Impressioni sull’ottava Edizione del Campionato Internazionale del Discus e sulla fiera di acquariofilia.Prologo Per vedere i Discus in Amazzonia, loro luogo di origine, è noto che si debba andare durante il periodo della stagione secca quando, in assenza delle piogge, i fiumi ed i laghi contengono meno acqua e sono dunque accessibili ai pescatori specializzati nel catturare questi pesci. Questa regola non vale dappertutto. Se ad esempio volete vedere tanti Discus in Germania, vi dovete invece recare a Duisburg durante il periodo delle piogge, ed in particolare tra fine Settembre ed inizi di Ottobre! Forse non vedrete tanti Discus quanti ce ne sono in Amazzonia, ma vi posso assicurare che ve ne tornereste a casa ben soddisfatti e contenti di averne ammirati (e forse acquistati) veramente tanti. Quando penso a Duisburg, mi vengono immediatamente in mente due cose: la pioggia ed i Discus. Non ricordo, da dieci anni a questa parte, di essere arrivato a Duisburg con il cielo terso e soleggiato. L’immancabile pioggia, che rende il grande parcheggio antistante la fiera un acquitrino da guadare, è una costante di ogni edizione. Sono sicuro che il giorno che giungero’ in quell’ameno posto sotto il sole, avrò seri dubbi a risconoscerlo! Ricordo sempre le parole di un tassista del posto che, una volta, mi stava accompagnando in fiera; diceva che lì vedevano il sole non più di 25 giorni all’anno! Potete dunque capire che, per uno come me che vive in una regione (la Puglia, per chi no lo sapesse) dove la situazione meteo è esattamente l’opposto, tale affermazione sia rimasta indelebilmente impressa nella memoria. Eppure il tempo non scoraggia minimamente gli appassionati di acquari e Discus che, da ogni dove, giungono imperterriti a migliaia, pronti a fare incetta di prodotti e “vivo” messi in vendita nella fiera, ed a godersi i tanti Discus (ben oltre i 300) presenti in gara. Ad oggi infatti, quello di Duisburg è considerato il più grande Campionato Internazionale del Discus nel mondo. La fiera/concorso si svolge ogni due anni nella suddetta cittadina della Regione della Ruhr, e come di consuetudine dalla quarta edizione del 2002, presso il grande padiglione fiera che un tempo ospitava una delle tante fabbriche del vecchio polo siderurgico della città. Le amministrazioni locali, anzichè abbandonare le strutture al loro inesorabile destino, hanno pensato di “resuscitarlo” trasformandolo in un centro fiere, oggi conosciuto come Landschaftspark. Per dovere di cronaca, ricordiamo che le prime 3 Edizioni (1996-1998-2000) si svolsero presso un’altra sede, la Rhein Ruhr Halle, sempre nella città di Duisburg, la quale, divenuta presto troppo piccola per accogliere le decine di migliaia di visitatori, fu sostituita dall’attuale sede più ampia che dispone di circa 6.000 metri quadrati calpestabili. Il Campionato di Discus Iniziamo col dire subito che, quest’anno il numero di pesci iscritti è stato sensibilmente inferiore rispetto a quello degli ultimi anni. I 322 Discus giunti da tutto il mondo erano suddivisi in 11 Categorie concorsuali di cui 4 comprendenti pesci di cattura e 7 raggruppanti a seconda della livrea, gli esemplari di allevamento. Tra i selvatici, la categoria più numerosa era quella degli Heckel (Symphysodon discus) con 26 iscritti, mentre la meno numerosa quella dei Discus verdi (Symphysodon aequifasciatus) con soli 8 esemplari. Sebbene recentemente alcune ricerche scientifiche sembrano aver chiarito che i cosiddetti Discus marroni e i Discus blu di fatto appartengano alla stessa specie (Symphysodon haraldi), per ragioni prettamente valutative in sede di competizioni, le due varianti cromatiche continuano ad essere tenute ancora separate in molti campionati. Pertanto la classe degli esemplari marroni era composta da 17 pesci mentre quella dei Blu ne includeva 12, per un totale di 63 “wild discus”. I 259 esemplari di allevamento erano suddivisi nelle seguenti categorie: Turchese striato (32), turchese solido (37), turchese-rosso (40), rosso (28), solido classe aperta (32), striato/spottato classe aperta (52) e rosso spottato (38). Spiccava la decisione da parte degli organizzatori di non includere, per la prima volta, la categoria “Pigeon Blood”, scelta ormai adottata da diversi anni in molti rinomati campionati del Sudest asiatico. I pigeon blood propriamente detti e presenti al concorso di Duisburg erano praticamente stati dirottati nella classe aperta degli striati/spottati. C’è da dire che i partecipanti europei hanno avuto qualche difficoltà ad accettare questa nuova “regola del gioco”, soprattutto perché così facendo questa varietà andava a competere direttamente con varietà più recenti e decisamente più… “di tendenza” come ad esempio i Ring Leopard Discus. Di seguito riporto la (lunga) lista di tutti i vincitori dell’ottava edizione del Campionato, intendendo per vincitori tutti coloro che, di fatto, si sono portati a casa, oltre al trofeo, anche una somma in denaro che oscillava tra qualche centinaio e 5000 Euro! I vincitori assoluti GRAND CHAMPION, vasca 283 di Ricky Lim, Malaysia: (Foto di J. Tan, per gentile concessione) Miglior Discus selvatico, vasca 030 di Rob de Fouw, The Netherlands. Miglior Discus scelto dai visitatori, vasca 243 di Discusfood, Germany – IP Discus, Malaysia (Foto di J. Tan, per gentile concessione) Miglior Discus scelto dal pubblico di internet, vasca 321 di Fish Trade Zone, J. Yang, Malaysia. La classifica per categorie. 3° Classificato, Vasca 002, Diskus-Special, Ralf Battenberg, Germany (58.93 punti) Wild Brown 3° Classificato, Vasca 031, Aquazonia, Rob de Fouw, Netherlands (66.96 punti) Wild Blue 2° Classificato, Vasca 048, Diskus-Special, Ralf Battenberg, Germany (65.18 punti) Wild Green 2° Classificato, Vasca 059, Discus 1, Neznanov Kirill, Russia (53.57 punti) 3° Classificato, Vasca 062, Po-Chien Hsiao, Taiwan (51.79 punti) Stripe Turquoise Solid Turquoise Red Turquoise
2° Classificato, Vasca 150, IP Discus / Michail Pikis, Malaysia / Greece (62.50 punti) (Foto di J. Tan, per gentile concessione) 3° Classificato, Vasca 138, Aquaplanet / IP Discus, Italy / Malaysia (61.61 punti) (Foto di J. Tan, per gentile concessione) Red (Foto di J. Tan, per gentile concessione) Open Class Full Colour 2° Classificato, Vasca 211, Fish King Discus Farm, Taiwan (68.75 punti) (Foto di J. Tan, per gentile concessione) 3° Classificato, Vasca 226, A. Lee, Singapore (65.18 punti) Open Class Striped / Spotted (Foto di J. Tan, per gentile concessione) 2° Classificato, Vasca 277, Taiwan Discus Farm, Taiwan (75.89 punti) (Foto di J. Tan, per gentile concessione) 3° Classificato, Vasca 276, Taiwan Discus Farm, Taiwan (75.89 punti)
Red Spotted 2° Classificato, Vasca 331, Taiwan Discus Farm, Taiwan (75.00 punti) 3° Classificato, Vasca 329, Taiwan Discus Farm, Taiwan (72.32 punti) Come tutti gli anni, anche questa edizione è stata caratterizzata dalla conquista, ai punti, di numerosi piazzamenti da parte di allevatori professionisti asiatici. A loro anche il trofeo più ambito: Grand Champion è stato incoronato un bell’esemplare di Snakeskin a base rossa iscritto nella categoria Open Spotted/Striped ed appartenente al giovane allevatore malesiano Ricky Lim. Nella foto seguente, Lim riceve il trofeo dalle mani di Horst Koehler, editore del Diskus Brief, alla presenza di Bernd Degen (a sinistra) e Norbert Zajac (a destra): Ho avuto l’impressione che, sebbene quest’anno il numero dei pesci fosse sensibilmente inferiore di quelli di due anni fa (322 vs 364), la qualità generale, eccezioni a parte, era decisamente migliore. Abbastanza eterogenea anche la partecipazione, con pesci provenienti da diversi Paesi. Tra gli italiani, solo 2 hanno ottenuto un premio: SG Discus di Andrea Sassi e Antonello Greco (Lainate, MI) con un primo posto nella categoria dei blu selvatici e Acqua Planet (Marano di Napoli, NA) con un terzo piazzamento nella categoria rosso-turchese in collaborazione