In molti pesci si trovano nell’intestino dei flagellati, senza che il pesce ne sia danneggiato. La patogenicità varia da pesce a pesce. Così gli Scalari, a volte, non vengono affatto danneggiati dai flagellati che, invece, nuocciono ai Discus. I generi più conosciuti dei flagellati intestinali sono Hexamila, Spironucleus, Trichomonas e Bodomonas. Hexamita e Spironucleus si distinguono solo con difficoltà. Un tempo, il nome usato per Hexamita era Octomitus. Hexamita colpisce l’intestino, la cistifellea e talvolta si riscontra anche nel sangue. I pesci affetti da flagellati intestinali si isolano, dimagriscono, espellono feci bianche e mucillaginose, la loro livrea scurisce e, talvolta, nuotano a scatti. In alcuni pesci l’addome appare rigonfio. Non si sa in quale misura i flagellati citati possano nuocere ai pesci marini; in natura sembrano non venire danneggiati. Infezioni da Hexamita sono rare nei pesci d’acquario, solitamente si tratta di Spironucleus. Anche la Malattia del buco dei Ciclidi, in particolare dei Discus, non è causata da Hexamita.
Per l’esame viene allestito un preparato di frammenti di feci appena espulse da pesci vivi. Da pesci appena morti o uccisi si prelevano parti del retto e dell’intestino medio, nonché la cistifellea. Una determinazione del genere del parassita può essere effettuata solo con esemplari fissati. Questi flagellati si riconoscono ad un ingrandimento minimo di 120 volte; per la differenziazione è necessario un ingrandimento di 300-400 volte. Secondo G. SCHUBERT (comunicazione orale, 1987) non è mai stata dimostrata la presenza di Hexamita nei Discus. Anche il flagellato Spironucleus è soltanto una delle cause possibili della Malattia del buco nei Ciclidi. Esso si trova prevalentemente nell’intestino, che si può riempire di milioni di questi flagellati. E’ possibile una diffusione nella cistifellea e nel sangue. In tal caso l’infezione, generalmente, ha esito mortale. Hexamita e Spironucleus hanno una cellula ovale allungata. Dall’estremità anteriore fuoriescono otto flagelli di cui due arrivano alla parte posteriore estendendosi lungo un solco sulla superficie cellulare. Nella parte posteriore questi due flagelli oltrepassano abbondantemente il corpo cellulare. I sei flagelli anteriori sono molto mobili e servono alla locomozione. Il nuoto dei due flagellati, rotanti sull’asse longitudinale, è rettilineo; Hexamita è un po’ più lento di Spironucleus. Hexamita salmonis ha una lunghezza di 6-12 cm ed è largo 6-8 cm. Spironucleus elegans è un po’ più corto, con una lunghezza di 8-11 mm e una larghezza di 4-6 cm. 1 nuclei di Spironucleus sono più grandi di quelli presenti in Hexamita. Le tricomonadi hanno un corpo cellulare sacciforme, lungo mediamente 12 cm. Sul polo superiore hanno origine quattro flagelli di cui tre battono insieme su e giù nell’acqua contemporaneamente. II quarto flagello segue una linea ondulata dall’alto verso il basso lungo la superficie cellulare ed è unito a quest’ultima tramite una sottile membrana (membrana ondulante). Le tricomonadi hanno nuoto molto lento, dondolando pigramente. I flagellati del genere Bodomonas hanno una cellula affusolata, di forma slanciata, con due flagelli all’estremità anteriore. Uno di essi è rivolto all’indietro e aderisce al corpo cellulare, senza tuttavia essere collegato alla membrana della cellula. Il secondo flagello si muove liberamente. Nella parte anteriore, opposta alla direzione del battito del flagello, si distingue ad un ingrandimento di 800-1000 volte una grande macchia chiara che non è identica al nucleo. Apparentemente si tratta di un organello di adesione, perché, talvolta, in preparati ben riusciti della parete intestinale si può osservare un gran numero di questi flagellati che, attaccati alla parete intestinale mediante questa parte della cellula, battono con il flagello nel lume intestinale. Siccome i flagellati pendono in grosse quantità e tutti nella stessa direzione, in questi punti la mucosa intestinale, a un ingrandimento di circa 200 volte, ricorda un prato mosso dal vento. La locomozione è ad andamento serpeggiante. Negli ultimi anni gravi perdite, soprattutto tra i pesci del lago Malawi, sono state procurate da una specie del genere Cryptobia, che alberga come parassita esclusivamente nell’intestino.
I pesci colpiti espellono feci bianche e muoiono nel giro di pochi giorni con addome rigonfio. Questi flagellati non si differenziano nel loro movimento da Bodomonas sp., tuttavia la cellula raggiunge dimensioni di 16-24 mm. Il loro flagello posteriore è collegato alla superficie cellulare mediante una sottile membrana ondulante. Per curare Hexaniita, Spironucleus e Trichomonas si può ricorrere al metodo C19 o C 8 (testo: Le Malattie dei Pesci d’acquario di D. Untergasser). Siccome tuttavia i due medicinali non hanno effetto sicuro su Bodomonas e Cryptobia, contro questi due generi si può operare secondo il metodo C8 o C19 due volte a distanza di 5 giorni. Una combinazione dei metodi C19 e C21 a pieno dosaggio è possibile in casi ostinati. |