tessuto del suo tipico pattern, svolazzanti in giro per la vasca e capii quel che era successo…..un bel frullatino di nudibranco…forse a beneficio di vermocani e affini. Piuttosto adirato per non aver pensato di schermare le pompe di movimento, rimossi il pensiero del nudibranco per non rovinarmi il fegato.
Col senno di poi mi ricordai di aver visto e fotografato giorni prima una strana formazione elicoidale di ammasso gelatinoso con all’interno delle uova: inizialmente attribuito ad altre lumache presenti in vasca, non ho potuto fare a meno di ribattezzare l’ovonatura al nudibranco Elysia. Siccome erano davvero piccolini (ordine dei 2/3 mm) inizialmente li lasciai stare al loro destino già notevolmente appagato dalla scoperta. Ma intanto i giorni passavano e i piccolini crescevano! Suppongo brucando le microalghe sul vetro, finchè un giorno ebbi la sorpresa più grande…..ogni ciuffo di briopsis..che ne l frattempo si era rinvigorita ulteriormente nonostante i mie sfalci manuali, era letteralmente stata presa d’assalto dai piccoli nudibranchi; l’alga appariva pian piano sempre più spiluccata dalla foglioline laterali, lasciando a vista solo il rachide centrale della foglia (probabilmente indigesto e troppo duro). L’alga quindi nel giro di pochissimi giorni regredì velocemente fino a scomparire del tutto….i nudibranchi crescevano a vista d’occhio e sebbene molti non arrivarono a maturità completa, due o tre divennero grandi come il progenitore iniziale…..ogni tanto lo prendevo e lo spostavo sui ciuffi resistenti di briopsis fino alla scomparsa dell’alga.
Purtroppo però o per l’assenza dell’alga cibo….oppure per l’ennesimo giro in pompa, i due nudibranchi adulti sparirono e non trovai più nemmeno altri piccoli. Conclusione: l’Elysia crispata mangia effettivamente l’alga Briopsis. Quindi o si ha la stessa mia fortuna di vederli riprodurre in vasca (piuttosto difficile) oppure occorre cercare le larve del lumacone e non i soggetti adulti (ancora più difficile secondo me)…. quindi: Giuseppe Iapoce (Iapo) |