con l’allevatore malese Tony Tan. I rosso spottati hanno ormai raggiunto l’apice della loro selezione. Un red spotted degno di nota deve ormai avere sangue snakeskin e presentare la spottatura su tutto il corpo, faccia inclusa. Ricordo il Duisburg 2002 quando in questa classe fu iscritto un solo esemplare con tali requisiti. L’unico suo problema è che assomigliava più alla sezione di una palla da football che a quella di un… pallone da calcio! Come atteso, erano presenti diversi esemplari di Ring Leopard iscritti nella categoria open striati-spottati. Sebbene molti di questi provenissero da allevamenti taiwanesi, bisogna ricordare che ad oggi, tutti gli esemplari presenti in commercio hanno una sola origine: l’allevamento di Mr. Goh (Penang, Malaysia). Ho avuto il piacere di visitare la piccola farm di questo signore nel 2005 e già allora era alle prese con le prime generazioni di questa nuova variante cromatica di Leopard che, ritengo, gli abbia regalato molta fama e fortuna. L’ho poi ritrovato nel 2008 a Kuala Lumpur in qualità di Grand Champion del concorso internazionale del Discus che si svolge all’Aquafair e dove in tale occasione ero stato invitato in qualità di giudice. A Duisburg ho ammirato dei bei rossi. Qui in foto un esemplare che mi è piaciuto ma che non è risultato essere tra i primi tre classificati. C’è da dire che i malesi stanno facendo scuola negli ultimi tempi. Assodato ormai che le femmine di questa varietà sono molto più intensamente colorate dei maschi, gli esemplari del gentil sesso vengono spesso selezionate ed allevate per partecipare ai vari concorsi avendo di fatto maggiori chance di vittoria. Anche in questo caso ritengo che l’apice della selezione sia ormai vicina alla “perfezione”. Infine, tra gli open full color sono attualmente di moda gli albini solidi ed in particolare i Blue Diamond albini che ormai di blu sul corpo hanno ben poco. Questi esemplari totalmente bianchi, sono riusciti ad affascinare buona parte degli estimatori del discus, soprattutto in Asia (Giappone in primis), e dunque si stanno diffondendo rapidamente nel mercato globale. I prezzi di questi pesci sono tuttavia ancora abbastanza alti. Unica nota un po’ stonata del concorso è stata, a mio personale parere, l’introduzione di ornamenti in ciascuna vasca del concorso. Un cono da deposizione nelle vasche dei Discus di allevamento, ed un tronco di resina sintetica in quelle ospitanti i selvatici. Mi è stato riferito che lo scopo era quello di rendere i pesci… più a loro agio. C’è chi dice che alla base di questa decisione ci sia una legge tedesca che tutela in questo modo la salute degli animali che partecipano ad un concorso. Sinceramente non ho ancora avuto modo di approfondire la questione. Fatto sta che l’unico risultato ottenuto è stato quello di avere un bel po’ di difficoltà ad osservare (e fotografare) i pesci, spesso comunque intimiditi (soprattutto i selvatici, come traspare dalle foto incluse, n.d.a.), che preferivano starsene nascosti dietro i ripari, o nella zona posteriore della vasca. La fieraForse, ciò che mi ha colpito positivamente del Duisburg 2010 è stata proprio l’area destinata alla fiera d’acquariofilia. Numerosi come sempre gli stand presenti anche se ho subito notato l’assenza di alcune aziende e negozi presenti fino alla penultima edizione. Un nome fra tutti la SAK. L’azienda di mangimistica della Repubblica Ceca, che negli anni scorsi aveva anche una discreta distribuzione nel nostro Paese, quest’anno non era tra i marchi che sponsorizzavano l’evento tedesco. Di contro, diverse nuove new entries, soprattutto rivenditori al dettaglio, avevano occupato i posti lasciati vacanti. Ho avuto la netta impressione che quest’anno ci sia stata maggiore attenzione, segno evidente di un maggiore investimento economico, nell’allestimento degli spazi espositivi. Erano presenti diversi stand molto accoglienti e ben arredati. Numerosi prodotti di acquariofilia e terrariofilia facevano bella mostra (a prezzi davvero allettanti) sui ricchi scaffali ed espositori. Erano presenti tutte le grandi marche del settore, spesso rappresentate da negozianti monomarca che vendevano in esclusiva per la fiera i loro prodotti. A farla da padroni ovviamente le marche tedesche, che giocavano in casa, tra cui il bello stand rappresentante Tetra, lo spazio “giallorosso” della Sera, ma anche JBL, Aqua Medic, Eheim/Jager, la polacca Tropical e tante altre. Nel complesso, una iniezione di ottimismo che traspariva dalla bella scenografia che i numerosi stand erano riusciti a creare.
Tra le “novità” di questa edizione è da segnalare sicuramente una tendenza generale del mercato che sta proponendo sempre più di frequente l’idea dei nano-acquari. Complice il fatto che gli spazi domestici sono sempre più ridotti, questa soluzione sembra trovare un buon seguito tra gli appassionati che non vogliono assolutamente rinunciare ad avere l’acquario, anche se piccolo, in un angolo di casa. Riguardo i nano-acquari allestiti in fiera, ho potuto ammirare bei layout sia di acqua dolce che di ambiente marino tropicale. Ormai la tecnologia consente di mantenere un equilibrio stabile anche in comunità ospitate in volumi ridotti come i piccoli cubi della Fluval o della Dennerle, offerti a centinaia e ad ottimi prezzi. Ho anche apprezzato il buon gusto degli espositori di non inserire discus nei nano-acquari (cosa che invece ahimè vidi ad una nota fiera del sudest asiatico un paio d’anni fa…). Un altro settore in cui c’è fermento è sicuramente quello dell’illuminazione degli acquari che si sta orientando verso gli innovativi parchi luce a LED, già da qualche anno in voga presso gli appassionati di acquari alla ricerca di soluzioni alternative ed esteticamente più gradevoli. Praticamente infinite le marche di mangimi secchi, liofilizzati, surgelati e freschi presenti negli stand. A leggere la composizione degli ingredienti utilizzati per le innovative formule di granuli e scaglie, verrebbe voglia di acquistarle più per se che non per i nostri pesci! Discus (e non solo!) in vendita, ovviamente ce n’erano davvero tanti e per tutte le tasche. Immancabile lo stand dell’allevamento di Discus dei fratelli Stendker che, pare, sia attualmente uno dei pochi in Germania ad aver resistito, seppur con un po’ di sofferenza, al lungo periodo di crisi che ha colpito anche il nostro hobby. Tra gli altri, era anche presente l’altrettanto immancabile stand di Udo Threin, Discus Food (ex Best Light), con bei Discus importati quasi esclusivamente dalla Malesia e da Hong Kong. Tra le testate editoriali cito tra tutte anche Aqualog, Diskus Brief di Horst Koehler (che quest’anno festeggia 25 anni di pubblicazione ininterrotta del “Discus Notiziario” tedesco) e Bede Verlag di Bernd Degen. Infine mi piace segnalare anche un paio di stand “verdi” che ad ogni edizione vendono le piante acquatiche. Tutte le volte che visito la fiera di Duisburg, resto incantato dalla quantità e diversità di magnifiche e rigogliose piante acquatiche offerte agli altrettanto numerosi acquirenti. Ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le taglie, tanto per allestire piccoli acquari quanto per arredare… piscine tropicali! Infine segnalo la presenza di un campionato di Betta splendens che come ad ogni edizione, richiama nel tempio dei Discus anche una nutrita schiera di appassionati del pesce combattente che si danno appuntamento per “festeggiare” i loro beniamini pinnuti ed eleggere i loro campioni. Nella foto seguente, la proclamazione del Best of Show. Ovviamente non posso citarli tutti, ma vi posso assicurare che, pur andando senza alcuna intenzione di acquistare nulla, è impossibile resistere a così tante tentazioni. Infine, tra gli stand allestiti da Associazioni e Club senza scopo di lucro (tra cui rappresentanze da Taiwan, Austria UK, Olanda, ecc.), ho avuto il piacere di trovare anche quello del noto portale italiano di appassionati del Discus “Discusportal. E’ stato davvero un piacere per me vedere così tanto entusiasmo da parte di questi ragazzi che, non senza sacrifici, sono riusciti a rappresentare magistralmente l’hobby del Discus in Italia presso un evento così importante come quello di Duisburg. Tra l’altro questi ragazzi mi hanno riportato alla mente i bei ricordi di quando, anche io come loro, ho vissuto simili emozioni presenziando prima lo stand dell’allora Discus Club Italia (D.C.I.) nell’edizione del 2000 e, successivamente, nel 2004 quello allestito dal Gruppo Acquariofilo Salentino (G.A.S.), unica realtà associativa italiana ad organizzare periodicamente un Campionato di Discus nel nostro Paese. Complimenti a tutti quanti! In conclusione, sebbene il “brutto tempo” non sia ancora del tutto alle nostre spalle, ho avuto la netta sensazione che si stia attraversando ormai la coda del lungo e violento temporale che ha flagellato il settore in questi ultimi anni; e credo che già all’orizzonte si stiano cominciando ad intravedere ampie schiarite. In altre parole, girovagando nella hall della fiera/concorso, ho respirato aria di ottimismo, sia tra gli espositori che hanno investito molto per presentarsi al meglio a questo appuntamento, e sia tra i visitatori che sono rimasti quasi tutti entusiasti dell’edizione 2010. Sappiamo tutti che la crisi globale ha interessato soprattutto quei settori “non indispensabili” tra cui gli hobby come l’acquariofilia. La Germania ha risentito forse molto di più che l’Italia di questa stagnazione del mercato che ha portato nel giro di alcuni anni ad un calo generale del volume di affari orbitante attorno al settore. Se volessi fare un parallelismo con quanto accade talvolta in natura, è come se un evento di proporzioni eccezionale avesse portato all’estinzione numerose specie e popolazioni. Solo in pochi sopravvivono a fenomeni di tale intensità, attraversando non senza difficoltà lo stretto “collo di bottiglia” che si presenta loro davanti. Da questi sopravvissuti, i più sani ed i più forti, si riparte nuovamente per dar vita a nuova vita. Per chi ce l’ha fatta a rimanere in piedi dopo la fase acuta della crisi globale, è dunque arrivato il tempo di ripartire con entusiasmo e tante nuove idee. Solo in questo modo sarà possibile dare un nuovo slancio al settore in affanno e renderlo nuovamente dinamico come in passato. A Duisburg questo segnale di ottimismo l’ho colto, forse anche perché per la prima volta, lasciando la cittadina tedesca dopo il mio breve soggiorno, ho scorto un po’ di cielo azzurro che, da quelle parti, non è quasi mai di casa… Diamo un po’ di numeri Numero di discus in competizione nel 2008: 364 Numero di visitatori nel 2008: circa 32000 Di seguito, un’altra breve carrellata di altre immagini della fiera: In questo grande container/acquario era stato ricreato un biotopo di fiume dell’America centrale in cui erano ospitati numerosi ciclidi anche di grosse dimensioni come quello nella foto seguente. Ed ancora pesci ed acquari nei vari stand, giusto per vedere cosa si poteva ammirare (e spesso acquistare) a Duisburg 2010: Biografia dell’autore Biologo Marino, Francesco, svolge attualmente la sua attività di ricerca presso l’Università del Salento di Lecce dove ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche ed il dottorato di ricerca in Ecologia Fondamentale. Appassionato di acquari di lungo corso, è autore di numerosi articoli di acquariofilia, gran parte dei quali dedicati alla sua passione: il Discus. Dopo aver scritto in passato per diverse riviste italiane del settore, oggi i suoi apprezzati lavori vengono pubblicati prevalentemente all’estero. Attualmente, infatti, collabora regolarmente con le più importanti testate internazionali tra cui lo storico Diskus Brief (Germania), la prestigiosa rivista americana Tropical Fish Hobbyist (TFH), ed alcuni periodici asiatici. E’ co-autore del libro “Trophy Discus” edito dall’americana Cichlid Press. |